Auriga, azienda operante nel mercato delle soluzioni software per la banca omnicanale, individua 7 interessanti tendenze per il settore bancario.

Settore bancario

Anche il 2022 è stato un anno in cui l’impatto dell’innovazione tecnologica ha raggiunto molteplici settori economici, dando luogo a profonde trasformazioni a livello globale, e il mondo bancario è tra questi. Alcuni scenari si sono consolidati e nuove opportunità stanno nascendo: di seguito il punto di vista di Auriga che, dal suo osservatorio di azienda attiva da più di 30 anni nel portare innovazione nelle banche, delinea le tendenze per il settore bancario per il 2023.

Obiettivo infrastrutture sicure: la cybersecurity come priorità

Dopo un 2022 nero dal punto dal punto di vista della sicurezza informatica, con un aumento degli attacchi fraudolenti del 138% rispetto ai casi del 2021 in Italia come testimoniato dal report annuale della Polizia Postale, l’anno corrente vede la cybersecurity come un tassello fondamentale della strategia delle aziende a partire dal settore bancario, oggetto da diverso tempo di minacce sempre più sofisticate e sistematiche. In particolar modo l’ATM è l’ecosistema più complesso sotto ai riflettori in questo momento proprio per la sua crescente interconnessione con altri sistemi (es: la rete aziendale, le app di pagamento, gli archivi in Cloud) che lo rendono maggiormente esposto a cybercrimini.

Intervenire sull’infrastruttura ATM con soluzioni che approccino la sicurezza oltre le sole difese perimetrali attraverso una strategia proattiva e politiche di accesso rigorose e monitorate, come è garantito dall’approccio Zero Trust, è una priorità sempre più strategica per le banche”, sottolinea il Strategic Foresight Team Auriga.

Platform as a Service: servizi integrati riducendo complessità e velocizzando l’innovazione

Platform-as-a-Service (PaaS) rappresenta una risposta efficace al bisogno sempre più impellente da parte delle aziende di possedere infrastrutture robuste ma allo stesso tempo scalabili a seconda del contesto, veri e propri ecosistemi di servizi digitali che rendano possibile la creazione, il testing e la distribuzione delle applicazioni necessarie per il business.

Sviluppare, implementare e gestire piattaforme dove rendere disponibili servizi digitali ottimizzando le integrazioni e riducendo costi e complessità: questa è la strada delineata dal Modello di Piattaforma per cogliere opportunità di business e rendere possibile crescita e innovazione in modo efficiente e sostenibile”, sottolinea il Strategic Foresight Team Auriga.

Onboarding digitale: road to European Digital Identity Wallet

Se il concetto di digitalizzazione rimane uno dei cardini della trasformazione della società odierna, si fa sempre più spazio il concetto di digitalizzazione finanziaria come naturale evoluzione del processo già in atto con una previsione di sviluppo massiccio nei prossimi due anni. È previsto infatti nel 2024 l’avvio dell’European Digital Identity Wallet, la nuova identità digitale europea in grado di racchiudere tutte le informazioni utili dell’utente: dai dati anagrafici al titolo di guida, ma anche informazioni sanitarie, contratti di lavoro e tanto altro. Un unico strumento, disponibile per qualsiasi cittadino, residente o impresa dell’UE con l’obiettivo di identificarsi ma soprattutto accedere a servizi digitali pubblici e privati su tutto il territorio europeo.

In questo scenario, una diretta conseguenza risiede sia nella necessità di individuare delle soluzioni software in grado di aggregare un gran numero di dati, riducendo le frammentazioni, garantendo al tempo stesso la sicurezza del dato stesso, in tutte le sue applicazioni e correlazioni, grazie a controlli mirati”, conferma il Strategic Foresight Team Auriga.

