Matthew Tyrer, Senior Manager, Solutions Marketing di Commvault dispensa alcuni consigli utili per proteggere i dati durante il lavoro da remoto.

lavoro da remoto

Le misure per ridurre la diffusione del Covid-19 hanno avuto un sensibile impatto su ogni aspetto della nostra vita, compreso il modo in cui lavoriamo. Non tutti sono abituati a svolgere un lavoro da remoto a casa e ci sono alcuni elementi importanti da considerare per mantenere i dati al sicuro anche quando ci si trova a operare fuori dall’ufficio. I tre suggerimenti da voler considerare:

1. Prestare la massima attenzione a link, allegati di e-mail e siti web
Questo è il periodo del lavoro da remoto e, purtroppo, un periodo d’oro per i cyber criminali. Le possibilità di fare leva sulla paura e sfruttare le strategie di phishing, inducendo a cliccare su link che installano ransomware o altri malware sono davvero molte. Usando il pretesto di condividere informazioni sanitarie, rimborsi per eventi cancellati o altre notifiche simili, gli attaccanti lavorano per distribuire malware ovunque sia possibile. Per questo, è necessario prendersi il tempo di esaminare gli indirizzi e-mail per assicurarsi che provengano da una fonte affidabile e accertarsi di analizzare attentamente qualsiasi link a siti web prima di cliccare, e non aprire allegati se non si è sicuri dell’origine.
Nessuno è al riparo dal crimine informatico: anche il dipartimento di Salute e Servizi Umani del governo degli Stati Uniti ha subito un’intrusione che ha portato alla distribuzione di false informazioni. Sono tempi difficili e stressanti per tutti, quindi bisogna controllare tutto due volte prima di cliccare.

2. Assicurarsi di avere un backup
Nel momento in cui si esegue un lavoro da remoto (e non in ufficio), è fondamentale verificare che i propri servizi di sicurezza e backup siano aggiornati e funzionino correttamente sui dispositivi domestici. Non bisogna sentirsi in difficoltà nel contattare il dipartimento IT per chiedere un controllo sullo stato di salute del sistema in uso (specialmente se è stato fornito dal datore di lavoro). Anche chi lavora in ambienti BYOD (bring-your-own-device) dovrebbe verificare che i servizi di protezione e sicurezza dei dati siano correttamente in funzione.

Inoltre, è altrettanto importante quando si svolge un lavoro da remoto, appurare la data dell’ultimo backup dei dispositivi, verificarne l’accessibilità ed essere certi di poter recuperare i dati se necessario. Sarebbe davvero una brutta esperienza scoprire che i file del progetto su cui si stava lavorando la settimana scorsa, accidentalmente distrutti, non sono stati sottoposti a backup: è molto meglio assicurarsi in partenza che i dati siano al sicuro e regolarmente protetti.

3. Tenere d’occhio l’IT
I team IT stanno probabilmente facendo gli straordinari per mantenere i servizi di rete e i dati attivi e funzionanti, per cui è vitale prestare attenzione a qualsiasi avviso pubblicato sulle pagine web aziendali interne o inviate tramite e-mail. In questo modo si può rimanere al corrente della situazione ed essere avvisati nel caso alcuni servizi avessero bisogno di manutenzione. Naturalmente, sarà necessario essere scrupolosi e verificare che gli avvisi giunti dal presunto team IT siano legittimi.
Mantenere i propri dati al sicuro quando si svolge un lavoro da remoto è sempre importante. Ora, e sempre, è il momento di essere prudenti e prestare la massima attenzione.

di Matthew Tyrer, Senior Manager, Solutions Marketing di Commvault