Dalla riprogettazione di carriera alle “bevande al femminile”: SumUp racconta 5 storie di successo e il loro impatto sul territorio

Negli ultimi mesi del 2023 l’Italia ha registrato un record occupazionale senza precedenti, con un’interessante crescita nelle assunzioni di donne. Si tratta di dati che pongono l’attenzione sul contributo delle donne nel mondo del lavoro e sull’impatto che questo genera nella società. Nel solo mese di novembre 2023, ad esempio, su 30 mila nuovi occupati ben 24 mila sono donne, costituendo l’80% dell’incremento mensile1. Inoltre, nell’arco di quasi un decennio, tra il 2014 e il 2022 il numero di imprese femminili è aumentato di 34.635 unità, una crescita del 2,7% circa2 che suggerisce un cambiamento culturale in cui le donne assumono ruoli chiave nella creazione e gestione delle imprese.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, SumUp celebra l’impresa femminile come motore di cambiamento individuale e sociale, raccogliendo le storie di 5 imprenditrici che hanno saputo reinventare il proprio percorso lavorativo e portare innovazione, anche attraverso la digitalizzazione, in diversi settori: dalle “bevande futuriste”, ai progetti di comunicazione inclusiva, passando per la Libreria del Desiderio.

Giornata Internazionale della Donna, per incentivare le aspiranti imprenditrici

Secondo il recente Osservatorio Women in Business di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, spesso le donne sono ancora frenate dalla paura di fallire (nel 35,7% dei casi) e dalla sensazione di avere più difficoltà a far crescere un’impresa rispetto agli uomini (lo riportano oltre 4 intervistate su 10).

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, per incentivare le aspiranti imprenditrici ad avere maggiore fiducia in se stesse e raccontare l’impatto che le imprese femminili possono avere in termini di innovazione e contributo per il territorio, SumUp, ha raccolto le testimonianze di 5 imprenditrici che hanno fatto della propria passione una vera e propria professione, abbracciando a 360° il concetto di innovazione: dall’introduzione di strumenti per rimuovere alcuni degli ostacoli alla crescita femminile nel mondo del lavoro al digitale come mezzo per espandere il proprio raggio di azione e generare impatto sul territorio.

“L’imprenditoria femminile è catalizzatrice di innovazione e resilienza, un potente motore che trasforma le sfide quotidiane, dagli stereotipi al divario di genere, in opportunità di riscatto. Le imprenditrici sono capaci di lasciare un’impronta significativa sul territorio e di fare la differenza attraverso la loro attività, come dimostrano le storie che SumUp ha raccolto in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Si tratta di figure al femminile che, in vari modi, hanno saputo cucire l’innovazione su misura per i propri business: c’è chi ha integrato il digitale in attività commerciali più “fisiche” – pensiamo alle librerie o retail di gioielli – e chi ha usato la tecnologia per raggiungere con il proprio lavoro più persone”, sottolinea Felizitas Lichtenberg, Head of Diversity and Inclusion di SumUp. “In questo contesto, SumUp si impegna a mantenere una comunicazione costante con le sue merchant, con l’obiettivo di conoscere da vicino le loro necessità. Nell’ottica di promuovere l’imprenditoria femminile, infatti, vogliamo fornire strumenti digitali accessibili per la gestione del business e soluzioni di pagamento che ne agevolino la crescita”.

Il successo di 5 donne

Dalla creazione di bevande biologiche dedicate a un target femminile, ai corsi di formazione per il reinserimento nel mercato del lavoro: SumUp racconta le storie di 5 imprenditrici che si sono impegnate a offrire un reale contributo al territorio e alle altre donne.

Da esperta di psicologia di consumi a creatrice di Bevande Futuriste

Specializzata in marketing, comunicazione e brand management, Elena Ceschelli ha deciso di approfondire la psicologia dei consumi concentrandosi sulle abitudini e le tendenze degli utenti, notando nel 2011 una mancanza di bevande dedicate alle donne. Da qui l’idea di Bevande Futuriste, progetto nato a Treviso nel 2014 e approdato quest’anno anche a Casa Sanremo, spazio riservato all’ospitalità del Festival, che pone la figura femminile come trendsetter nel mondo del beverage, offrendo bevande analcoliche biologiche a basso contenuto di zuccheri e con la migliore materia prima certificata alla provenienza, senza coloranti, conservanti e gluten free. L’obiettivo è soddisfare le esigenze delle donne di oggi, moderne e futuristiche, specialmente nel fuori casa, che cercano drink alternativi all’acqua e al solito caffè, e che rispondano a richieste nutrizionali di gusto e benessere, oltre ad un’estetica ben precisa: dai succhi di frutta e smoothies senza zuccheri aggiunti alle acque toniche, fino alle tisane diuretiche per ogni momento della giornata, tutte con un packaging green e un’etichetta trasparente in multi lingua con tutte le certificazioni presenti. Elena, inoltre, partecipa in prima persona ad attività organizzate da network di professioniste il cui obiettivo è sostenere le donne nella loro vita professionale e personale promuovendo politiche di welfare e iniziative dedicate. Ladyship è un percorso formativo, da lei ideato, per fornire i giusti strumenti comunicativi per raggiungere una leadership al femminile.

