L’evento organizzato da Wolters Kluwer con Dottrina Lavoro ha fatto luce sulle ultime normative introdotte nel Decreto Lavoro del 4 maggio.

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È stato approvato, poco più di venti giorni fa, il Decreto Lavoro, che senza dubbio cambierà non solo il mondo del lavoro, ma anche l’amministrazione del personale. Cosa prevedono questi cambiamenti? Questo è stato uno dei principali temi al centro del XII Forum One Lavoro, organizzato oggi da Wolters Kluwer in collaborazione con Dottrina Per il Lavoro.

Le misure previste dal Decreto Lavoro pubblicato in gazzetta ufficiale il 4 maggio, sono solo alcune delle ultime novità per i professionisti che si occupano di consulenza e organizzazione delle risorse umane”, ha evidenziato Giulietta Lemmi, CEO di Wolters Kluwer Italia. “Mai come in questi ultimi anni, normative ed adempimenti sono cambiati e sono stati introdotti con grande rapidità. Incontri come quello di oggi e un costante flusso informativo ed interpretativo sono quindi fondamentali sia per le imprese pubbliche e private che per gli esperti di consulenza e direzione HR. Wolters Kluwer è da anni ormai promotrice di incontri come questo, che hanno l’obiettivo di fornire gli aggiornamenti concreti e risposte ai professionisti e favorire il dialogo tra le parti”.

Decreto Lavoro e trasparenza comunicativa

Durante il dibattito sono stati affrontati alcuni degli elementi più interessanti del D.L. n. 48/2023 in vigore già dal 5 maggio. Tra questi anche i provvedimenti in tema di trasparenza nelle comunicazioni ai lavoratori che hanno introdotto alcune semplificazioni rispetto alla normativa di agosto 2022, oltre alla certificazione di parità di genere che, se reale e ben strutturata, porta effettivi vantaggi alle aziende che la posseggono.

Il decreto Lavoro interviene anche in materia di assunzioni prevedendo dei nuovi incentivi per i datori di lavoro, che si sommano ai precedenti, alcuni ancora in attesa dell’autorizzazione UE”, ha sottolineato Eufranio Massi, esperto di diritto del lavoro e Direttore del sito Dottrinalavoro.it, durante il suo intervento. “L’Italia ha un sistema di incentivi all’occupazione molto variegato, spesso con misure slegate tra loro e che possono entrare in contradizione. Le nuove norme devono dialogare con le attuali oltre che passare il vaglio dell’unione Europea, che potrebbe non arrivare in tempi brevi o limitarle. Questo crea non poca confusione nelle imprese che non conoscono tutti gli strumenti già a disposizione. Sarebbe importante quindi avere delle norme stabilizzate sulle quali fare affidamento nel lungo periodo. Inoltre dovremmo chiederci se il tema da affrontare sia più di professionalizzazione che di disoccupazione”.

Le novità sui contratti a termine

Tra le misure più dirompenti per le imprese c’è anche l’intervento in tema di causali di legittimità dell’apposizione di un termine al contratto di lavoro subordinato.

La normativa sul contratto a termine subisce una nuova modifica con il nuovo Decreto Lavoro”, ha spiegato Roberto Camera, esperto di diritto del lavoro e Curatore del sito DottrinaLavoro.it. “In questo caso la modifica ha riguardato le causali obbligatorie per l’avvio di un rapporto a tempo determinato. In particolare, le macro causali previste dal legislatore sono due: si potrà attivare un contratto a tempo determinato, ovvero avviare un rapporto in somministrazione a termine, per motivi sostitutivi o in base alle esigenze previste dalla contrattazione collettiva. In assenza di previsione contrattuale, la causale potrà essere individuata dalle parti (datore di lavoro e lavoratore) in base alle esigenze organizzative, produttive o tecniche. La modifica legislativa cerca di limitare il contenzioso nei rapporti a termine e semplificare le motivazioni alla base dell’avvio di un contratto flessibile”.

I partecipanti al Forum

Particolarmente interessante anche la tavola rotonda conclusiva che ha affrontato il tema della produttività, sempre più legata alla misurazione dei risultati e meno al tempo di lavoro. Tanto che alcune imprese stanno già sperimentando turni di lavoro più brevi o la settimana da quattro giorni. Ne hanno discusso Cesare Damiano, ex Ministro del lavoro, Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Aldo Campo, Consigliere Nazionale delegato area lavoro – Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con sindacalisti e associazioni datoriali.

L’evento, a cui hanno aderito anche rappresentanti degli ordini professionali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dei Consulenti del Lavoro, ha visto inoltre la partecipazione in qualità di partner che sostengono l’iniziativa Fondoprofessioni, Confprofessioni, Ebipro, Cadiprof, Generazione Vincente, BDO, Lexellent, Formart, Studio Ziveri.