Da Avanade e EKN un white paper per cogliere al meglio le nuove opportunità offerte dai canali digitali e per consentire ai retailers di rimanere competitivi in un mercato particolarmente complesso

industry del fashion

Avanade, che ha maturato nella industry del fashion un’esperienza pluriennale affiancando le aziende di settore nell’implementazione di progetti di cloud, digital, business application e di trasformazione, ha recentemente prodotto insieme a EKN un white paper dal quale si evince che ci sono tre elementi primari su cui i retailer si devono muovere per cogliere queste opportunità:

  1. Comprendere meglio il comportamento del consumatore integrando i dati di acquisto con i dati che arrivano dal mondo digitale rendendoli “azionabili”
  2. Integrare la tecnologia del punto vendita con il mondo digitale e con i sistemi di back office e di planning al fine di coprire in modo adeguato i requirements dei consumatori
  3. Avere a disposizione degli strumenti agili e flessibili per pianificare in modo veloce ed efficace la supply in funzione di una domanda che è sempre più esigente e veloce

Il mondo del fashion, dopo anni di crescita ha registrato nell’ultimo anno un incremento di solo 2-3 punti percentuali e il 70% degli operatori ritiene che le condizioni di contorno siano peggiorate negli ultimi due anni. Di seguito le principali motivazioni di questa stagnazione:

  • l’esodo improvviso di fashion designer dalle grandi case ha avuto un effetto importante sulle linee di moda, presenti anche nel segmento ready-to-wear;
  • c’è stato un cambiamento nei gusti e nelle preferenze dei consumatori e nel modo in cui vedono moda e oggetti di lusso. Il confine tra abbigliamento casual, luxury e fitness sta diventando sempre più indefinito. I consumatori ridefiniscono il proprio stile combinando le varie tipologie di abbigliamento e case di moda come Dior, Chanel e Louis Vuitton si sono già avventurate in questa zona abbracciando questa tendenza;
  • i consumatori moderni sono più esigenti e tecnologici. La combinazione di queste caratteristiche ha portato a una richiesta di moda personalizzata a un prezzo più accessibile. Tutto ciò ha portato i rivenditori a indire promozioni e sconti per aumentare il numero dei loro clienti, anche per soddisfare la domanda nel minor tempo possibile.

Per mitigare questi aspetti, secondo EKN il 50% delle aziende fashion ha codificato in modo formale quella che deve essere la Customer Experience Omnicanale e il 50% delle rimanenti sta pensando di definirla nei prossimi due anni. Sempre secondo EKN gli investimenti in questa area passeranno dal 46% del 2016 al 9,8% nel 2020. Il quesito che ci si pone è come definire una road map di trasformazione che consenta di cambiare l’azienda e la sua organizzazione in tempi rapidi e nel contempo di predisporre una piattaforma aperta alle esigenze del futuro scalabile e modulare.

“Il successo nel digitale per i fashion retailer passa prima di tutto dallo store fisico e dalla capacità di integrare i sistemi retailer con quelli enterprise rapidamente, sfruttando al meglio i dati raccolti e tenendo conto degli aspetti di change management che tale trasformazione impone sull’intera organizzazione” dichiara Stefania Filippone, Executive di Avanade e responsabile del mercato Fashion retail.