Secondo l’ultimo sondaggio di Red Hat le priorità di investimento aziendale rimangono stabili verso il cloud.

priorità di investimento aziendale

I risultati del sondaggio 2022 Global Tech Outlook di Red Hat rivelano lo stato attuale del cloud, le priorità di investimento aziendale, le strategie con cui le aziende approcciano il cloud stesso e i fattori che influenzano il successo della trasformazione digitale.

L’ascesa delle strategie ibride e multi-cloud

Il cloud ibrido – con una quota pari al 30% – continua a essere la principale strategia adottata dagli intervistati in tema di cloud, ma anche il multi-cloud è in aumento, passando dall’11% dello scorso anno al 13%. Al contrario, le strategie cloud-first pubbliche (9%) e private (14%) sono in calo, cosa che non dovrebbe sorprendere visto che il contesto in cui le aziende operano le porta a bilanciare velocità, efficienza e scalabilità delle tecnologie cloud-native con il controllo e la sicurezza tipiche dell’infrastruttura on-premise.

Priorità di investimento aziendale

In particolare, il 18% degli intervistati sta ancora stabilendo la propria strategia cloud e una piccola parte (5%) non ne ha alcuna, con percentuali di priorità di investimento aziendali invariate rispetto all’anno scorso.

Le priorità di investimento IT restano costanti di anno in anno: la sicurezza si conferma in primo piano

Dal punto di vista delle priorità di investimento aziendale, sicurezza, cloud management e infrastruttura cloud rimangono le principali in ambito IT per il 2022. In particolare, la sicurezza si è posizionata al primo posto in termini di priorità quando si tratta di infrastruttura cloud, automazione e big data e analytics, tanto che cloud security (43%), automazione della sicurezza (36%) e data security and integration (45%) sono risultate il focus nelle rispettive aree di investimento.

Ma anche l’automazione continua a crescere su base annuale: pensando al 2022, il 38% degli intervistati l’ha identificata come seconda priorità per l’ottimizzazione dell’IT legacy, segnando un netto aumento rispetto al 32% nel 2021.

La pandemia ha spinto le aziende a intensificare gli sforzi di trasformazione digitale

Se l’anno scorso i clienti di tutti i settori avevano già accelerato i propri piani di trasformazione digitale per affrontare la pandemia, anche quest’anno gli intervistati confermano la stessa tendenza. Le priorità di investimento aziendale, per la maggior parte delle aziende sono rivolte a tecnologie e processi per innovare e trasformare le proprie attività (31%, rispetto al precedente 29%) o accelerare i propri sforzi di trasformazione digitale (22%, invece del 21%), citando la pandemia globale (52%) e l’aumento dei ricavi (50%) come principali ragioni. E ancora, rispetto all’anno passato, sono diminuiti i clienti che ritengono le loro iniziative di trasformazione in fase di stallo (3%), e cresciuti invece quelli che si trovano nelle prime fasi di avvio di nuovi progetti (8%), rimarcando ulteriormente questo cambiamento.

Priorità di investimento aziendale

La principale barriera al successo della trasformazione digitale: il talent gap

Osservare ciò che sta accadendo sulla scena della trasformazione digitale è importante perché pervade tutto il resto, coinvolgendo tecnologia, processi e persone. Il successo di un’organizzazione, infatti, si basa sulla sua capacità di superare le barriere presenti su tutti e tre questi fronti e, quest’anno, lo skill o talent gap (26%) occupa il primo posto tra gli ostacoli che le aziende incontrano nel proprio percorso di trasformazione digitale, mentre i problemi di integrazione, sicurezza e conformità sono scesi di diversi punti, attestandosi entrambi al 23%.

Priorità di investimento aziendale