Johnson Controls supporta la trasformazione digitale di Derwent London per realizzare edifici intelligenti, sani e sostenibili.

Derwent London

Jonhnson Controls, player che opera nella realizzazione di edifici intelligenti, sani e sostenibili, annuncia che Derwent London ha deciso di implementare le tecnologie digitali della piattaforma OpenBlue al fine di incrementare la trasformazione digitale del suo patrimonio immobiliare e potenziare efficienza operativa, esperienza degli occupanti e sostenibilità con un’unica soluzione dinamica e scalabile.

Dopo una prima installazione pilota di successo presso il White Collar Factory, Derwent London sta adottando una suite di tecnologie OpenBlue – tra cui OpenBlue Enterprise Manager e OpenBlue Central Utility Plant – in 22 dei suoi edifici a Londra, pari a circa il 55% della proprietà totale dell’azienda, tra cui l’edificio a zero emissioni in fase di costruzione The Featherstone Building.

OpenBlue Enterprise Manager è una suite completa di applicazioni progettata per monitorare e migliorare efficienza energetica, soddisfazione degli utilizzatori degli ambienti, asset performance, manutenzione, ottimizzazione degli ambienti e, infine, comfort degli occupanti, mettendo a disposizione le funzionalità ad oggi più avanzate e complete sul mercato in ambito smart building. Il sistema utilizza l’intelligenza artificiale cloud-based e analisi avanzate per fornire una visione olistica e completa di consumi energetici, miglioramenti dell’efficienza energetica, guasti agli apparati e classificazione delle risorse a livello di edificio nel suo complesso, singoli piani, specifici ambienti nonché in termini di occupanti degli stessi. Nel complesso, le soluzioni Johnson Controls OpenBlue consentiranno a Derwent London di offrire ai propri clienti dei business case ad alto valore aggiunto, basati su ROI sempre più accurati.

OpenBlue Central Utility Plant è responsabile di gestire in modo efficiente ed efficace la principale fonte di consumo energetico di un edificio: l’impianto centrale. Utilizzando l’IA e il Machine Learning, il software regola e ottimizza migliaia di variabili ogni 15 minuti, riducendo significativamente il carico energetico e mantenendo il comfort degli occupanti. La piattaforma e i servizi OpenBlue per l’ottimizzazione degli edifici di Derwent London sono così in grado di concretizzare miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica e corrispondenti emissioni di carbonio.

Siamo lieti di collaborare con Derwent London per realizzare edifici intelligenti, sani e sostenibili, tutti supportati da una tecnologia all’avanguardia”, dichiara Mike Ellis, Chief Customer & Digital Officer di Johnson Controls. “Le sfide legate al COVID-19 e la necessità di gestire il cambiamento climatico ci hanno fatto ripensare agli spazi che occupiamo e all’ambiente intorno a noi. Le soluzioni digitali stanno salendo alla ribalta come mezzo tangibile per rendere le nostre infrastrutture più sostenibili e adatte al futuro, aiutandoci a ottenere di più dagli spazi con cui interagiamo ogni giorno. La soluzione OpenBlue rappresenta un ecosistema tecnologico entusiasmante, con un enorme potenziale per tracciare nuove potenzialità in spazi e luoghi mentre costruiamo il nostro futuro. Ora più che mai, avvalendoci della tecnologia per trasformare l’intelligenza da concetto astratto a realtà di fatto, abbiamo l’incredibile opportunità di fissare nuovi standard per gli edifici e dare a coloro che li occupano, la massima possibilità di ottimizzarne la gestione”.

Dopo un progetto pilota di grande successo, estendere l’impiego delle tecnologie innovative Johnson Controls in più edifici è stata una questione di buon senso”, aggiunge Nigel George, Executive Director di Derwent London. “La capacità di analizzare e comprendere i dati energetici e le prestazioni degli edifici del nostro portafoglio assicura notevoli vantaggi. Le tecnologie Johnson Controls consentiranno a manager e occupanti di monitorare e tenere traccia dei passi che stiamo compiendo per gestire gli edifici in modo più sostenibile. Non vediamo l’ora che questa relazione si rafforzi ulteriormente mentre ci adoperiamo per diventare un’azienda a zero emissioni entro il 2030”.