Non ci stancheremo mai di sottolineare l’importanza di utilizzare drive USB crittografati per garantire la sicurezza dei dati. Certo, un drive USB perso è spesso la causa di molte violazioni dei dati e le violazioni dei dati possono danneggiare la vostra reputazione, come individuo e come azienda. Per questo è fondamentale dotarsi di drive protetti da crittografia hardware, che rappresentano a tutti gli effetti la soluzione più semplice ed efficace per proteggere i propri dati. Accedere a USB dotati di crittografia è infatti impossibile per chi non conosce la password e, inoltre, a questo si aggiungono utili funzioni avanzate di gestione remota.
Ma qual è il ruolo dei drive USB crittografati crittografati, nel caso in cui ci affidassimo al cloud? È necessario utilizzare un’unità USB crittografata anche in questo caso? Dopotutto, entrambe le soluzioni vengono utilizzate per lo stesso fine; fanno le stesse cose, in modi differenti. Queste considerazioni in parte sono sicuramente vere, ma le differenze di procedura sono tali da renderle utili solo se utilizzate entrambe, contemporaneamente. Pertanto, la risposta alle domande iniziale “se le unità USB crittografate rivestono ancora un ruolo importante rispetto all’utilizzo del cloud”, è senza dubbio sì.
Vediamo insieme perché:
- Il cloud non è sotto il controllo degli utenti. Pertanto, l’accesso al cloud comporta sempre alcune incertezze e rischi.
- Le informazioni memorizzate su drive USB crittografati rappresentano essenzialmente lo specchio dei file memorizzati su un cloud personale o aziendale, con una principale e fondamentale differenza: nel caso del drive USB crittografato, quando si è lontani da casa o dall’ufficio, non esiste il rischio di dover accedere al cloud aziendale utilizzando connessioni Wi-Fi effettuate da bar, ristoranti, o centri commerciali, o qualunque altro tipo di connessione Wi-Fi non protetta che potrebbe compromettere i dati a cui accediamo.
- Quando un’azienda impone l’uso del cloud, non effettua necessariamente un controllo dei luoghi dai quali gli utenti accedono, tramutando computer e laptop in bersagli facili per gli hacker. Il rischio di hacking è un fatto consolidato e può accadere anche con una semplice connessione a una rete VPN mediante un collegamento Wi-Fi differente da quello personale dell’utente o dell’azienda per la quale lavora.
- Un drive USB dotato di crittografia hardware rappresenta una soluzione ideale per chiunque voglia proteggere i propri dati, dagli individui singoli, alle piccole medie imprese, fino alle grandi aziende o organizzazioni no-profit e tutte le branche del governo.
Quindi, tornando alla domanda principale: perché utilizzare drive USB crittografati anche se si usa il cloud? Perché la soluzione di un drive USB crittografato su cui sono archiviati i vostri file, equivale a disporre di un cloud privato sempre con voi, che però non richiede l’uso di una connessione Wi-Fi e quindi ciò significa sicurezza per i dati e per l’immagine.
Kingston Technology, ad esempio, ha strutturato diversi livelli di sicurezza in base al rischio percepito per l’azienda o per l’individuo, con il IKVP50 che fornisce protezione di livello FIPS-197, oppure il DT4000G2DM per il massimo livello di protezione con FIPS-140-2 di Livello 3, per i dati più critici.
In conclusione, i drive USB crittografati rappresentano ancora oggi la migliore soluzione contro eventuali perdite di dati. Nonostante oggi le organizzazioni siano molto più consapevoli dei rischi connessi alla sicurezza dei drive USB rispetto a 10 anni fa, troppo spesso continuano a sottovalutare le suddette problematiche. È importantissimo dunque istituire una cultura aziendale della sicurezza dei dati fin dal principio, invece che imparare la lezione quando il danno è fatto. Il prezzo da pagare a posteriori, potrebbe essere infatti decisamente caro.
di Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology