In che modo i CIO possono applicare l’iperautomazione e il low-code alle operazioni quotidiane e raccoglierne i benefici? Vi presentiamo quattro esempi

I Chief Information Officer (CIO) operano oggi in un contesto altamente concorrenziale, attraversato da forti difficoltà economiche, condizionato dall’aumento dei costi tecnologici e influenzato da un mercato competitivo per i talenti.

Fortunatamente i leader IT sono solitamente delle figure intraprendenti, costantemente alla ricerca di modi innovativi per superare le sfide operative, portare avanti le attività e creare valore sia per i clienti sia per i dipendenti. Ad esempio, attraverso l’utilizzo dell’iperautomazione e del low-code, strumenti essenziali per qualsiasi organizzazione di successo. L’iperautomazione estende l’applicazione e i vantaggi dell’automazione a un’area molto più ampia di casi d’uso e permette di ridurre i costi operativi, avere una maggiore efficienza e migliorare l’esperienza dei dipendenti.

Secondo Gartner® la spesa per le tecnologie software in grado di abilitare l’iperautomazione, raggiungerà i 720 miliardi di dollari alla fine di quest’anno. Il mercato mondiale per le tecnologie di sviluppo low-code, invece, sempre entro quest’anno dovrebbe raggiungere i 26,9 miliardi di dollari, con un aumento del 19,6% rispetto al 2022. Il low-code ha un ruolo fondamentale nel successo dell’iperautomazione, poiché espande la capacità di programmazione oltre i tradizionali team di sviluppo e ingegneria. Grazie al low-code, i team sono più agili e produttivi e possono lanciare nuove app e prodotti molto più velocemente.

Ma in che modo i CIO possono applicare l’iperautomazione e il low-code alle operazioni quotidiane e raccoglierne i benefici? Ecco quattro esempi.

CIO in prima linea per ottimizzare i processi interni

Nessuna organizzazione è perfetta. In ogni infrastruttura si trova in media un elemento di tecnologia legacy che si è trasformato in un collo di bottiglia, rallentando così le operazioni e riducendo l’efficienza. I team IT dovrebbero avere come obiettivo la creazione di uno stack tecnologico sempre attivo in cui brillano il low-code e l’iperautomazione. Adottando un approccio low-code, i CIO possono trasformare i processi legacy in workflow digitali moderni, velocemente e senza grossi sforzi. Per farlo non devono necessariamente aggiornare ogni singola tecnologia legacy ma possono semplicemente utilizzare il low-code per migliorare la delivery di queste app e servizi, aumentando l’efficienza operativa.

 Ridurre il costo dei cicli di vita degli asset

I CIO sono costantemente alla ricerca di modi per migliorare l’efficienza sia del proprio team sia dell’organizzazione. Il ciclo di vita delle risorse è un’area vitale che influisce sull’intera azienda e qualsiasi aumento di efficienza in questo ambito può migliorare significativamente la capacità di un’organizzazione di reagire e crescere.

L’iperautomazione può aiutare i CIO a gestire, monitorare e automatizzare meglio gli aspetti chiave del ciclo di vita delle risorse. L’estensione della durata di vita delle risorse porterà a una riduzione dei costi nel tempo, mitigando i rischi legati alla tecnologia legacy e ai tempi di inattività dei servizi.

La visibilità end-to-end su processi e sistemi permette ai leader IT di capire cosa funziona e cosa no. Le informazioni possono anche essere condivise con altri team, ad esempio in merito a sicurezza, rischio e sviluppo del business, e questo migliora l’efficienza all’interno dell’organizzazione.

Migliorare la produttività e il coinvolgimento degli impiegati

In seguito alla pandemia e alla grande trasformazione digitale, l’esperienza dei dipendenti è sempre più importante e si basa sulla capacità di un’organizzazione di adattarsi e supportare le nuove forme di lavoro, come i modelli flessibili e i processi self-service.

La crescente domanda di flessibilità e autonomia dei dipendenti coinvolge non solo l’IT ma anche le Risorse Umane, l’ufficio pagamenti, il finance, il dipartimento legale e altri ancora. L’iperautomazione può aiutare i CIO e gli altri C-Level a creare un’esperienza di lavoro fluida, basata su un hub o un portale centrale dedicato. Questo consente ai dipendenti, a prescindere dal team, funzione o posizione, di accedere a workflow e app personalizzati in base a esigenze specifiche, spesso senza alcun intervento manuale o codifica personalizzata.

I portali basati sull’iperautomazione aiutano inoltre i dipendenti a sentirsi coinvolti e apprezzati, attraverso una comunicazione migliore e coerente. L’automazione sostituisce molti aspetti manuali della gestione di una intranet, come la scrittura di notizie aziendali su aggiornamenti o eventi.

Accelerare l’innovazione in maniera sicura

All’interno dell’organizzazione, i CIO devono destreggiarsi tra decine di app (nuove e legacy). Allo stesso tempo, sono costantemente sotto pressione per innovare e rilasciarne di nuove, in modo rapido ed efficiente.

Il low-code permette alle persone di creare e lanciare rapidamente app che altrimenti rimarrebbero bloccate nelle code di sviluppo. Si potrebbe pensare che il rilascio rapido di nuove app possa creare problemi, soprattutto in termini di sicurezza e conformità, ma con la giusta piattaforma low-code i CIO possono effettuare rilasci di app rapidi e sicuri rispettando al tempo stesso le linee di governance, grazie a sicurezza e conformità integrate.

A cura di William Olivieri, Solution Sales Manager, App Engine ServiceNow Italia