Il segreto per un Black Friday perfetto? La Data Science

Data Science: il segreto per un Black Friday perfetto

Lockdown a livello regionale o provinciale, coprifuoco e restrizioni hanno considerevolmente modificato le abitudini di acquisto degli italiani. A seguito della limitazione agli spostamenti continua a crescere esponenzialmente anche il commercio online persino in settori in cui, tradizionalmente, la presenza di determinate realtà era ancora marginale. A partire da marzo 2020, la data science company Weborama ha monitorato l’andamento degli acquisti online e la crescita dell’interessa da parte del Bel Paese registrando un aumento del 3.6% dell’interesse degli italiani nei confronti dell’e-commerce.

Per molte realtà avere uno store online diventa quindi fondamentale affinché possano sopperire alla chiusura o alla diminuzione del flusso di passaggio di un punto vendita sul territorio. Non avere ancora uno store online, oggi, è come avere un negozio senza le vetrine. Ai singoli brand resta quindi la scelta tra l’appoggiarsi ad un marketplace esterno o l’apertura di un proprio sito e-commerce.

Marketplace o E-commerce?

Nello specifico, i marketplace assicurano maggiore visibilità e gestiscono autonomamente i pagamenti, sollevando dalla gestione, spesso complessa, le medio-piccole realtà. Tuttavia, la concorrenza e la varietà di prodotti presenti in un marketplace possono offuscare la visibilità di un brand, portare ad una guerra dei prezzi per poter emergere dalla varietà di concorrenti e ciò compromette anche la fidelizzazione del cliente che opterà per il prezzo più vantaggioso. Infine, i marketplace trattengono una tassa per i propri servizi riducendo quindi le entrate finali del brand sui vari prodotti. Dall’altro lato, un sito e-commerce proprietario richiede sicuramente un maggior impegno in fase di creazione e di gestione, ma offre una serie di vantaggi sul lungo periodo. Ogni azione, sia essa una campagna pubblicitaria, l’inserimento di un nuovo prodotto o un’offerta speciale, permetterà al brand di raccogliere nuove informazioni sui consumatori e il tracciamento aiuterà ad avere un’idea sempre più chiara dei clienti e consentirà di intercettarli in modo più efficace nell’ampio bacino di utenti che navigano in internet.

Un sito è dunque una macchina che produce dati a ciclo continuo e Weborama svela i passi per una business strategy di successo:

  1. Arricchire il CRM

    Per conoscere a fondo i clienti è fondamentale arricchire le informazioni di cui già si dispone con i dati di seconda e terza parte. Alle informazioni sulle abitudini d’acquisto (tipo di prodotto, frequenza, scontrino medio) si potranno dunque aggiungere informazioni comportamentali in grado di descrivere l’utente al di fuori dell’ambiente d’acquisto.

  2. Individuare insight rilevanti dei clienti

    A seguito dell’arricchimento del CRM si delinea un quadro molto chiaro dei consumatori: Chi sono? Come si comportano? Cosa hanno in comune tra loro? Cosa li distingue dalla media della popolazione? Rispondere a queste domande grazie all’analisi dei dati permette di migliorare l’esperienza di acquisto e la capacità del brand di relazionarsi con i clienti e consente di offrire servizi personalizzati.

  3. Personalizzare contenuti, prodotti e offerte

    Va sfatato mito che attribuisce ai dati solamente una funzione pubblicitaria: l’analisi dei dati, infatti, consente di migliorare le strategie di prodotto e di marketing e il loro utilizzo, in tempo reale, consente di adattare il sito del brand a ciascun cliente, offrendo un’esperienza d’acquisto personalizzata. La personalizzazione dell’offerta, infatti, lega un consumatore, instaura un rapporto di fiducia e conduce alla fidelizzazione.

  4. Creare i “clienti – tipo”

    Individuare quelle che vengono definite “personas” è un altro step fondamentale del processo. Esistono compratori d’impulso, cacciatori seriali di offerte, i fedelissimi e i clienti casuali, tutti questi soggetti possono essere racchiusi in profili archetipali grazie all’analisi dei dati ed essere etichettati come “personas” che naturalmente possono diventare target per campagne di acquisizione, in programmatic, in reservation oppure tramite email marketing. Grazie ai dati, ogni canale di contatto online ha un indirizzo preciso e specifico e soprattutto grazie alla sinergia tra i dati presenti del CRM e quelli comportamentali si possono sfruttare queste informazioni nel mondo fisico con campagne direct estremamente personalizzate.

  5. Un circolo virtuoso

    Il costante tracciamento dei clienti consente di avere un’idea sempre più precisa dei compratori e aumenterà il tasso di riconoscimento rispetto ad altri utenti del web, così come sulle future decisioni di sviluppo del business. Infatti, ogni azione, da una campagna pubblicitaria all’inserimento di un nuovo prodotto o di un’offerta speciale, consente di accogliere nuove informazioni.