Il fondatore di Infostar Cristian Feregotto riflette sulle genericità dei programmi dei partiti su un aspetto strategico per garantire competitività all’economia e al sistema Paese.

Cristian Feregotto

Su tecnologia e digitale i partiti spendono poche parole. Eppure, per la competitività dell’economia italiana e dell’intero sistema Paese hanno e avranno un ruolo fondamentale”, osserva Cristian Feregotto, Fondatore di Infostar, l’azienda friulana che, come system integrator, sta accompagnando da 22 anni le aziende del territorio nell’informatizzazione di fabbriche e servizi, dopo aver analizzato i programmi delle formazioni in campo per le prossime elezioni politiche del 25 settembre.

Ferma restando l’attenzione condivisa con tutti gli imprenditori per le proposte volte a contrastare i costi ormai stellari delle bollette energetiche e ad attivare vie d’uscita percorribili per consentire all’economia di vivere un autunno di tenuta e non di recessione, Cristian Feregotto da esperto del settore guarda anche oltre l’immediato. Cerca, cioè, l’attenzione delle forze che si candidano a gestire il futuro governo in tema di sviluppo tecnologico, implementazione della digitalizzazione, investimento sull’intelligenza artificiale e ambiti connessi.

Mancano idee concrete”, evidenzia, “i temi sono abbozzati e le parole sono usate in libertà. Le maggiori forze politiche non sembrano interessate a una questione sempre più centrale per lo sviluppo economico e sociale del Paese”. In generale, aggiunge, “destra e sinistra parlano di una sensibilizzazione alla cybersecurity e una stessa posizione si ha per il miglioramento della connettività Internet, attraverso l’interazione tra Tim e Open Fiber e alla digitalizzazione della pubblica amministrazione”.

Il punto è che”, precisa Cristian Feregotto, “i programmi non entrano nello specifico dei tempi più complessi, come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Pare evidente che in campagna elettorale i partiti puntino su altri temi per conquistare spazio e posizioni”.

Tuttavia, Cristian Feregotto non cede al pessimismo. Messo in conto che l’accelerazione del voto può non aver lasciato tutto il tempo necessario per affinare e approfondire programmaticamente alcuni temi, egli considera che “il PNRR, firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, sembra essere condiviso dalle forze politiche principali e questo è comunque un buon segnale. Speriamo continuino ad attuarlo, perché nel Piano la digitalizzazione è la Missione 1”.

Perciò”, conclude Cristian Feregotto, “resto fiducioso e confido in un corposo piano di misure per le imprese. Per combattere l’aumento dei costi cui devono far fronte famiglie e imprese, è necessario, infatti, incrementare lavoro e profitti, cioè generare ricchezza. Il digitale è un ingrediente fondamentale in questo processo”.