Le aziende italiane non si preparano ad affrontare gli attacchi digitali. Più del 60% delle aziende, già vittime di attacchi negli ultimi due anni, sottovaluta l’importanza della cybersecurity

L’appello è stato lanciato da CLUSIT (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) che parteciperà al workshop “Cyber security: guida pratica per la tua organizzazione” contro gli attacchi informatici, promosso da RETI e NEXT, giovedì 19 ottobre a ComoNExT.

“Le aziende italiane non si preparano agli incidenti di cybersecurity. Persino tra quelle che ammettono di essere state attaccate meno di due anni fa, più del 60% tralascia di attivarsi in caso di problemi cyber” dichiara Mauro Cicognini, Membro del Comitato Scientifico di CLUSIT (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) che parteciperà al workshop. “Attenzione: la criminalità non è democratica, anzi approfitta molto volentieri delle vittime che si lasciano colpire di nuovo”, sottolinea Cicognini, a sostegno dell’importanza del dato sulla cybersecurity in Italia.

Molto infatti si parla oggi di sicurezza informatica, ma raramente si arriva a identificare il lato pratico del problema per mettere al riparo i propri dati. Eppure, termini come phishing, ransomware, malware, social engineering, cominciano ad entrare nel linguaggio di tutti i giorni: la ricezione di e-mail fraudolente che somigliano a e-mail provenienti da fonti affidabili, software dannosi progettati per estorcere dati e informazioni, piuttosto che social engineering, sono solo alcuni degli esempi di attacchi cyber, dai quali non è più solo opzionale difendersi, ma diventa necessario per la salvaguardia del proprio business.

Ma è possibile respingere i cyber attacchi?

Le imprese italiane sono preparate agli incidenti digitali? Come mettere in sicurezza le postazioni informatiche? Cos’è la Cyber security divergente?

A queste domande si risponderà nel corso dell’evento del 19 ottobre con esempi concreti e facilmente personalizzabili in base alle esigenze della singola azienda. Gli obiettivi del workshop risultano: fare divulgazione, supportare la conoscenza dei rischi legati ai cyber attacchi e fornire soluzioni possibili. I lavori, introdotti da Lorenzo Beliusse e da Stefano Soliano, partiranno da una fotografia del comparto delle cybersecurity ad opera di Mauro Cicognini, il quale presenterà una pre-view dei risultati della survey sulla sicurezza informatica condotta sulle aziende in provincia di Como e Varese, contestualizzando i dati con i trend rilevati su scala nazionale.

Veronica Leonardi, farà poi il punto su MDR (Managed Detection and Response), soluzione che rileva le minacce informatiche e risponde in tempo reale nell’ambito della strategia per la resilienza delle aziende e la protezione della propria continuità operativa. Sul tema “Sicurezza di livello successivo: la gestione degli accessi in ambienti IT e OT” porterà invece il suo contributo Paolo Salin, a cui seguirà Marco Gottardello, che risponderà alla domanda “Come mettere in sicurezza le postazioni informatiche?”.

Al termine dell’evento, sarà possibile effettuare una visita della sede di ComoNExT – Innovation Hub e avere un incontro one-to-one con gli organizzatori al fine di avviare un percorso nell’ottica di salvaguardare il patrimonio informativo della propria azienda.

 “Uno degli obiettivi prioritari di Reti – ha dichiarato Bruno Paneghini, Presidente e Amministratore Delegato di Reti S.p.A.è quello di garantire la costruzione dei canali di collegamento e interconnessione tra piattaforme eterogenee, con lo scopo di generare sinergie tra i diversi soggetti operativi coinvolti. La gestione della sicurezza digitale è un aspetto fondamentale di tale processo poiché collegare diverse piattaforme tra loro e “aprire” un passaggio delle informazioni tra diversi sistemi significa anche rafforzare i livelli di sicurezza. Siamo d’altra parte dell’idea che non possiamo affrontare tale contesto operativo se non assumiamo come base di partenza il concetto di innovazione, inteso innanzitutto come approccio generale rispetto alle particolari problematiche aziendali. Senza l’idea di prospettare scenari in costante evoluzione non è possibile, infatti, essere competitivi all’interno della presente congiuntura. Per questo motivo riteniamo che per Reti l’opportunità di lavorare con C.NEXT – e anche con ComoNExT – possa costituire terreno fertile per definire progettualità in linea con lo scenario competitivo attuale”.