Dallo Spid alla piattaforma pagoPA, online tutte le opportunità di esercitare i propri diritti di cittadini digitali

Digitale Comune: l’Emilia-Romagna digitalizza gli enti locali

La trasformazione digitale rende più semplice la vita del cittadino: eliminazione di tempi e code, disponibilità oraria maggiore, nessuna necessità di spostamento. Senza contare che la necessità di ridurre gli assembramenti per evitare i contagi durante il periodo di pandemia, negli ultimi tempi, ha reso ancora più indispensabili le interazioni da remoto.
Per accompagnare i Comuni nella trasformazione digitale dei loro servizi, nel rispetto delle scadenze previste dalla normativa nazionale,
la Regione Emilia-Romagna e Lepida Scpa hanno sviluppato il progetto Digitale Comune che entra nel vivo con le iniziative di comunicazione e un sito, dedicato a chi sia interessato a conoscere come utilizzare al meglio i servizi online.
Il sito è accessibile alla pagina https://digitale.regione.
«Questo sito nasce con l’obiettivo di avvicinare il maggior numero di persone possibile, in modo inclusivo, all’utilizzo di questi strumenti» dichiara l’assessora alla Scuola, università, ricerca e agenda digitale
Paola Salomoni. «La formazione e il coinvolgimento diventano essenziali nel momento in cui la tecnologia diventa un mezzo indispensabile per esercitare i propri diritti di cittadinanza digitale».

Digitale Comune
Il progetto Digitale Comune è stato realizzato grazie a
2.161.700 euro messi a disposizione a fine 2020 dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale nell’ambito dell’accordo tra la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento per la trasformazione digitale. Le risorse disponibili sono state integrate con ulteriori 500mila euro investiti dalla Regione Emilia-Romagna per il sostegno dell’iniziativa.
Digitale Comune si è sviluppato con la partecipazione di tutti gli enti dell’Emilia-Romagna e rientra nelle azioni previste nell’ambito dell’
Agenda Digitale – Data Valley Bene Comune. Lo scopo è consentire l’accesso ai servizi online della PA tramite Spid, il sistema pubblico di identità, completare l’integrazione con la piattaforma pagoPA per usarla per i pagamenti verso le amministrazioni, rendere accessibili i servizi online degli enti della Regione da smartphone, attraverso l’app IO.

L’obiettivo è ambizioso: nel rispetto delle disposizioni normative introdotte in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici e dei requisiti previsti per l’accesso alle risorse rese disponibili dal Ministero, entro la fine dell’anno almeno il 70% dei servizi di pagamento di ciascun ente deve essere integrato con pagoPA, tutti i servizi online della PA devono interagire con Spid e ogni ente deve esporre di almeno 10 servizi su app IO.