Cinque organizzazioni parteciperanno all’IBM Sustainability Accelerator per accelerare la transizione verso l’energia pulita delle popolazioni vulnerabili.

Popolazioni vulnerabili

IBM ha annunciato, in occasione della COP27, i nuovi membri del suo programma globale pro bono, IBM Sustainability Accelerator. Questo programma utilizza le tecnologie, come il cloud ibrido e l’intelligenza artificiale, e un ecosistema di esperti per migliorare e scalare i progetti, aiutando le popolazioni particolarmente vulnerabili alle minacce ambientali, compreso il cambiamento climatico. Queste nuove organizzazioni si concentreranno sull’accelerazione dei progetti legati all’energia pulita.

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, l’impatto della pandemia COVID-19, le interruzioni delle supply chain a livello globale e lo spostamento delle risorse fiscali per mantenere i prezzi di cibo e carburante accessibili, hanno influito sul ritmo dei progressi verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG 7) delle Nazioni Unite, che consiste nel garantire l’accesso a un’energia affidabile, sostenibile e moderna entro il 2030.

“Con questo programma stiamo riunendo esperti e utilizzando tecnologie innovative per contribuire ad affrontare le più complesse sfide ambientali che il nostro pianeta si trova a combattere; la transizione verso l’energia pulita è giunta ad un passaggio critico”, ha dichiarato Justina Nixon-Saintil, IBM Head of Corporate Social Responsibility and ESG, IBM. “Con questo nuovo gruppo di organizzazioni, aiutare le comunità emarginate e le popolazioni vulnerabili a ottenere un accesso corretto ed equo alle risorse energetiche sostenibili non solo permetterà di raggiungere l’obiettivo dell’SDG7 delle Nazioni Unite, ma potrà contribuire alla più ampia transizione energetica globale”.

Queste organizzazioni che andranno a formare il gruppo del programma dedicato alla transizione energetica delle popolazioni vulnerabili:

  1. United Nations Development Programme (UNDP): l’UNDP collabora per aumentare l’accesso all’energia sostenibile, accessibile e affidabile nei Paesi africani, concentrandosi su quelli più arretrati. L’obiettivo è consentire l’accesso all’elettricità per guidare al meglio le decisioni politiche e di investimento, utilizzando le conoscenze tecniche dell’UNDP, l’intelligenza artificiale e l’analisi geospaziale.
  2. Sustainable Energy for All: Sustainable Energy for All collabora per costruire un modello intelligente che proietti il fabbisogno energetico in base all’attività umana attuale e futura. Questo modello sarà progettato per aiutare ad affrontare le principali sfide dello sviluppo (ad esempio, la mancanza di accesso all’energia e la scarsa assistenza sanitaria) e supportare lo sviluppo di una solida pianificazione delle infrastrutture, come i piani di elettrificazione. Il Machine Learning e il cloud saranno utilizzati per costruire e scalare set di dati ad accesso aperto e un modello di fabbisogno energetico utilizzando dati temporali e spaziali. Il Kenya e l’India sono i primi Paesi a partecipare alla fase pilota.
  3. Net Zero Atlantic: Net Zero Atlantic sta creando uno strumento digitale interattivo che mostri in modalità geospaziale gli impatti ambientali e socioeconomici dei possibili sistemi energetici futuri per la Nuova Scozia. L’obiettivo finale è che le comunità indigene della Nuova Scozia possano sfruttare le capacità avanzate di modellazione per una pianificazione energetica e uno sviluppo maggiormente informato. Lo strumento deve essere facile da usare, rilevante a livello locale ed efficiente in termini temporali. Sarà progettato per produrre risultati visivi di facile comprensione.
  4. Miyakojima City Government: il governo della città di Miyakojima sta collaborando per sostenere lo sviluppo di una strategia sull’energia rinnovabile che includa una microgrid sull’isola di Miyakojima, una comunità lontana che sta affrontando gravi problemi climatici a causa dei tifoni in Giappone, con l’obiettivo di aiutare i cittadini, che fanno affidamento su un ambiente pulito a vantaggio dell’industria turistica e dell’agricoltura. Verranno sfruttate tecnologie come i dati meteorologici e il cloud per modellare la domanda di elettricità e consigliare lo sviluppo di infrastrutture energetiche.
  5. Environment Without Borders Foundation: la collaborazione è finalizzata allo sviluppo di una piattaforma per la previsione, il monitoraggio e la comunicazione delle possibilità di utilizzo dell’energia pulita in Egitto. L’obiettivo è consentire infrastrutture e operazioni resilienti e sostenibili, aiutando i residenti di villaggi remoti per i quali l’energia è attualmente costosa e inaffidabile.

