Luigi Borrelli di Minsait descrive i trend della rivoluzione Phygital che le aziende dovrebbero prendere in considerazione per cogliere le opportunità della digitalizzazione.

Rivoluzione Phygital:

Il fisico e il digitale costituiscono oggi un insieme integrato, in cui è sempre più difficile distinguere i confini tra l’uno e l’altro. Parliamo della cosiddetta rivoluzione Phygital, che va ben oltre l’arricchimento dell’esperienza di acquisto B2C e che sta avendo un impatto su aree critiche della nostra economia, come le infrastrutture e la gestione degli asset, la produzione e la logistica e lo sviluppo di città e territori intelligenti.

Cinque tendenze hanno contribuito ad accelerare questa rivoluzione Phygital, un cui mondo fisico e digitale si fondono e che le nostre aziende e istituzioni farebbero bene a non ignorare, se non vogliono perdere il treno della digitalizzazione più avanzata.

In primo luogo, le organizzazioni all’avanguardia si stanno muovendo verso l’automazione dei processi e delle operazioni, nonché verso l’installazione di nuove tecnologie – tra cui l’Internet of Things (IoT), il cloud computing, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico – nei loro impianti di produzione e in tutte le loro attività. Si tratta della cosiddetta Industria 4.0, in cui le soluzioni Phygital per la tracciabilità della filiera e la digitalizzazione della produzione permettono di migliorare la produttività e la qualità della supply chain, consentendo modelli più sostenibili.

Inoltre, molte organizzazioni stanno migliorando le proprie capacità di gestione degli asset. Molte imprese si stanno rivolgendo a soluzioni che supportano processi di gestione degli asset End to End (E2E), basati su dati e analisi avanzate. In questo modo, contribuiscono a migliorare l’efficienza, la qualità e la sicurezza dei processi di gestione e manutenzione, consentendo di generare nuovi modelli di sfruttamento dei propri asset.

La terza tendenza della rivoluzione Phygital riguarda la connessione, in tempo reale e grazie alla sensoristica e alle reti 5G, dei processi aziendali con le operazioni nel mondo fisico. In questo modo, è possibile collegare gli asset e le infrastrutture, nonché i dati dei clienti e dei dipendenti, ai processi aziendali chiave, migliorando l’efficienza e supportando nuovi modelli di business.

Un’altra tendenza ineluttabile è il crescente impegno delle organizzazioni per lo sviluppo sostenibile di città e territori intelligenti. L’orizzonte in questo campo è il miglioramento della qualità della vita e del rapporto dei cittadini e delle comunità con i loro territori, grazie alla digitalizzazione dei servizi pubblici connessi e delle attività chiave per il loro sviluppo, come il turismo e l’agricoltura smart.

Infine, negli ultimi anni le imprese si sono impegnate nell’applicazione di soluzioni in grado di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità (OSS) e di trasformare le interazioni con i loro clienti. Questo promette di migliorare l’efficienza energetica, di supportare i clienti nella trasformazione sostenibile dei loro modelli di consumo e di migliorare i processi grazie all’intelligenza artificiale.

Cinque tendenze che si svilupperanno nel breve periodo e che accelereranno ulteriormente la fusione tra fisico e digitale. Il paradigma Phygital è qui per restare.

di Luigi Borrelli, direttore Phygital di Minsait in Italia