In dodici mesi sono stati oltre 3,3 milioni gli italiani che hanno subito una truffa nell’ambito della telefonia mobile o fissa, con un danno economico complessivo di quasi 400 milioni di euro

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Una nuova indagine di Facile.it ha rivelato che in un arco temporale di dodici mesi sono stati oltre 3,3 milioni gli italiani che hanno subito una truffa nell’ambito della telefonia mobile e fissa, subendo un danno economico complessivo che ammonta a quasi 400 milioni di euro.

La ricerca, commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat, prende in esame un problema che sta diventando sempre più diffuso, anche a causa delle sempre maggiore sofisticazione degli attacchi dei criminali informatici che sfruttano intelligenza artificiale e machine learning per creare ‘esche’ particolarmente credibili e in linea con gli interessi degli utenti. La telefonia, sia fissa che mobile, risulta essere infatti l’ambito di spesa familiare dove noi italiani siamo caduti in trappola con maggiore frequenza. Si raccomandano perciò una particolare attenzione e cautela.

I canali più usati? In primo piano le e-mail e i finti call center. Per quanto riguarda la sola telefonia mobile quasi 1 truffa su 2 (pari al 42,5%) è passata tramite posta elettronica mentre nel caso della telefonia fissa la percentuale scende al 37,4%. I finti call center hanno riguardato il 33,1% delle frodi in ambito mobile e il 39,4% di quelle legate alla rete fissa.

I danni subiti in termini economici, come accennavamo, ammontano ad un totale di circa 400 milioni, mentre il danno medio per ogni truffato si aggira intorno ai 119 euro. L’importo varia a seconda della voce di spesa familiare analizzata, raggiungendo il valore più alto per le truffe legate ai prestiti personali, dove chi è caduto in trappola ha perso, sempre in media, 1.490 euro.

Se invece guardiamo al profilo delle vittime, l’indagine di Facile.it ha rilevato che a cadere in trappola sono soprattutto gli uomini (9,7% rispetto al 5,7% del campione femminile) e, a dispetto di quanto si possa pensare, con un titolo di studio universitario (11% rispetto al 5,7% rilevato tra i non laureati).

Scomponendo il campione emerge che nel caso della telefonia mobile sono caduti vittima con maggior frequenza gli appartenenti alla fascia anagrafica 18-24 anni (12,2%).

Come si comportano i truffati dopo aver subito una frode legata alla telefonia? Il 47,5% di chi è caduto in trappola ha deciso di non denunciare. Fra coloro che hanno deciso di non sporgere denuncia, in particolare, il 36,1% ha detto di non averlo fatto perché il danno economico era basso, mentre il 25,2% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso.

Per il 15,9% dei truffati che non hanno sporto denuncia, invece, vi è una ragione di natura psicologica: hanno deciso di non denunciare perché “si sentivano ingenui per esserci cascati”. Il 13,5%, ancora, non lo ha fatto per paura che ne venissero a conoscenza i familiari.