LATO D, la libreria milanese dedicata al desiderio e alla sessualità

Il desiderio di aprire una libreria indipendente spinge Marta Santomauro a fondare nel 2021 a Milano l’associazione LATO D e a trasformarla nel giugno 2023 anche in uno spazio culturale sicuro in cui affrontare, attraverso i libri, tematiche legate alla sessualità e al desiderio. L’idea è nata durante il lockdown, in un momento in cui la distanza tra i corpi ha portato alla luce la necessità di un luogo fisico in cui incontrarsi. LATO D è un posto aperto a tutti, che promuove molte iniziative rivolte alle donne organizzando incontri e collaborazioni dedicate: tra queste c’è la campagna “Dona un libro”, con cui è possibile comprare un libro da regalare agli sportelli di salute mestruale, partecipando alla creazione di una biblioteca a tema. L’acquisto può avvenire anche presso i banchetti allestiti, pagando comodamente senza contanti grazie al lettore SumUp AIR: un incentivo per tutti coloro che vogliono contribuire al progetto.

Dalla “riprogettazione” grazie a Piano C alla sua guida: una storia che parla di sostegno per le professioniste che provano a reinserisi nel mercato del lavoro e di generatività al femminile

Supportare le donne in un momento della loro vita in cui passano inosservate, ad esempio dopo un periodo di stop prolungato in seguito alla gravidanza, alla cura dei familiari o a motivi di salute: con questo obiettivo Vanesa Pelizza guida come Direttrice Generale il progetto Piano C, che crea percorsi di riprogettazione professionale gratuiti, in presenza e online, per tutte le donne che faticano a realizzarsi professionalmente. Per lavorare sul talento serve metodo, quello di Piano C si chiama Work Design. Combina Design Thinking, Storytelling e Tecniche di Empowerment, rafforza la consapevolezza del valore e dei talenti e offre risorse e strumenti concreti per riprogettare la carriera. Vanesa Pelizza ha preso parte in prima persona a questo percorso scegliendo poi di diventare punto di riferimento e supporto per le altre donne e alimentare una rete di connessioni estesa in tutta Italia. Dal 2012 Piano C lavora quotidianamente per la trasformazione culturale nel mondo del lavoro. Il progetto coinvolge anche le aziende, con proposte educational atte a sensibilizzare su temi come sinergia vita-lavoro, flessibilità e benessere organizzativo. L’obiettivo è sempre rimanere in ascolto e dialogare con i bisogni delle donne realizzando una partecipazione più attiva e consapevole nel mondo del lavoro, una sfida sostenuta grazie ad un ecosistema digitale (web, social, newsletter) con consigli e strumenti gratuiti a sostegno dei percorsi formativi.

Demetra, il progetto di gioielleria innovativa ispirato alla dea greca archetipo della madre

Brand di body jewelry made in Italy, Demetra è nato nel 2021 dalla mente di Martina Scorcucchi e da quella di sua madre, Patrizia Armati, animate dall’idea di creare gioielli per il corpo ispirati all’immagine di una donna eclettica ed elegante, raccontata come una guerriera romantica. I gioielli acquisiscono così un nuovo significato, diventando ornamenti capaci di elevare la bellezza quotidiana delle donne e ispirare la loro anima, grazie alle proprietà energetiche delle pietre e dei cristalli utilizzati. Lo scopo è celebrare l’unicità di ogni donna e farla sentire a suo agio con il proprio corpo. Un gioiello Demetra rappresenta un piccolo talismano, prezioso e delicato da indossare quando si ha bisogno di magia. Una magia che SumUp contribuisce a espandere il più possibile grazie a soluzioni funzionali come il lettore di carte mobile SumUp AIR, che le creatrici di Demetra utilizzano per semplificare i pagamenti digitali, ottimizzando la gestione delle vendite.

Costruire nuovi mondi attraverso le parole, Na.Co e la sua missione D&I

Un progetto generato dall’amore per le parole e per le narrazioni contaminate, a cui Na.Co deve il proprio nome: la sua fondatrice è Grace Fainelli che, affiancata dalla scrittrice e autrice Espérance Hakuzwimana, si impegna per aiutare le aziende a prendere consapevolezza dei valori di Diversity & Inclusion attraverso consulenze, laboratori e percorsi formativi adatti a ogni esigenza. Partendo dalle parole, Na.Co ambisce a innescare un cambiamento culturale in Italia, dove sono radicati stereotipi di matrice patriarcale, xenofoba e razzista. Tra gli obiettivi c’è lottare per la parità di genere, dialogando anche con gli uomini affinché le narrazioni superino il male gaze, lo sguardo maschile a cui è sottoposto il mondo intero, comprese produzione artistica e comunicazione. Na.Co collabora con molte realtà, tra cui il Polo del Novecento, la scuola Holden e il comune di Torino, città in cui Grace è nata e cresciuta, ma soprattutto aziende e scuole del territorio. Da un lato quindi c’è la ricerca del contatto sul territorio, dall’altro la volontà di crescere affermandosi in tutta Italia, con un occhio alla tecnologia e alla digitalizzazione.