Le banche come intermediari con il modello Bank as a platform

La nuova direzione prende il nome di Bank-as-a-platform (BaaP): questo approccio presuppone un nuovo ruolo per gli istituti bancari, i quali diventano intermediari di servizi provenienti da enti terzi consentendo loro di offrire servizi finanziari tramite i canali della banca: il risultato è un’esperienza end-to-end capace di generare valore per la clientela del settore bancario. Gli enti terzi sono rappresentati da fintech e società tecnologiche in grado di offrire servizi personalizzabili e un’esperienza rinnovata per gli utenti.

Con lo sviluppo di questo modello assisteremo in futuro ad una progressiva convergenza naturale tra il parterre di soggetti abilitanti, composto da piattaforme, enti specializzati, provider di soluzioni, con l’obiettivo di rendere la customer experience innovativa e offrire una varietà di servizi anche non tipicamente bancari”, prosegue il Strategic Foresight Team Auriga.

Verso un’infrastruttura condivisa

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un forte processo di efficientamento dei costi da parte degli istituti bancari con la conseguente decisione di rivedere la propria presenza sul territorio attraverso la chiusura di alcune filiali, punti strategici di contatto con il pubblico. Diverse le soluzioni discusse per ridurre al minimo l’impatto delle chiusure e la difficoltà di accesso ai servizi in prossimità da parte della clientela, come ad esempio una gestione “comune” dei dispositivi di due o più istituti da parte di un ente terzo; in questo modo è possibile mantenere punti di contatto sul territorio, ottimizzando i costi di gestione e razionalizzando la distribuzione dei canali self service. Un’altra soluzione, più elaborata e omnicomprensiva, è individuabile nel modello di filiale White Label, in cui uno spazio fisico neutro funge da centro servizi indipendentemente dall’istituto bancario del singolo utente, il quale è in grado di accedere a tutti i tipi di servizi bancari dal contante fino a quelli più evoluti.

La condivisione – degli spazi, delle infrastrutture e dei costi – potrebbe svolgere un importante ruolo nel ridurre al minimo l’impatto delle chiusure e allo stesso tempo garantire alle realtà del settore bancario di preservare un punto di contatto con i propri clienti, a tutto beneficio della loro immagine e flussi di ricavo”, ricorda il Strategic Foresight Team Auriga.

Robotic Process Automation

Mentre il ruolo determinante dell’AI continua a essere oggetto di dibattito nell’arena pubblica e si conferma una priorità per le banche e il mondo finanziario, va concretizzandosi sempre di più il fenomeno del Robotic Process Automation (RPA) ossia il processo di automazione di processi lavorativi grazie all’utilizzo di software all’avanguardia.

Sono molti i vantaggi dell’automazione dei processi, a partire dall’ottimizzazione delle operazioni e una loro maggiore efficienza senza trascurare la drastica riduzione delle possibilità di errore. A ciò però è necessario affiancare una pianificazione strategica, una modifica strutturale del modello organizzativo e gestionale per accompagnare la transizione mantenendo un giusto equilibrio tra esigenze di controllo e spinta innovativa”, continua il Strategic Foresight Team Auriga.

Il dilemma del cash

Tra i temi più discussi nel nostro Paese nell’ultimo periodo vi è sicuramente l’utilizzo del contante e i relativi costi da sostenere per gli istituti bancari ma non solo.

Guardando ai dati più recenti messi a disposizione da Banca d’Italia (Il costo sociale dei pagamenti in Italia, marzo 2020) per le sole operazioni di prelievo da ATM, il costo industriale del servizio è pari a circa 1,5 euro per operazione, sia per quelle di propri clienti presso propri ATM sia per le operazioni di clientela di banche terze.

Nell’ultimo periodo, nonostante la crescita delle attività presso gli sportelli automatici abbia contribuito a ridurre l’incidenza dei costi delle operazioni di prelievo/versamento, i costi per la gestione del contante rimangono comunque significativi.

In questo contesto risulta strategico per le banche e gli operatori di ATM implementare sistemi di cash management di tipo sempre più predittivo che consentono comunque di garantire, per i cittadini, la possibilità di prelevare contanti lasciando a loro la scelta, ma rendendo la disponibilità del contante e i servizi connessi meno onerosi per la banca”, conclude il Strategic Foresight Team Auriga.