Come annunciato dal World Economic Forum, oltre 70 CEO delle aziende tra le più importanti al mondo hanno firmato una lettera aperta per sensibilizzare i leader politici, in particolare quelli del G7 e invitarli a intraprendere “impegni, azioni e politiche coraggiose” nell’ottica di accelerare il processo di transizione verso l’obiettivo delle emissioni net-zero da raggiungere entro il 2050 attraverso una stretta collaborazione tra pubblico e privato.
La lettera è stata firmata dai CEO che fanno parte dell’Alliance of CEO Climate Leaders, tra cui Börje Ekholm, Presidente e CEO di Ericsson, da tempo impegnata nella lotta al cambiamento climatico attraverso azioni mirate in tutta la catena di valore e lo sviluppo della tecnologia 5G necessaria alla costruzione di un futuro sostenibile.
Con il protrarsi della sfida della pandemia, è facile dimenticare che il cambiamento climatico sia una minaccia in continua crescita verso le persone, gli ecosistemi e le economie. Per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico, c’è la necessità di limitare il riscaldamento di 1.5 C°, il quale richiederà la metà delle emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere il net-zero entro il 2050.
Questo drastico allontanamento dall’attuale traiettoria di crescita delle emissioni richiede un’azione coraggiosa nei settori pubblico e privato cinque mesi prima della COP26 (Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite). Riconoscendo l’urgenza di agire sul cambiamento climatico, molte aziende stanno facendo del passi avanti. Almeno un quinto delle 2000 imprese più grandi al mondo, si è già impegnato a raggiungere gli obiettivi di net-zero entro la metà del secolo o prima, e il numero sta crescendo rapidamente.
L’iniziativa “Race to Zero” sostenuta da UNFCC (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) e COP26 sta lavorando con centinaia di imprese e investitori dell’economia globale per trovare le soluzioni al cambiamento climatico. Inoltre, l’Alliance of Gobal CEO sta aiutando ad accelerare la transizione verso una net-zero economy attraverso la collaborazione intersettoriale: i membri dell’alleanza devono divulgare le emissioni, fissare obiettivi aggressivi di riduzione delle emissioni, sostenere le giuste politiche verso un’economia a basse emissioni di carbonio e intraprendere azioni di business che incoraggino gli altri a fare lo stesso.
E’ stato fatto appello a tutti i leader mondiali, compresi quelli che si sono incontrati al vertice del G7, per realizzare le ambizioni climatiche condivise dall’Alliance of CEO Climate Leaders e consentire un mondo net-zero. E’ inoltre necessario lavorare insieme al settore privato per azioni più audaci su ambizioni condivise all’interno di un quadro politico più chiaro.
È necessario un cambiamento politico trasformativo per la completa decarbonizzazione.
Anche i Governi stanno iniziando a muoversi: i paesi che emettono più del 60% di gas serra al mondo si sono ora impegnati a raggiungere obiettivi di net-zero o carbon neutral entro la metà del secolo.
Anche se le difficoltà che si pongono di fronte sono sostanziali, si può fornire una transizione giusta verso un mondo a net-zero. La transizione ha il potere di portare prosperità attraverso una crescita green e lavori che mettono su un percorso equo.
La mancata adozione di azioni di mitigazione contro il cambiamento climatico potrebbe ridurre il PIL globale fino al 18% nei prossimi 30 anni. D’altra parte, le misure per rendere più green la produzione e l’uso di energia potrebbero creare 18 milioni di posti di lavoro aggiuntivi entro il 2030.
I membri dell’Alliance hanno preso chiari impegni e stanno lavorando sulla transizione delle loro imprese verso il net-zero. Collaborazioni più grandi tra pubblico e privato nel raggiungimento di tale obiettivo, possono aiutare ad accelerare il processo a beneficio delle economie e delle società.
