La professione di ingegnere dell’informazione verrà inserita nelle classificazioni ISTAT CP2011 delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione ?

Cosa fa l’ingegnere dell’informazione? L’Ingegnere dell’Informazione è un professionista iscritto al settore dell’Ingegneria dell’Informazione dell’Ordine degli Ingegneri, noto come il III settore dell’Ordine. Questi professionisti del settore ICT, dall’acronimo inglese che sta per Information and Communication Technology, si occupano di sistemi informatici, delle reti di telecomunicazione, ma non solo; è un settore pervasivo, strategico e trasversale a tutte le altre attività, costituisce il sistema nervoso del sistema Paese.

L’art. 46 del DPR n. 328/01 specifica che i compiti degli ingegneri del III settore, alias settore dell’ingegneria dell’informazione, sono:

  • la pianificazione;
  • la progettazione;
  • lo sviluppo, la direzione lavori, la stima, il collaudo e la gestione di: impianti e sistemi elettronici; automazione, generazione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni.

 

Nell’Istat già da quest’anno?

Si tratta di compiti fondamentali nella società moderna, nella quale l’ICT è determinante in qualunque attività della vita quotidiana e professionale.

Da qui la richiesta, avanzata all’ISTAT dal CNI (Consiglio Nazionale degli Ingeneri) e dal Comitato Italiano Ingegneria dell’Informazione, di riconoscere formalmente una così importante figura professionale.

La risposta ufficiale è arrivata il 1° marzo, con una mail sintetica, ma di grande importanza, firmata dall’Ufficio di Presidenza di Istat.

Il documento spiega infatti gli uffici ISTAT sono al lavoro affinché la professione di ingegnere dell’informazione venga inserita “nelle classificazioni ISTAT CP2011 delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”,

Una conferma che, tra l’altro, arriva con eccezionale puntualità, in quanto l’aggiornamento delle classificazioni delle professioni avviene con una cadenza decennale ed è prevista proprio nel corso del 2021.

 

10 buoni motivi per iscriversi all’Ordine

Oltre a poter usare appieno, secondo la Legge, il titolo di ingegnere, di seguito riportiamo 10 BUONI MOTIVI del perché è importante l’iscrizione all’Ordine degli ingegneri:

1. perché si viene a far parte di una comunità di colleghi, con cui si condividono saperi, pratiche professionali, esperienze, in cui anche Tu potrai essere protagonista;

2. per poter compiere atti professionali, firmando progetti di impianti elettronici, di telecomunicazioni, di trasmissione dati, di automazione, come previsto dal D.M. 37/2008;

3. per poter fornire un servizio alle imprese, con le perizie nell’ambito delle agevolazioni sugli investimenti previsti dal programma Industria 4.0;

4. perché l’iscritto ha visibilità del mondo del lavoro, potendo utilizzare gli strumenti, le piattaforme e le opportunità messe a disposizione dall’Ordine e dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (come ad esempio bandi, working, cert’ing, servizi da e per l’estero);

5. per poter partecipare ai processi di crescita e sviluppo sociale e culturale della comunità, potendo essere componente attivo in gruppi di lavoro e commissioni locali e nazionali;

6. perché permette di essere sempre aggiornato sulle novità tecniche / normative e, in generale, sul mondo dell’ingegneria dell’informazione, con un programma di continuo sviluppo professionale (aggiornamento della competenza professionale);

7. per poter essere dirigente ingegnere e dirigente analista, nelle aziende sanitarie pubbliche come previsto dagli art. 62 e 66 del DPR n. 483 del 1997;

8. perché si può essere componente in commissioni di gara in appalti nel settore ICT, si possono eseguire collaudi* e si può svolgere il ruolo di direttore tecnico* di società di ingegneria (* se si è iscritti da oltre 10 anni);

9. perché l’iscrizione all’ente previdenziale INARCASSA permette di ottenere un trattamento contributivo e pensionistico più favorevole rispetto all’INPS;

10. per poter godere di servizi gratuiti e di importanti offerte, nell’acquisto di assicurazioni, servizi e beni, non solo professionali, in forza di agevolazioni o convenzioni per grandi gruppi; una tra molti, la consultazione di tutte le norme CEI ed UNI e degli standard ISO ad un prezzo “unico” molto basso (normalmente vendute per singolo documento).