Dietro al successo delle App di dating si nascondono possibili rischi per la sicurezza informatica e fisica degli utenti, oltre che violazioni della privacy

App di dating

Con la centralità della tecnologia in ogni aspetto della nostra vita, anche la ricerca del partner corre online. Lo sviluppo delle App di dating è infatti in cresciuta da alcuni anni diventando uno degli strumenti maggiormente utilizzati per trovare l’anima gemella. Con pochi click si possono infatti iniziare ad instaurare nuove relazioni. Tutto molto bello ed immediato. Purtroppo però c’è anche un altro lato della medaglia da dover considerare e al quale troppi pochi ne sono al corrente: la sicurezza e la privacy degli utenti.

Per aumentare la consapevolezza Kaspersky ha condotto un’analisi delle 9 App di dating più popolari (Tinder, Bumble, OkCupid, Mamba, Pure, Feeld, Her, Happn e Badoo) facendo un confronto rispetto al 2017. E’ emerso che queste App sono diventate più sicure dal punto di vista tecnico (nessuna ora utilizza un protocollo HTTP non criptato) soprattutto in materia di trasferimento di dati, ma ci sono ancora troppi rischi per gli utenti.

Basti pensare che la maggior parte di esse richiede l’immissione di dati personali (come il luogo di lavoro o l’università frequentata) che potrebbero essere rubati dai cybercriminali o utilizzati da possibili stalker per individuare una vittima: poichè la maggior parte delle App permette agli utenti di registrarsi utilizzando i propri profili social (informazioni e fotografie vengono così sincronizzate) risulta più facile individuare nome e cognome esatto delle persone. Non solo: Happn, Her, Bumble e Tinder obbligano gli utenti a condividere la propria posizione o altre invece, come Mamba, condividono informazioni sulla distanza degli utenti. Happn ha introdotto una funzionalità che mostra agli utenti quante volte e in quali luoghi i loro match hanno incrociato il loro percorso.

I rischi di cyberstalking o stalking fisico sono quindi fattori da considerare quando ci si iscrive ad una delle piattaforme di dating, così come il doxing che riguarda la diffusione pubblica di informazioni private per denigrare la vittima. Sono pochissime in questa direzione le App che permettono di evitare di effettuare screenshot senza il consenso degli utenti o la condivisione di foto non autorizzate. Un fenomeno questo che riguarda quasi la totalità di tutte le App presenti sugli store online.

Il quadro riguardante le App di dating, nonostante i miglioramenti in termini di sicurezza e privacy, è ancora abbastanza critico. Probabilmente nel prossimo futuro l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e la creazione di account verificati aumenterà la protezione degli utenti dalle truffe” ha spiegato Tatyana Shishkova, esperta di sicurezza di Kaspersky.