5 passaggi da seguire per una strategia basata sulla telematica

In un mondo che va verso un futuro più sostenibile, l’elettrificazione della flotta sta diventando un processo sempre più cruciale per le aziende di ogni settore. La transizione verso l’elettrico può però rivelarsi un compito arduo per i fleet manager. In questo scenario, sviluppare una solida strategia, basata su affidabili strumenti tecnologici, può davvero fare la differenza. Per essere efficace, un piano d’azione dovrebbe focalizzarsi su molteplici aspetti: ad esempio, l’ottimizzazione delle pratiche di guida, la valutazione dell’effettiva idoneità dei veicoli elettrici, la selezione dei modelli specifici, la scelta dell’infrastruttura di ricarica ottimale e l’individuazione delle giuste modalità per aggiornare le operazioni in essere. Più in generale, per rendere una flotta più sostenibile, è necessario lo sviluppo di una serie di procedure volte a migliorare la gestione dei veicoli stessi, spaziando dall’analisi delle inefficienze, come le soste a motore acceso, sino all’adozione di pratiche di manutenzione proattiva, che possono essere implementate anche prima dell’effettiva elettrificazione.

1. Analizzare l’utilizzo del veicolo

Quando si ragiona in termini di transizione verso l’elettrico, è importante valutare attentamente come i veicoli che già si possiedono vengono utilizzati. Prendendo in considerazione i dati di guida, potrebbe ad esempio emergere la possibilità di ridimensionare la flotta, sostituendo più veicoli con un unico mezzo elettrico. Non solo: oltre a togliere dalla strada veicoli inquinanti, questo approccio contribuisce anche a ridurre i costi operativi.

2. Capire cosa (e come) elettrificare

Ogni giorno arrivano sul mercato nuovi modelli di veicoli elettrici e, come per qualsiasi tipologia di mezzo, scegliere il modello giusto può essere determinante. Per individuare quale sia il veicolo elettrico più adatto per la propria flotta bisogna porsi tre domande:

  • quale sarà la distanza massima che il mezzo percorrerà in un giorno? Il primo passo è capire i requisiti di autonomia del veicolo, che dipendono dalla distanza che andrà a coprire quotidianamente.
  • quali sono i costi connessi? Successivamente, è necessario considerare il total cost of ownership (TCO) del veicolo: questo include l’acquisto, la manutenzione e i costi operativi durante l’intero ciclo di vita. È infatti vero che i mezzi elettrici hanno spesso dei costi iniziali più elevati rispetto a quelli a motore ma, se usati correttamente, spesso garantiscono TCO più bassi. Guardando a un caso concreto: secondo un’analisi a cui abbiamo contribuito, per l’azienda statunitense Enterprise Fleet Management sarebbe potenzialmente possibile sostituire fino al 45% della flotta con auto elettriche, ottenendo un risparmio di $167 milioni nel corso di vita dei veicoli.
  • per quanto tempo (e dove) sosta il mezzo? Infine, per assicurarsi che il veicolo sia carico quando serve, bisogna tenere in considerazione dove e per quanto tempo viene parcheggiato. Questo determinerà il numero di stazioni di ricarica necessarie, il loro posizionamento e il fabbisogno energetico complessivo. Il tempo di sosta e il posizionamento di ciascun veicolo saranno diversi per ogni flotta; pertanto, per questo tipo di analisi, è importante usare dati personalizzati.

Una volta risposto a queste domande, si è pronti per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze. Per ottimizzare l’intero processo, consigliamo di utilizzare lo strumento Analisi di Sostenibilità Veicolo Elettrico (Electric Vehicle Suitability Assessment – EVSA) di Geotab, che consente di identificare quali siano i migliori veicoli per le proprie esigenze, grazie a consigli personalizzati.

3. Pianificare l’infrastruttura di ricarica

La pianificazione dell’infrastruttura di ricarica è uno degli aspetti più complessi della transizione all’elettrico. Di quante stazioni si ha realmente bisogno? Di quale tipo? Qual è il posizionamento migliore? Per valutare le singole esigenze di ricarica è fondamentale porsi queste domande. A questo scopo, sempre nello strumento EVSA abbiamo da poco inserito una funzionalità che permette di analizzare quali sono le zone di ricarica principali, i potenziali punti di ricarica domestici rilevati automaticamente, la stima dello stato di carica iniziale e le preferenze di ricarica durante il percorso, per capire se i veicoli, così come vengono utilizzati in quel momento, sono in grado di sostare a sufficienza per effettuare una ricarica completa.

In aggiunta, è poi importante contattare, fin dalle prime fasi del processo di elettrificazione della flotta, la società di servizi pubblici competente. L’operatore, che deve essere informato dell’aumento del consumo di energia, potrà infatti fornire informazioni sugli eventuali requisiti normativi e i permessi necessari. Inoltre, molte aziende offrono tariffe speciali per l’elettricità o altri programmi legati all’adozione dei veicoli elettrici.

4. Implementare i necessari cambiamenti organizzativi

Integrare veicoli elettrici nella propria flotta non significa solo sostituire i mezzi. Per ottimizzare le operazioni, sarà infatti necessario monitorare nuovi dati, come lo stato di carica di un veicolo elettrico o la cronologia di ricarica. Bisogna anche creare nuove procedure, come un programma di ricarica definito, e formare gli autisti in modo che i veicoli elettrici siano sempre pronti per il ciclo di lavoro successivo. Una valida soluzione di telematica dovrebbe inoltre fornire la possibilità di creare notifiche personalizzate per avvisare l’operatore o il conducente riguardo specifiche situazioni, per esempio quando un veicolo elettrico non è in carica (quando invece dovrebbe esserlo). Per assicurarsi di avere una soluzione davvero pronta per la gestione dei veicoli elettrici, può essere utile consultare la checklist RFP dei servizi telematici di Geotab.

5. Considerare le opzioni di finanziamento

Quando in azienda si costruisce il business case per l’adozione dei veicoli elettrici, capirne l’impatto sarà molto importante. Esistono diverse strategie di finanziamento che consentono di ridurre i costi iniziali di acquisto dei veicoli elettrici e delle infrastrutture di ricarica. Ad esempio, si può prendere in considerazione il leasing operativo, che permette di noleggiare un veicolo senza doverne accettare l’acquisto al termine del periodo di validità, o i contratti di leasing-acquisto.

In alternativa, si possono evitare questi costi lavorando con una società di gestione flotte (FMC) tradizionale o con un fornitore di soluzioni specifiche per i veicoli elettrici, a volte definite «Electrification-as-a-Service». Questi servizi possono coprire con un unico canone l’acquisto e la manutenzione continua dei veicoli e dell’infrastruttura di ricarica.

La strategia ha un ruolo cruciale nel processo di elettrificazione

La transizione all’elettrico può sembrare difficile da attuare, ma tutto ciò che serve è una solida strategia e il giusto partner tecnologico. Dalla mia esperienza, considero i vantaggi di una scelta consapevole e approfondita di gran lunga superiori agli ostacoli iniziali.

A cura di Fabio Maio, Sales Manager di Geotab Italia