In questo articolo è possibile trovare risposta a tute le proprie domande riguardanti la marijuana legale

marijuana legale

Secondo delle stime sarebbero oggi ben oltre venti milioni gli italiani che fanno uso di cannabis light ed è questa, tra l’altro, la ragione per cui non c’è città nostrana in cui non proliferino i canapa shop e lo stesso tipo di rivenditori è piuttosto popolare in Rete. Che cos’è davvero, però, la marijuana legale? Che uso se ne può fare? E che benefici ha rispetto all’erba vera e propria? Proviamo a rispondere a queste e altre curiosità – e dubbi – sui derivati dalla canapa.

È legale, fa bene, in che formato acquistare marijuana light?

A partire dal perché ci si riferisce a questa classe di prodotti alternativamente con gli aggettivi light e legale. Il primo fa riferimento al fatto che nella marijuana light sono presenti bassissime concentrazioni di THC, il cannabinoide considerato responsabile degli effetti psicotropi e psicoattivi dell’erba vera e propria: il limite massimo tollerato è in Italia dello 0.6%, anche se la maggior parte dei prodotti derivati dalla canapa in vendita nei cbd shop nostrani hanno concentrazioni di THC dello 0.2%. Quanto detto fin qua basta comunque anche a spiegare perché si parli spesso di marijuana legale: il consumo di erba a ridotto contenuto di THC è di fatto (nonostante una normativa poco al passo coi tempi e che a una lettura superficiale può lasciare qualche dubbio) completamente lecito in Italia, proprio in virtù dell’incapacità di questi prodotti di alterare le capacità di giudizio, di guidare, di manovrare macchinari, eccetera in chi ne fa uso.

La marijuana legale, in altre parole, non “sballa” e, considerato questo, chi non abbia ancora abbastanza familiarità con la materia potrebbe chiedersi legittimamente perché fare uso di cannabis light e con che vantaggi. Un altro cannabinoide, presente in alte concentrazioni nell’erba legale, il cannabidiolo o CBD, è responsabile di molti effetti benefici sull’organismo umano: è rilassante, antinfiammatorio, antidolorifico, antiemetico e antidegenerativo. Ciò vuol dire che si può assumere marijuana legale per combattere vari tipi di dolore, inclusi dolori cronici o da traumi, infiammazioni della pelle o dell’apparato gastrointestinale ma, anche, per calmare stati ansiosi di diversa natura e che possono portare per esempio a problemi del sonno. Tra gli oltre venti milioni di italiani che fanno uso abituale di marijuana light, però, molto diffuso è anche e soprattutto un uso ludico-ricreativo: si possono fumare, infatti, infiorescenze di marijuana light in sostituzione delle tradizionali sigarette e per molti versi con meno effetti collaterali.

A proposito di differenze rispetto alla marijuana tradizionale, del resto, esistono in vendita diverse formulazioni che permettono di utilizzare la cannabis light nei modi e agli scopi più diversi, inclusi per esempio quelli alimentari e culinari. L’olio di CBD è, infatti, uno dei derivati della canapa a bassa concentrazione di THC più amato e più in voga oggi anche tra le star per come sarebbe capace, tra le tante altre proprietà benefiche, di calmare il senso di fame e stimolare il senso di sazietà. Per restare in tema di forma fisica, ci sono sieri, pomate e cosmetici a base di cannabis light che curano e prevengono i segni dell’invecchiamento. Sugli scaffali o nei cataloghi dei CBD shop ben forniti, però, si possono trovare anche cristalli o e-liquid per sigaretta elettronica a base di marijuana light o capsule gel di CBD e, naturalmente, semi di marijuana legale.