Soprattutto dopo le recenti modifiche all’algoritmo di Facebook, è fondamentale investire in strategie mirate

Il Digiday Publishing Summit Europe 2018, tenutosi recentemente nel Principato di Monaco, ha messo in luce un’evodenza ormai innegabile: nessuna azienda ormai si può permettere di non sfruttare al massimo tutti gli strumenti offerti dai social media. Gli editori internazionali che lo hanno capito, e che quindi iniziano a sperimentare le opportunità fornite dai sistemi pubblicitari integrati sui social network, sono sempre più numerosi.

Per trovare nuovi e vecchi lettori attraverso la promozione delle loro pubblicazioni digitali, gli editori devono cambiare strategia, e devono farlo in fretta – soprattutto dopo le recenti modifiche che Facebook ha effettuato al proprio algoritmo. Se, infatti, la bacheca degli utenti conterrà sempre meno post organici provenienti dalle fan page delle aziende, favorendo i contenuti pubblicati da amici, familiari e gruppi, diventerà obbligatorio attuare una strategia che preveda l’investimento pubblicitario sui social network, il cosiddetto Social Advertising.

Quali sono i vantaggi di una strategia di Social Advertising?

I vantaggi di una strategia di questo tipo sono molteplici. In primo luogo, è possibile circoscrivere la campagna promozionale a un target più preciso rispetto a una banale profilazione (sesso, età, istruzione e lavoro). Inoltre, usando in modo corretto le categorizzazioni che propongono le piattaforme di advertising sui social, è possibile raggiungere meglio il pubblico desiderato, o esplorare nuove nicchie in modo molto più puntuale.

Le campagne pubblicitarie sui social, inoltre, garantiscono un monitoraggio preciso dell’attività promozionale, in modo da capire i fattori che ne hanno decretato il successo ai fini di una replica, ed escludendo quelli che non hanno funzionato. Solo con il Digital Advertising è possibile misurare il valore reale dell’investimento effettuato.

Anche in termini di costi non esiste una piattaforma pubblicitaria così accessibile come quella messa a disposizione dai social network: a fronte di investimenti ridotti e applicando una strategia corretta è possibile raccogliere ottimi risultati in termini di brand awareness.

Non per niente, infatti, i dati sulla segmentazione della pubblicità danno ragione agli investimenti pubblicitari digitali che, secondo molte rilevazioni, conquistano sempre più interesse, per i motivi appena illustrati.

Nonostante ogni media rappresenti a modo suo un buon veicolo di propagazione del messaggio, il social media si presta perfettamente alla diffusione di un prodotto digitale nativo, come la App di una rivista, a fronte di un investimento contenuto, proporzionale al valore del prodotto in questione.

Paperlit, azienda italiana specializzata in Digital Publishing e attiva sul mercato dal 2009, offre da tempo il servizio di Social Advertising – la promozione del magazine digitale sui social media e sugli App Store – attraverso una strategia personalizzata messa a punto dai propri consulenti.

“Sono sempre di più i clienti che ci chiedono di aggiungere il servizio di Social Advertising – afferma Luca Filigheddu, presidente e Ceo di Paperlit – per promuovere la loro App digitale e, in poco tempo, si rendono subito conto del successo del servizio a fronte di un investimento tutto sommato contenuto”.