L’obiettivo di Amazon Web Services è quello di democratizzare le soluzioni così da garantire alle imprese i benefici derivanti dal cloud, machine learning ed intelligenza artificiale. Oltre 2700 i presenti all’evento

evoluzione e rivoluzione

Applicazioni, Cloud, Intelligenza Artificiale, Machine Learning ed sicurezza. Sono questi i principali temi affrontati oggi nel corso della terza edizione del Summit di Amazon Web Services che ha richiamato a Milano oltre 2700 tra sviluppatori, imprenditori e clienti italiani.  È stata l’occasione per il colosso americano di presentare le novità della propria vasta offerta che solo lo scorso anno si è arricchita con il lancio sul mercato di oltre 1400 servizi o feature rilevanti, consentendo all’azienda di superare i 20 miliardi di dollari, con una crescita del 45%.

L’obiettivo di Amazon è quello di democratizzare la tecnologia e renderla disponibile a tutti, offrendo soluzioni che le imprese possano facilmente utilizzare così da trarne vantaggio, non solo per se stesse, ma anche per i loro clienti” ha esordito Marco Argenti, VP Technology di Amazon Web Services evidenziando come le applicazioni stiano diventando sempre più intelligenti e multicanali.

Le applicazioni sono infatti in continua evoluzione secondo un modello basato su 3 elementi cardine. È necessario innanzitutto adottare un approccio omnichannel in quanto l’utente opera su un’elevata varietà di canali e quindi l’app, oltre che essere utilizzabile su qualunque device, deve prevedere la possibilità di integrare strumenti come chatbot, notifiche push e realtà aumentata. Non solo: le nuove app, devono anche interagire con l’ambiente circostante, gestendo ad esempio i dati che provengono dall’Internet of Things. Il tutto secondo il concetto della massima integrazione con i diversi sistemi aziendali, in modo da poter garantire migliori benefici – ha aggiunto Marco Argenti. – Non manca inoltre l’attenzione alla sicurezza delle applicazioni e dell’intera infrastruttura che deve essere realizzata by design: è opportuno prevedere elevati livelli di security già in fase progettazione, così da minimizzare i rischi per gli utenti”.

Cuore pulsante delle nuove applicazioni è certamente il cloud:

Il cloud non è una moda, ma il requisito fondamentale per realizzare le applicazioni multicanale del futuro ed ottenere l’agilità e velocità necessaria per accorciare il time to market, così da cogliere in real time le aspettative del cliente, il quale beneficerà di una maggiore soddisfazione, con conseguente aumento del suo grado di fidelizzazione” ha sottolineato Marco Argenti.

Benefici questi riscontrati anche dal noto brand di prodotti di lusso Yoox che ha voluto, attraverso il cloud e i servizi di AWS, integrare negozi fisici e digitali così da garantire agli utenti un’esperienza unificata. Yoox ha evidenziato una maggiore produttività, una riduzione del 75% dei tempi di realizzazione delle infrastruttura, risparmi per una minore manutenzione, oltre che maggiore flessibilità e velocità. “Il nostro viaggio verso la digital transformation non è ancora finito: vogliamo aumentare il livello di automatizzazione per controllare al meglio la delivery, l’operabilità e i cambiamenti” ha spiegato Giuseppe Misurelli, DevOps Engineer presso Yoox.

Machine learning e Intelligenza artificiale

Grazie all’introduzione di sistemi di  intelligenza artificiale e  al machine learning, le applicazioni diventano smart e possono imparare autonomamente senza necessità di dover effettuare continui aggiornamenti per modificare alcune loro features. Numerose realtà hanno già introdotto queste tecnologie come ad esempio Netflix che, sulla base ai gusti dei propri utenti, consiglia determinate serie tv o film da vedere (il 75% delle visioni sul portale derivano proprio dalle raccomandazioni) o Expedia che analizza oltre 10 milioni di foto per individuare le esperienze di viaggio migliori da suggerire ai propri clienti. Zillow invece, real estate americano, usa la tecnologia AWS per stimare il valore di un appartamento considerando oltre 7,5 milioni di informazioni. Condè Nast è può ora targhettizzare i propri contenuti e capire quale è il momento migliore della loro pubblicazione.

L’esempio più ecclatante della potenza dell’intelligenza artificiale è certamente quella di Amazon Go, il primo supermercato al mondo in cui il cliente effettua la spesa e non si ferma alle casse per pagare, perchè un sistema di AI rileva quali prodotti ha messo in borsa, calcolandone il costo che viene poi accreditato una volta che l’acquirente esce dallo store.

Tra i clienti italiani che hanno scelto l’intelligenza artificiale di AWS vi è Musicxmatch, piattaforma di testi per canzoni che consente agli utenti di cercare, creare e condividere i testi delle canzoni ascoltate. L’azienda bolognese è ora in grado, in base alle parole del testo, capire quale stato emozionale suscita la canzone ascoltata e consigliare particolari canzoni agli utenti.

Al fine di semplificare a sviluppatori e data scientist lo sviluppo, addestramento e implementazione di un modello di machine learning, AWS ha lanciato SageMaker che permette di semplificare queste attività grazie all’integrazione di algoritmi di deep learning più usati con i dati conservati su Amazon S3. SageMaker gestisce anche in maniera automatica la creazione e il funzionamento di un cluster di istanze Amazon EC2” ha spiegato Marco Argenti.

Edge App

Come si diceva inizialmente, le applicazioni del futuro devono interagire con l’ambiente circostante da cui necessitano prendere alcune informazioni. Ne è un esempio Vodafone che, oltre ad essere attiva nelle reti di telefonia fisa e mobile, sta spingendo verso al realizzazione di soluzioni Internet of Things.  Con la tecnologia AWS, il colosso delle telecomunicazioni ha realizzato una soluzione di edge cloud che, attraverso alcune telecamere, analizza il comportamento dei guidatori così da valutare il loro modo di guida (in ottica assicurazioni) o per lanciare degli alert in caso di necessità.

Aziende Serverless

I dati possono essere paragonati al petrolio: le aziende devono infatti riuscire a raffinarli e trasformarli così da estrapolarne il valore ed ottenere la benzina per il proprio business.  Oltre che soluzioni di analytics efficienti, appare quindi di elevata importanza l’utilizzo Database di ultima generazione su cui motori relazionali come Amazon Aurora possono offrire la velocità e la disponibilità di database di fascia alta, alla semplicità e alla tariffa ridotta di quelli open source” – ha sottolineato Marco Argenti – “La gestione dei dati inoltre deve essere serverless, ossia avvenire su infrastrutture scalabili ed in cloud, così da consentire agli sviluppatori di concentrarsi esclusivamente sul codice e non sull’infrastruttura”.

E così ha fatto Pirelli che ha pienamente abbracciato la digital transformation inserendo all’interno dei propri pneumatici dei sensori in grado, tramite una app, di fornire al proprietario del veicolo informazioni utili per capire lo stato delle proprie gomme e richiedere direttamente dei servizi di assistenza. “Tutti i dati vengono ora gestiti da Aurora e le soluzioni AWS ci consentono di ottenere la massima scalabilità e flessibilità possibile, ma anche sviluppare in maniera semplice con la possibilità di testare, oletre che registrare un elevato grado di sicurezza” ha concluso Daniele Benedetti, Leading Enterprise Architet di Pirelli.