Per migrare risorse da un server Exchange in locale a Exchange Online, Microsoft offre una configurazione ibrida. Quando si configura un modello ibrido, il server Exchange locale e quello online operano come un unico server Exchange.
Normalmente, questa configurazione viene effettuata per ridurre l’impatto sul business e garantire un processo di migrazione fluido. Ciò facilita il trasferimento dei dati senza interruzioni per gli utenti. Tuttavia, questo modello tende ad impiegare troppo tempo. Se desideri una migrazione senza soluzione di continuità, il modello ibrido è l’approccio giusto.
Ci sono due opzioni per la configurazione ibrida: il Modello Ibrido Classico e il Modello Ibrido Moderno. Entrambi i modelli utilizzano l’Hybrid Configuration Wizard (HCW) e supportano tutte le versioni dei server Exchange, a seconda delle opzioni selezionate.
In questo articolo, esploreremo i modelli Ibrido Classico e Ibrido Moderno, insieme ai loro pro e contro. Questo ti aiuterà a scegliere quello più adatto alle esigenze della tua azienda. Puoi anche consultare questo articolo per ulteriori approfondimenti sulla configurazione ibrida di Exchange con Office 365.
Modello Ibrido Classico
Nel modello Ibrido Classico, è necessario disporre di un certificato pubblicamente autorizzato. Inoltre, è opportuno rendere pubblico il sito EWS e gli altri siti del server Exchange sul collegamento esterno della tua azienda. Questo modello è un’estensione del server Exchange locale: offre un routing email sicuro tra il server locale e Exchange Online. Questo modello offre inoltre potenti strumenti di gestione per migrare le caselle di posta e fornisce maggiore flessibilità rispetto al modello Ibrido Moderno. Come contro però, è più difficile da gestire rispetto al modello Ibrido Moderno.
Modello Ibrido Moderno
Il modello Ibrido Moderno non dipende dall’installazione di wizard e dalle configurazioni: permette di installare un agente costruito sulla stessa tecnologia del proxy delle applicazioni di Azure, che pubblicherà il server Exchange in locale su Exchange Online senza i pericoli e i problemi legati alla pubblicazione di record DNS esterni o alla pubblicazione dei siti EWS, insieme alle connessioni in ingresso.
In un certo senso, questo approccio semplifica la configurazione ibrida e supporta comunque la condivisione di disponibilità, la migrazione delle caselle di posta, il flusso di posta, la sincronizzazione del directory e altre funzionalità. Il modello offre inoltre una distribuzione più semplificata aumentando le prestazioni, riducendo la complessità della configurazione e la manutenzione del modello. Tuttavia, in questo modello, non c’è flessibilità ed ha funzionalità limitate rispetto al Modello Ibrido Classico.
Principali differenze tra il Modello Ibrido Classico e il Modello Ibrido Moderno
Con il Modello Ibrido Classico completo, otterrai la ricerca multi casella di posta tra le sedi, che non è disponibile nel Modello Ibrido Moderno completo ma richiederà la presenza di un DNS esterno di auto-discover e di un certificato pubblicamente autorizzato.
Per conoscere le differenze tra le funzionalità disponibili nei modelli Ibrido Classico e Ibrido Moderno, consulta il documento di Microsoft.