Un recente sondaggio globale di BVA DOXA mostra che l’atteggiamento nei confronti di AI e app che tracciano dati personali è molto variabile da paese a paese

Accelera l'adozione dell'AI per il monitoraggio infrastrutturale

BVA DOXA ha realizzato un sondaggio mondiale sulle nuove tecnologie, coinvolgendo oltre 30mila persone in 40 paesi. Ne è emerso che, se in media il 42% degli intervistati è preoccupato dal fatto che l’uso di alcune app implichi la raccolta e la tracciabilità dei dati personali, questa percentuale varia moltissimo a livello geografico: si va dall’80% in Indonesia al 9% in India e Brasile (l’Italia è al 5° posto con il 60% di contrari)

Per quanto riguarda invece l’impiego dell’Intelligenza Artificiale in medicina per sostituire completamente le attività svolte dai medici, 3 intervistati su 10 sono contrari, con un picco in Germania (43%) e solo il 6% in Cina (l’Italia è al 3° posto con il 41% di contrari).

La preoccupazione di perdere il lavoro nei prossimi 10 anni a causa dell’automazione e dell’uso dell’Intelligenza Artificiale è più elevata nei Paesi «low cost» (circa 40% in Paesi come le Filippine, Messico, Cina e Malesia). Gli intervistati con un livello d’istruzione più elevato si sentono invece più sicuri (67%) del fatto che il proprio lavoro non sarà sostituito dall’automazione e dall’Intelligenza Artificiale nei prossimi 10 anni

App e dati personali

Il 39% degli intervistati non fa uso di app che raccolgono e tracciano dati personali e questo rifiuto sale al 50% fra gli over 55 e al 62% fra i meno istruiti. Solo il 19% dichiara di non avere alcun problema ad usare questo tipo di app, con valori più alti fra i giovani (25% fra i 18-24 anni) ed i più istruiti (23% tra i laureati).

Il grado di accettazione e rifiuto di app che fanno uso di dati personali varia enormemente fra i vari Paesi: si va dall’oltre 70% di contrari in Indonesia (80%), Perù (72%) e Vietnam (70%) a meno del 10% in India e Brasile (9%).

In Italia i rejectors sono 6 su 10, al quinto posto nel ranking generale.

Intelligenza Artificiale e professioni mediche

Alla domanda: «Quanto sarebbe favorevole al fatto che in futuro l’Intelligenza Artificiale sostituisca le attività svolte dal personale medico?» solo il 7% si dichiara favorevole ad una totale sostituzione, con valori più alti in India (24%), Libano (22%) e Cina (17%). Ciò potrebbe denotare una minore fiducia nel sistema sanitario di quei Paesi e rappresentare un appello ad un maggiore uso delle tecnologie per la cura dei pazienti.

La maggior parte degli intervistati (53%) a livello mondiale auspica che l’Intelligenza Artificiale sia di supporto ai medici, ma non li sostituisca completamente.

Il rifiuto dell’Intelligenza Artificiale in sostituzione dei medici è più alto in tutti i Paesi del G7 (Germania ed Italia in particolare) con l’unica eccezione del Giappone (12%):

  • Germania 43%
  • Italia 41%
  • Canada 36%
  • Francia 35%
  • Inghilterra 34%
  • USA 31%
  • Giappone 12%