In ufficio arriva un nuovo “collega” virtuale che organizza riunioni e gestisce documenti in real time. È il nuovo smart speaker di The Digital Box.

The Digital Box

Entro la fine del 2022 sarà possibile dialogare in ufficio con un avatar tridimensionale per organizzare riunioni e gestire documenti in real time attraverso il solo uso della voce. È questo l’obiettivo di The Digital Box – società IT pugliese specializzata nella realizzazione di piattaforme di intelligenza artificiale in ambito Marketing, Communication & Service – che ha sviluppato il primo smart speaker ‘business’ con design italiano e dotato di ologramma: l’innovativo dispositivo vocale è destinato alle aziende ed è dotato di un avatar tridimensionale che utilizza l’intelligenza artificiale per agire in senso logico rispetto a quello che gli viene domandato, al tono della voce o all’espressione facciale delle persone con cui interagisce. L’assistente virtuale di Digital Box, col linguaggio che prende il posto di mouse e touch screen nell’interazione uomo-macchina, si candida così a rivoluzionare il mondo delle conference call e della gestione dei big data in azienda.

“Gli smart speaker come Google Home o Alexa fanno sempre più parte della nostra vita quotidiana e la mia previsione è che entro 10 anni parleremo con il 70% di tutti i dispositivi tecnologici”, dichiara Roberto Calculli, Fondatore e CEO di The Digital Box. “Abbiamo deciso di mettere a disposizione delle aziende i vantaggi di uno smart speaker dotato di intelligenza artificiale sviluppando un nostro dispositivo con hardware e design italiano, un sistema di audio-conferenze proprietario e quadrifonico che si connette a tutte le piattaforme aziendali. Grazie alla piattaforma d’Intelligenza Artificiale Algho, sviluppata dagli ingegneri della nostra controllata QuestIT, renderemo semplici e immediati attraverso ordini vocali l’organizzazione delle riunioni virtuali e, soprattutto, il reperimento e la presentazione dei documenti aziendali”.

Immaginiamo di poter entrare in una sala riunioni ed essere accolti da un avatar che ci dà il benvenuto e ci chiede come poter essere utile. Sarà sufficiente chiedergli di avviare una conference call con un gruppo di lavoro, magari distribuito in vari parti del mondo, per far accendere uno schermo tv e trovare, dopo pochi istanti, tutti gli invitati pronti a iniziare la riunione. Se durante la conferenza abbiamo bisogno di recuperare informazioni o documenti disponibili sul cloud aziendale, potremo chiedere all’assistente virtuale su smart speaker, ad esempio, i dati aggiornati delle vendite e vederli proiettati in tempo reale senza scambi di e-mail o decine di click tra gli archivi dei pc e i tradizionali software di business intelligence.

Lo smart speaker di The Digital Box è dotato di un ologramma visibile nelle tre dimensioni, che mostra l’assistente sotto forma di un avatar con sembianze umane, personalizzabili dall’app dedicata. Il design, l’elettronica e le interfacce web sono realizzate nella sede operativa di The Digital Box in Puglia, ad Altamura. La piattaforma di intelligenza artificiale Algho, invece, è realizzata dalla senese QuestIT. Tra le caratteristiche hardware più interessanti degli smart speaker un sistema audio quadrifonico con otto microfoni direzionali concepiti per l’annullamento dei rumori di fondo.

Abbiamo puntato sull’innovazione dell’ologramma per distinguerci dai classici smart speaker utili a fornire informazioni, ma freddi nel trasmettere l’esperienza dell’interazione e della presenza. Con il nostro smart speaker vogliamo dare all’utilizzatore la sensazione di avere a sua disposizione un assistente virtuale, ma allo stesso tempo reale, perché visibile a 360° e in grado di dialogare sulla base della percezione dello stato emotivo dell’interlocutore e della sua attenzione durante la conversazione”, conclude Roberto Calculli.

“Il mercato degli Intelligent Virtual Assistant vale già oggi tre miliardi di euro, di cui oltre il 30% per assistenti virtuali su smart speaker. Un mercato che supererà i 35 miliardi entro il 2027”, afferma Michele Cocondi, Direttore del progetto, con diverse esperienze all’estero in primari gruppi internazionali ed entrato in The Digital Box a giugno 2021. “L’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà il mondo e gli assistenti conversazionali ci aiuteranno a comprenderne l’impatto. Con The Digital Box porteremo finalmente all’interno delle aziende italiane una nuova generazione di assistenti virtuali”.

Entro la fine di quest’anno saranno pronti i primi 50 prototipi che saranno consegnati ad altrettanti imprenditori e manager selezionati per i test che precederanno il lancio sul mercato previsto nei primi mesi del 2023.