“L’UNDP è lieta di collaborare in questo progetto dedicato alle popolazioni vulnerabili per poter fornire previsioni sull’accesso all’elettricità e guidare al meglio le decisioni politiche e di investimento, concentrandosi inizialmente sui paesi africani. Questa partnership migliorare l’integrazione dell’UNDP e contribuisce direttamente al nostro obiettivo aziendale di fornire a 500 milioni di persone l’accesso a un’energia sicura e affidabile entro il 2025, concentrandosi sul raggiungere per primi i più deboli”, dichiara Ahunna Eziakonwa, Assistant Secretary-General, Assistant Administrator and Director of the Regional Bureau for Africa (RBA).

“Questa partnership consentirà a SEforALL di spingere le nostre attuali capacità di modellazione e di cambiare il modo in cui mappiamo e prevediamo le future attività umane e il fabbisogno energetico. In definitiva, ci aiuterà ad affrontare in modo più efficace alcune delle sfide di sviluppo più urgenti che dobbiamo sostenere”, commenta Jim Walker, Senior Director, Sustainable Energy for All.

“Il nostro team di Net Zero Atlantic è concentrato sull’obiettivo di aiutare l’Atlantic Canada a raggiungere una transizione sostenibile e inclusiva verso un futuro a zero emissioni. Stiamo creando uno strumento che le comunità indigene della nostra regione possano utilizzare per valutare come lo sviluppo delle energie rinnovabili possa avere un beneficio e un impatto diretto su di loro. Lavoreremo in collaborazione con i nostri partner indigeni per sviluppare una tecnologia che rifletta le loro specifiche e che aiuti a definire i percorsi che preferiscono verso emissioni net-zero”, aggiunge Alisdair McLean, Executive Director, Net Zero Atlantic.

“La sfida cruciale della città di Miyakojima è quella di assicurarsi un’energia elettrica che sia stabile e a basso costo, a causa della sua posizione geografica, essendo un’isola remota e con problemi climatici, tra cui tifoni e altri disastri naturali. Per questo motivo, con il supporto delle previsioni meteorologiche e l’analisi dei dati e con il supporto consulenziale da parte di personale con competenze diverse, cerchiamo di stabilire mezzi efficienti per la fornitura di energia e di rendere l’energia pulita ampiamente disponibile alle popolazioni vulnerabili di questa regione. Ci aspettiamo che questa iniziativa possa contribuire alla sostenibilità di questa città in futuro”, asserisce Kazuhiko Kakihana, Director, Planning and Policy Department, Miyakojima City Government.

“Credo che le applicazioni tecnologiche innovative possano essere fortemente utilizzate per collegare tra loro gli utenti dell’energia green e questo è ciò che cerchiamo di fare con questo progetto. Il nostro obiettivo è sfruttare il potere della tecnologia per affrontare le sfide ambientali e sostenere le popolazioni vulnerabili ad avere una vita migliore”, conclude il Dr. Adel Abdallah Soliman, CEO of Environment Without Borders Foundation.

Il processo di selezione ha preso in considerazione, tra l’altro, l’impegno del candidato a sostenere le comunità particolarmente vulnerabili di fronte alle minacce ambientali, la sua capacità di aumentare l’accesso a servizi energetici puliti a prezzi accessibili, la sua attenzione strategica e la trasparenza in materia di misurazione e rendicontazione.