Secondo la ricerca condotta da UNGUESS sui siti eCommerce dei brand di lusso, l’esperienza utente non è tanto diversa rispetto ad altri comparti.

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Si è abituati ad associare i brand di lusso a concetti di eleganza, qualità, perfezione; concetti che si possono ritrovare nelle varie boutique di tutto il mondo. Ma quando si parla di boutique virtuali, cosa fa la differenza in un eCommerce di un brand di lusso?

La centralità del canale online per il settore moda coinvolge anche il comparto del lusso, con la spesa media per transazioni online che supera di oltre il +216% quella effettuata nei negozi fisici (€566 vs € 179). Sono gli under 30 a compiere il numero più alto di transazioni online, con una differenza del +103% rispetto alla fascia dei 30-34, che si trova quindi al secondo posto.

In occasione della Women Milano Fashion Week 2023, UNGUESS, piattaforma di crowdsourcing specializzata nella realizzazione di test efficaci dai quali ottenere insights oggettivi, ha realizzato una functional challenge per testare l’esperienza di acquisto sulle piattaforme e-commerce di otto tra i più importanti brand di lusso made in Italy. Obiettivo, quello di verificare se in qualche modo i siti e-commerce di brand luxury fossero “migliori” rispetto ad e-commerce di altri settori merceologici.

Utenti e parametri presi in considerazione negli eCommerce dei brand di lusso

In occasione di questo studio, per il quale sono bastate 48 ore per raccogliere insight rilevanti, UNGUESS ha coinvolto un gruppo di 40 tra i tester italiani più esperti della community TRYBER (il crowd di UNGUESS, che conta oltre 50mila utenti ingaggiati quotidianamente) a cui è stato chiesto di raccogliere e segnalare, nel corso dell’intera esperienza di navigazione (dalla creazione di un account alla fase finale di acquisto) eventuali bug riscontrati.

I risultati del test: i malfunzionamenti riscontrati come trend sono gli stessi che si trovano anche su altri e-commerce

I primi risultati sono stati evidenziati già nel corso delle prime 24 ore dal lancio della challenge e, nelle ore seguenti, sono stati restituiti 92 bug da mobile e 50 da desktop, per un totale di 142 di cui 57 malfunzionamenti con un indice di “severità” alto o critico. È possibile quindi affermare che i malfunzionamenti riscontrati sui siti di e-commerce di brand di lusso sono gli stessi che si trovano abitualmente anche su e-commerce di altri comparti merceologici.

In generale, si è notato che per la funzionalità filtri (ad esempio per il filtro “colore” o “taglia”) e la fase finale di checkout tutti i brand di lusso presi in esame registravano delle falle: nella gestione del carrello, inoltre, 6 brand su 8 presentavano problemi e più della metà mostravano malfunzionamenti anche nella validazione dell’indirizzo di spedizione in fase finale di acquisto. Tutti i siti, quindi, hanno evidenziato criticità nelle varie fasi di acquisto.

“La nostra ricerca ci ha permesso di capire che gli e-commerce di brand di lusso non mostrano poi particolari differenze rispetto a quelli di altri comparti merceologici, e che a fronte di una grafica e un’immagine curata secondo le necessità del brand, non sempre l’esperienza digitale offerta ai clienti del lusso va di pari passo”,  commenta Gianluca Peretti, Customer Success Manager Team Leader di UNGUESS. “Un fattore che suona come un campanello d’allarme, considerando l’importanza che le vendite online acquisiranno per il settore nel corso dei prossimi anni”.