Marco Durante, CEO di Phonetica commenta le ultime novità ed in particolare del protocollo di intesa voluto dal Ministro Calenda e della norma sul ddl concorrenza che permetterebbe telefonate “a tappeto”

Marco Durante

In risposta all’azione di Governo guidata dal Ministro Calenda che ha convocato le aziende italiane che fanno più uso di call center all’estero per firmare un Protocollo di intesa che garantisca il giusto stipendio e gare eque, Marco DuranteCeo di Phonetica, call center 100% italiano, dichiara: “Ritengo che sia un passo avanti verso una regolamentazione seria e sempre più urgente. Come Phonetica non possiamo che essere soddisfatti della realizzazione di un protocollo che tuteli il lavoro degli operatori di settore in Italia. Il nostro modello totalmente Made in Italy è l’esempio di un «mondo» possibile: i nostri centri servizi sono tutti in Italia, operano secondo le normative vigenti, e i nostri operatori sono soddisfatti del loro lavoro: segno che un business senza delocalizzare e sfruttare – garantendo massima qualità ai nostri committenti – è sostenibile. Ritengo sia giusto e doveroso ridare dignità a un settore che, come tanti servizi, offre un’utilità pubblica e posti di lavoro. L’importante è che ci siano delle regole e che siano rispettate da tutti gli operatori”.

Marco Durante, commenta anche la norma nel disegno di legge sulla concorrenza che consentirebbe agli operatori telefonici di telefonare anche a chi è iscritto nel registro pubblico delle opposizioni.

“Per quanto riguarda la norma sulla privacy all’interno del DDL Concorrenza, ci tengo a sottolineare che Phonetica non è assolutamente favorevole al cosiddetto «marketing a tappeto». Sì può fare un buon telemarketing rispettando la privacy delle persone ed è quello che Phonetica mette in pratica tutti giorni, con una buona soddisfazione sia dei clienti sia degli utenti. Inoltre, considerando i passi avanti che il Governo sta facendo nel settore dei call center da un lato, non si capisce come dall’altro possa fare invece dei grossi passi indietro. Si tratta di un provvedimento grave, che andrebbe a danneggiare tutto il mercato del telemarketing, anche quello fatto in modo corretto con coscienza, etica e rispetto delle regole”.

“Inoltre”, continua Marco Durante, “vorrei invitare il Governo a stabilire anche il metodo per calcolare il costo del lavoro. Faccio un esempio: anche nella normalizzazione degli operatori outbound si era definito un parametro al costo del lavoro per determinare salari degli operatori parasubordinati, peccato che però ogni azienda stia usando un metodo molto empirico e «originale» per continuare a pagare gli operatori una miseria, cioè retribuirli per il solo tempo che trascorrono in conversazione, che equivale a meno della metà del tempo effettivo di lavoro. In conclusione, «fatta la legge trovato l’inganno». Durante poi suggerisce un punto di partenza: “Sono consapevole del fatto che Assocontact abbia realizzato un modello assolutamente affidabile per determinare questi costi al quale il Governo potrebbe ispirarsi, altrimenti si rischia, per l’ennesima volta, un’opera incompiuta”.

Infine, Marco Durante rivolge un invito al Governo: “Colgo l’occasione per invitare il Ministro Calenda e il Presidente Gentiloni a visitare Phonetica, per vedere come lavoriamo e per “respirare” il clima in cui i nostri dipendenti operano tutti i giorni”.