HRCOFFEE ha identificato nell’intelligenza artificiale e nella cooperazione tra i dipendenti una spinta a favore dell’accelerazione dei processi di sostenibilità da parte delle aziende.

Cooperazione tra dipendenti

Se da un lato la pandemia ha avuto un impatto percepibile nel rallentamento o addirittura all’arretramento di alcuni processi a favore dell’ambiente, dall’altro lato la transizione digitale, le chiusure e i confinamenti hanno rappresentato una spinta potente verso la sostenibilità. Secondo quanto emerge dall’ultimo Rapporto SDGs, pubblicato da ISTAT ad ottobre 2022, infatti, nell’ultimo anno, in Italia, si è registrato un miglioramento del 50% dei diversi indicatori di sostenibilità.
Nel corso degli anni, il concetto di sostenibilità è andato via via ad arricchirsi ed oggi non si limita più ad indicare solamente l’aspetto ambientale ma racchiude in sé diversi temi come ad esempio l’ambito umano, tecnologico e culturale. Di questo ne è ben consapevole l’HR-Tech Company pugliese HRCOFFEE, specializzata nello sviluppo di software per il People Management e People Analytics, che ha ideato un nuovo modello di gestione del personale, che consente di semplificare i processi di condivisione e cooperazione tra i dipendenti che abitano l’azienda.

Cooperazione tra dipendenti“La sostenibilità ambientale è prima di tutto un processo sociale e culturale che si basa su progetti di cooperazione tra i dipendenti e co-progettazione. Non ci può essere sostenibilità da parte delle aziende senza la consapevolezza e la condivisione da parte della comunità interna che opera”, ha commentato Davide de Palma, CTO e Co-Founder di HRCOFFEE. “Oggi, l’intelligenza artificiale consente di semplificare i processi, di essere più veloci ed efficienti. La tecnologia favorisce la co-progettazione da parte dei dipendenti grazie all’analisi dei dati derivanti dalla condivisione di esperienze ed attività e dall’interazione tra tutti gli stakeholder. L’unione di questi fattori può essere considerata una delle leve principali per l’accelerazione dei processi di sostenibilità da parte delle aziende”.

Alcuni modelli di gestione del consentono di mettere a fattor comune eventuali best practice, iniziative o esigenze sul tema della sostenibilità e di ottenere una serie di report facilmente consultabili da manager e personale HR. La condivisione e il confronto, che si generano dall’interazione tra tutti coloro che vivono l’azienda, contribuiscono a sviluppare consapevolezza a livello sociale e culturale, cooperazione tra i dipendenti e co-progettazione, che possono a loro volta dare vita ad importanti decisioni di business e iniziative sostenibili condivise. L’intelligenza artificiale diventa quindi un importante acceleratore nei normali processi interni all’organizzazione perché consente una notevole diminuzione del tempo impiegato per tali attività e favorisce la nascita di correlazioni ed evidenze inedite.

“In Italia, ci sono ancora pochissime realtà che fanno co-progettazione e questo perché le risorse umane non si sono ancora accorti dell’importanza che il proprio ruolo può avere. L’HR, infatti, è il protagonista, il facilitatore della co-progettazione poiché ha il compito di sviluppare sistemi di engagement che mettono in relazione i dipendenti e favoriscono la condivisione. Dall’interazione tra le persone possono nascere in primis la consapevolezza e la cultura della sostenibilità e a seguire iniziative e processi a favore dell’ambiente, che l’azienda può mettere in atto nel concreto”, ha concluso Davide de Palma.