In questo articolo scopriamo i fattori che possono compromettere gli speech e quali sono le strategie con le quali invece migliorare le proprie performance comunicative.

Chiara alzati

Una disciplina troppo spesso sottovalutata in azienda è quella del public speaking, ossia la capacità di saper comunicare in modo efficace a seconda del contesto e della tipologia di interlocutore. Ne abbiamo parlato con Chiara Alzati, founder della Chiara Alzati Srl, campionessa europea 2020 di public speaking in lingua tedesca, attuale campionessa italiana nell’arte del feedback efficace, campionessa italiana 2021 e 2022 nell’arte del discorso improvvisato, nonché autrice di cinque libri legati al tema della comunicazione in pubblico oltre che corporate trainer. Con l’esperta abbiamo evidenziato i fattori che possono compromettere gli speech ed individuato quali sono le strategie con cui invece migliorare le proprie performance comunicative.

Quali sono i maggiori timori nel parlare in pubblico?

Il più diffuso è sicuramente il giudizio da parte del pubblico accompagnato dal senso di frustrazione per il pensiero di non essere all’altezza. Non manca inoltre l’idea di non aver nulla di interessante da raccontare oppure la paura di perdere il filo del discorso, ma anche di commettere alcuni errori o risultare noiosi.

Sembra quindi che il Public Speaking non sia per tutti. Sono molte le persone che lo ritengono un problema?

Chiara alzatiL’idea di non essere all’altezza è in realtà una convinzione errata ancora in troppe persone: parlare di fronte ad un pubblico è infatti per tutti. Purtroppo però la mente ci blocca sia per remore psicologiche sia per la mancanza di adeguata preparazione ed allenamento. Esiste inoltre anche il fenomeno opposto: c’è chi pecca di presunzione credendo di non avere problemi nel public speaking, poiché dotato di una buona parlantina, ma in realtà la sua comunicazione ha ampio spazio di miglioramento.

Facendo riferimento a chi è frenato nel parlare in pubblico, esistono comunque delle tecniche per ridurre l’ansia?

Certamente: bisogna per prima cosa diventare consapevoli del fatto che non c’è un reale motivo per aver paura e che tutto viene ingigantito dalla nostra mente. E’ possibile inoltre ricorrere a tecniche di rilassamento attraverso la respirazione oppure mediante l’ascolto di musiche ad hoc come quelle a 432 HZ. Si può anche far affidamento alla tecnica della visualizzazione mentale dell’esperienza che si andrà a vivere: immaginarsi una situazione positiva ci renderà sicuramente più tranquilli. Ovviamente però tutto ciò deve essere supportato dalla sicurezza data da una corretta preparazione.

In che cosa consiste questa preparazione?

Si tratta del Metodo Parlare Chiaro, un vero e proprio protocollo comunicativo che si evolve in tre step da seguire rigorosamente in ordine così da poter essere realmente di successo: strategia, preparazione ed allenamento sono infatti i tre pilastri. La strategia riguarda la definizione dell’obiettivo che si vuole raggiungere, ma per farlo è necessario focalizzarsi soprattutto sulle esigenze e sulla tipologia degli ascoltatori, così da poter anche prevedere possibili domande ed evitare l’insorgenza di fraintendimenti. La seconda fase riguarda la preparazione effettiva del discorso che deve sempre far riferimento all’obiettivo e al tipo di interlocutore al quale ci si rivolge. In ogni caso la presentazione deve essere incisiva e ben strutturata con una call to action da porre al termine dello speech. Infine vi è l’allenamento: è opportuno provare diverse volte il discorso in modo da accrescere la propria sicurezza, magari registrando la performance anche durante l’esposizione finale, così da valutare, oltre che il mero discorso, anche la gestualità e i punti sui quali si può migliorare.

public speaking

Il Metodo Parlare Chiaro è adatto anche a chi pensa di essere un buon divulgatore?

Certamente, in quanto, nonostante si possano avere diversi anni di esperienza come oratori, c’è il rischio di aver allenato abitudini sbagliate, compromettendo così i risultati che sarebbero potuti essere migliori. Aiuta inoltre ad evitare il cosiddetto “parlare a braccio” tecnica molto rischiosa e che può essere padroneggiata efficacemente solo dopo molto allenamento.

In un’epoca come quella attuale dove le video conferenze sono molto diffuse, quali sono le strategie per migliorare la propria presentazione?

Chiara alzatiAncora una volta, il Metodo Parlare Chiaro è sicuramente alla base per avere successo. Bisogna però tenere in considerazione le differenze tra una esposizione dal vivo rispetto ad una in digitale, dove in quest’ultimo caso è opportuno scongiurare il problema più grande: le divagazioni. Risulta infatti necessario stabilire subito le regole ed evitare l’insorgenza di sotto-tematiche che dovrebbero invece essere affrontate in un secondo momento. Per loro natura inoltre i discorsi online dovrebbero essere più ridotti, poiché la concentrazione tende a venire meno in breve tempo.
Attenzione inoltre a non commettere l’errore di voler leggere slide molto ricche o addirittura un file word mettendo magari in stand-by la telecamera, poichè l’effetto non sarebbe del tutto professionale. Allo stesso modo particolare cura deve essere posta allo sfondo e alla giusta illuminazione così come all’abbigliamento e alla postura. Questi e altri consigli vengono approfonditi all’interno del libro “Public Speaking per Smart Worker”.

Perché le aziende dovrebbero investire maggiormente nel public speaking?

Per facilitare ed ottimizzare la comunicazione sia interna che esterna: troppo spesso ad esempio risulta complesso lo scambio di informazioni tra reparti, con conseguenti incomprensioni e malumori che possono anche incidere sulle performance aziendali e aumentare il turn over di personale. Allo stesso modo è importante che le imprese abbiano comunicatori efficaci per promuovere il brand anche al di fuori dell’azienda stessa, soprattutto durante gli incontri con i clienti o per trattative importanti. Il rischio è quello di non sfruttare occasioni e perdere opportunità per incrementare il business.

Quali figure in azienda possono quindi tratte i maggiori benefici utilizzando il Metodo Parlare Chiaro?

Tutte le figure in azienda possono trarre grandi benefici utilizzando il Metodo Parlare Chiaro. Quando in azienda si condivide uno stesso metodo di comunicazione verso l’interno e verso l’esterno si risparmia tempo, si crea un clima migliore, si riduce il turn over, si attirano i migliori talenti e si fidelizzano clienti e partner. Il quinto volume di Chiara Alzati, “Parlare Chiaro in Azienda”, ha proprio l’obiettivo di spiegare a CEO, Direttori Formazione e HR Manager tutte le potenzialità del Metodo Parlare Chiaro, applicabile a tutte le funzioni aziendali, dall’apprendista al C-Level, nei contesti più disparati: riunioni, appuntamenti di vendita, videoconferenze, webinar, dirette, teleselling e convention.