In questo articolo vediamo anche cosa cambia tra le e-cig e le classiche sigarette

e-cig

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito a un vero e proprio boom per quanto riguarda la vendita delle sigarette elettroniche.

Per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle e-cig, sarà in breve tempo piuttosto risaputo il fatto di poter personalizzare come meglio si crede la propria esperienza. Sì, dal momento che in commercio c’è la possibilità di completare l’acquisto di numerose tipologie di e-liquid aromatizzati.

Come si può facilmente intuire, con il passare degli anni, la gamma di scelta a disposizione della clientela si è fatta sempre più ampia e variegata, in modo particolare sulle piattaforme online. Lo shop di sigarette elettroniche Terpy e tanti altri portali presenti online, offrono ai clienti la possibilità di scegliere il modello di e-cig più adatto alle proprie esigenze e, ovviamente, preferenze. Una varietà di scelta che rappresenta un aspetto che interessa viene approfondito da chi ha una certa esperienza con lo svapo, mentre chi si avvicina per la prima volta a questo settore tende a focalizzarsi molto più di frequente ad altri componenti di carattere tecnico, come ad esempio il modo in cui funzionano le sigarette elettroniche, così come le principali specifiche dei modelli che sono più richiesti sul mercato.

Cosa cambia tra e-cig e le classiche sigarette

Rispetto a quello che in tanti potrebbero immaginare, c’è una sostanziale differenza tra i termini “svapare” e “fumare”. Chiariamo subito il dubbio una volta per tutte: non si tratta di due sinonimi. Sì, dal momento che il termine svapare ha una derivazione inglese, dalla parola “vaping”, che sta proprio a indicare l’atto di inalazione del vapore aromatizzato presente nella sigaretta elettronica. In sostanza, chi usa le e-cig è uno svapatore e non un fumatore.

Tutti coloro che hanno esperienze di lunga data con entrambe le tipologie di sigarette, tendono a evidenziare come la principale differenza è rappresentata dal sistema di inalazione. Quelli che vengono chiamati “tiri” con le sigarette, spesso e volentieri hanno una durata decisamente più ristretta e decisa in confronto a quelli che si possono fare con una e-cig. È chiaro che si tratta di un aspetto decisamente soggettivo e che non si può prendere come regola generale. D’altro canto, va tenuto a mente anche come le sigarette elettroniche, nonostante non si fumino, non sono esenti da qualche rischio. Proprio per questo motivo, il consiglio migliore da seguire è quello di conoscere e approfondire sempre le conseguenze sia del vaping che del tabacco.

Il funzionamento di una sigaretta elettronica

L’atto di svapare non fa altro che produrre una sorta di energia dentro alla sigaretta elettronica, che provoca il riscaldamento di quello che viene chiamato e-liquid. In seguito, tale atto di surriscaldamento andrà a stimolare la produzione di vapore, che sarà poi inalato da parte dello svapatore.

È importante notare che, al contrario del fumo di tabacco, la produzione di vapore nella e-cig non comporta combustione e, pertanto, diminuisce il rischio di produzione di tossine, alto, invece, per quanto riguarda le sigarette.

La stessa AIRC ha affermato che, dal punto di vista del potenziale oncogeno, le sigarette elettroniche sono meno pericolose delle bionde.

Gli elementi che compongono una e-cig

Intanto c’è da dire come le sigarette elettroniche siano formate da più componenti che vengono appositamente assemblate tra loro, con la vendita di ciascuno che si verifica in specifici kit. Complessivamente, sono tre le parti fondamentali di una sigaretta elettronica. In primo luogo, si tratta dell’atomizzatore, poi dell’e-liquid e, infine, della batteria.

L’atomizzatore, il cui corrispondente termine in lingua inglese è “vaper”, si può equiparare tranquillamente a una sorta di “cuore” della e-cig, dal momento che si occupa di provvedere alla trasformazione del liquido elettronico in vapore. Sono tre i livelli di resistenza che caratterizzano l’atomizzatore, ovvero bassa, media e lata. Il grado di resistenza va a incidere sul quantitativo di e-liquid che subirà la trasformazione in vapore. L’alimentazione dell’atomizzatore avviene ad opera della batteria: sul mercato, come si può facilmente intuire, si possono trovare numerosi modelli, ma buona parte di essi è dotata dell’attacco 510.

Un altro componente fondamentale di una sigaretta elettronica, come dicevamo in precedenza, è il liquido elettronico. Il motivo è piuttosto semplice da intuire, dal momento che la decisione su quale tipo di e-liquid acquistare consente di personalizzare in tutto e per tutto la più generale esperienza di vaping. Il liquido elettronico si caratterizza per essere formato da glicole propilenico e da glicerolo vegetale. In alcuni casi, si può anche scegliere di aggiungere un determinato grado di nicotina, che poi si può impostare in relazione a quelle che sono le necessità del singolo svapatore.

Non è certo una novità che tante persone decidano di optare per l’uso delle e-cig come strada da intraprendere per smettere di fumare le normali sigarette. Si tratta di una soluzione decisamente interessante per cercare di ridurre il più possibile la dipendenza di nicotina. In questo modo, si tende progressivamente a ridurre la percentuale di nicotina fumata, o meglio svapata, fino ad azzerarla completamente.

Il terzo componente più importante di una sigaretta elettronica è rappresentato dalla batteria, che si occupa di far funzionare al meglio l’atomizzatore e che condiziona anche l’aspetto estetico della e-cig. In alcuni casi la batteria è automatica, integrata con un led, mentre in altri è manuale e si deve attivare semplicemente schiacciando un pulsante.

I modelli di sigarette elettroniche che sono più di tendenza sul mercato sono i seguenti: pod mod, box mod e cigalike. In quest’ultimo caso, è facile notare, sia in termini estetici che di dimensioni, una netta somiglianza con le sigarette classiche. I pod mod si possono considerare un vero e proprio mix tra box mod e cigalike, in grado di adeguarsi molto bene e con notevole praticità alla norma della mano. Le box mod, invece, hanno il vantaggio di una maggiore personalizzazione.