Il mercato raggiungerà un giro d’affari di oltre 10 miliardi di euro. Digitale e fisico si fonderanno sempre di più verso il concetto dell’Always commerce

Le prospettive per il Mercato Digitale italiano sono positive per i prossimi 3 anni, dove, secondo le stime di Assinform e Confindustria Digitale si assisterà rispettivamente ad una crescita dell’1,5% nel 2016, dell’1,7% nel 2017 e del 2% nel 2018. Molto dipenderà dagli Enabler, le cosiddette colonne portanti dell’innovazione digitale: Big Data, Cloud, Internet of Things, Mobile ed e-commerce. Tra questi sarà proprio il commercio elettronico ad assumere un ruolo cruciale nel processo di acquisto di qualunque bene o servizio poiché cambierà profondamente il mondo del retail, così come le abitudini dei nostri connazionali. A confermarlo sono i dati di RetailMeNot.it: in Italia, nel triennio 2014-2017, l’e-commerce crescerà di oltre il 62%, superando i 10 miliardi di euro. Nel 2015 il giro d’affari era stato di 7,5 miliardi di euro.

Negli ultimi 5 anni siamo passati dai 9 milioni di acquirenti online ai 18,8 milioni di marzo 2016. Solo nel primo trimestre dell’anno sono stati 12,8 milioni gli italiani ad essere ricorsi ai canali telematici almeno una volta al mese per effettuare acquisti: questi rappresentano il nocciolo duro dell’e-commerce italiano, in grado di generare circa il 90% del valore totale degli acquisti online.Si tratta certamente di numeri interessanti e il raddoppio della domanda, deve far riflettere a fondo le imprese: ogni azienda non può non vendere i propri prodotti e servizi online. A richiederlo sono i consumatori stessi che vogliono acquistare quanto desiderano, senza vincoli di orario e con qualunque dispositivo.

Non esiste infatti una categoria merceologica esclusa: online si vende di tutto. Dai capi di abbigliamento alle auto, dai biglietti da visita personalizzabili alle case, dai dispositivi informatici ai volantini di ogni dimensione. E lo si fa non-stop perché è possibile rimanere aperti sempre, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno. 

L’avvento dell’e-commerce e delle nuove tecnologie cambierà profondamente anche il rapporto tra negozio fisico e store online: i due canali di vendita andranno infatti piano piano a fondersi. Nonostante ancora nel 2016 il 97% degli acquisti sarà effettuato in negozio, l’86% dei consumatori avvierà l’acquisto su un canale per poi concluderlo su un altro. Artefici di questo fenomeno sono senza dubbio gli smartphone, veri protagonisti della trasformazione: c’è chi utilizza il proprio device per ricercare lo store nel quale trovare il prodotto desiderato o chi, una volta in negozio, decide di perfezionare l’acquisto online qualora  trovasse su internet un’offerta più conveniente o in caso di esaurimento della merce.

La tecnologia non solo influenzerà il comportamento d’acquisto del consumatore ma anche i negozi stessi: l’ingresso del digitale all’interno dei punti vendita fisici sarà infatti inevitabile. Sistemi di ultima generazione riconosceranno l’utente quando entrerà in un negozio, suggerendogli così, attraverso scaffali virtuali o specchi intelligenti, i prodotti che potrebbero maggiormente interessargli grazie allo studio dei dati raccolti durante le precedenti visite. Non mancheranno inoltre promozioni personalizzate, a misura di consumatore.

Lo store fisico, quindi, non morirà mai; ogni canale di vendita sarà profondamente integrato, offrendo all’utente la migliore esperienza possibile, il tutto verso un nuovo concetto, quello dell’Always commerce”.