Il progetto è stato realizzato da BT Italia e in collaborazione con l’AIEC di Milano

Apre alle lezioni la nuova aula digitale, un nuovo spazio didattico dotato dei più innovativi strumenti e delle più avanzate soluzioni e frutto di un progetto realizzato da BT Italia (la realtà italiana di British Telecom, operatore globale di telecomunicazioni e IT) con il supporto operativo di Alascom e in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano.

L’obiettivo del progetto è quello di consentire a studenti e insegnanti dell’Istituto cittadino di sperimentare pratiche didattiche innovative che, grazie alle tecnologie abilitanti di BT, possano garantire un significativo miglioramento in ambito sia formativo sia organizzativo.

La nuova aula recepisce e rende tangibili e fruibili le indicazioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) presentato lo scorso Ottobre dal Ministro Giannini, ridisegnando spazi e strumenti, garantendo la qualità dei materiali didattici digitali e l’altrettanto necessaria promozione di una produzione collaborativa e condivisa dei contenuti.

In un contesto di questo tipo, nativamente dotato di piattaforme cloud e di collaborazione, i docenti potranno sperimentare ed avvalersi di modalità di erogazione dei contenuti e di verifica della preparazione degli studenti non solo più rapide e immediate, ma anche più efficaci e svincolate dalla presenza in classe.

La scuola di via Giusti potrà quindi godere appieno di tutti vantaggi garantiti da aule e classi “aumentate” da internet, dai device tecnologici, dal cloud e da una rete sicura e affidabile.

Grazie a questo nuovo ambiente, sarà quindi possibile per docenti e studenti confrontarsi con nuovi modelli didattici, proposti anche a livello internazionale come ad esempio la Didattica per Scenari, l’Insegnamento Capovolto (‘Flipped Classroom’) e la tecnologia a supporto dell’Active Learning.

Nella nuova aula digitale, uno spazio completamente ripensato alla luce dei nuovi principi del PNSD, i banchi hanno lasciato il posto a sedie mobili e girevoli che consentono agli studenti di passare agevolmente da situazioni di lezione frontale all’apprendimento in gruppi. La lavagna è diventata un grande schermo interattivo (LIM – lavagna interattiva multimediale) e libri e quaderni sono stati quasi del tutto sostituiti dai tablet.

La dotazione tecnologica dell’aula 3.0 comprende:

  • Copertura Wi-Fi dell’aula
  • 30 Tablet PC e un armadio di ricarica
  • Videoproiettore interattivo HD in 16/9
  • Lavagna multimediale dotata di applicazione per la produzione, distribuzione e condivisione in aula dei contenuti didattici fino a 35 device
  • Piattaforma di Content Delivery in cloud accessibile sia in aula sia dall’esterno attraverso rete Internet
  • Accesso performante a Internet protetto con firewall e proxy centralizzati, che garantisce un preciso e puntuale controllo dei profili di navigazione, consentendo agli utenti un sicuro e corretto utilizzo in ogni momento della navigazione.

L’aula digitale può sfruttare tutte le potenzialità del cloud in quanto è dotata di un ampio spazio nella “nuvola” che permette l’archiviazione in sicurezza di documenti, compiti, ricerche e la loro condivisione in ogni momento sia per gli studenti che per gli insegnanti. Sempre in modalità cloud, i docenti potranno utilizzare le applicazioni di cui decideranno di avvalersi per formulare nuovi percorsi didattici o introdurre nuovi strumenti organizzativi.

La tecnologia permette inoltre la fruizione di quanto proposto in aula anche da remoto e in mobilità (supportando ad esempio l’apprendimento da casa e la partecipazione dei ragazzi impossibilitati a frequentare) e consente di dare vita a progetti di collaborazione con altre scuole in Italia e all’estero, abbattendo le barriere di distanza e di disomogeneità di strumenti.

Ma i benefici dell’adozione delle nuove tecnologie non si limitano ad un ambito puramente didattico e di apprendimento, in quanto il nuovo approccio è anche in grado di sviluppare le capacità di autovalutazione, di favorire l’inclusione digitale anche di ragazzi con disabilità, di promuovere una cultura aperta all’innovazione e di educare ad un uso sano e corretto di internet.