A Milano oltre 30 realtà, selezionate per le loro idee promettenti, hanno presentato progetti che contribuiranno a rivoluzionare la mobilità del futuro, rendendola più green e digitale

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Il MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è essenziale per trasformare la mobilità italiana. Nella sua missione coinvolge 24 università, il CNR e 24 grandi imprese, per creare soluzioni moderne e sostenibili. Le aree di interesse includono mobilità aerea, trasporto ferroviario, veicoli leggeri e mobilità attiva, puntando su soluzioni ecologiche e digitali come propulsione elettrica e idrogeno. In questa linea, la MOST Mobility Competition 2024 – programma di innovazione promosso dal Centro nazionale per la mobilità sostenibile e finanziato tramite fondi PNRR ha accolto le idee delle startup selezionate negli ultimi mesi.

La valutazione

I partner della giuria hanno scelto le startup della mobilità, in collaborazione con un comitato scientifico e un comitato di valutazione esterno costituito da esperti del mondo industriale, del venture capital e della tutela della proprietà intellettuale. I criteri che hanno guidato la selezione sono stati la fattibilità tecnica ed economica delle soluzioni presentate, il soddisfacimento di un bisogno di mercato e il livello di innovazione.

Le startup partecipanti

All’iniziativa hanno partecipato oltre 30 startup con sede in Italia. Di queste, nel corso della giornata sono state proclamate le 15 finaliste, che hanno ricevuto un grant per un contributo complessivo di 1,5 milioni di euro.

Le soluzioni presentate spaziano da tecnologie per la navigazione autonoma alla prevenzione degli incidenti, dai dispositivi intelligenti per ridurre l’inquinamento all’uso di tecnologie elettriche o a idrogeno. O ancora da soluzioni di monitoraggio delle infrastrutture con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, all’impiego di materiali sostenibili per i veicoli e di processi per il riciclaggio e il riuso delle risorse.

 “La MOST Mobilità Competition rappresenta un’importante occasione che mette in luce il talento e l’innovazione delle startup italiane nel settore della mobilità e delle infrastrutture. L’attenta selezione svolta dai nostri partner ha permesso di individuare più di trenta realtà emergenti, accomunate da una forte determinazione nel rispondere alle sfide del futuro. Attraverso questa edizione inaugurale vogliamo confermare il nostro impegno nel promuovere la crescita di moderne imprese con un’elevata competenza tecnologica su scala nazionale. È importante incentivare il cambiamento in atto, valorizzando al meglio le nuove abilità che si stanno sviluppando”, afferma Ferruccio Resta, Presidente di MOST.

Le startup premiate

  • Novac, startup modenese impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative per l’energy storage, si è aggiudicata il grant per la produzione di super condensatori che affiancando le batterie dei veicoli elettrici, incrementandone performance ed efficienza.
  • 20energy, con il suo dispositivo a griglia Lybra installato a filo della carreggiata stradale, promette di generare energia elettrica dall’energia cinetica dissipata dai freni delle automobili in fase di rallentamento.
  • Volta Structural Energy ha progettato una soluzione in grado di abilitare il trasporto elettrico a lungo raggio nel settore terrestre, navale e aereo, attraverso l’implementazione di batterie strutturali.
  • Alcune soluzioni di mobilità sono pensate per una riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti generati dalle flotte di logistica, come il dispositivo ADAS (Advanced Driver-Assistance Systems) proposto da Presentato inoltre da O-DAMP, un sistema per rendere più performanti e sicuri i caschi protettivi per motociclisti.
  • Non sono mancati progetti dedicati alla sicurezza dei conducenti: Emsense Technologies ha ideato una soluzione che attraverso l’utilizzo di radar è in grado di prevenire sinistri dovuti alla perdita di controllo (IA per rilevare sonno, problemi cardiaci, etc.) e di assistere il guidatore in caso d’incidente, fornendo dati in tempo reale ai servizi di soccorso.
  • È invece di RarEarth, la tecnologia che incoraggia il riciclo, in grado di recuperare terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote, estraendo magneti inquinanti.
  • E ancora, EYE4NIR è una startup specializzata nello sviluppo di sensori di immagini multispettrali VIS/SWIR; AraBat è attiva nel riciclo sostenibile di batterie al litio, mentre Displaid ha predisposto un sistema di monitoraggio sullo stato di manutenzione di ponti e viadotti.
  • Altri progetti innovativi sono quelli presentati da CAR.I, nata con l’obiettivo di migliorare l’esperienza in pista e sviluppare sistemi di sicurezza in mobilità su strada; Acus, attiva nella produzione di materiali sostenibili e Resoh+ che produce celle a combustibile a ossido solido. HMDrive rende invece possibile l’utilizzo di occhiali AR alla guida, mentre RECARBON dona vita ai rifiuti di fibra di carbonio.

I Partner della mobilità

Hanno contribuito all’iniziativa: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, Eni, Ferrari, Ferrovie dello Stato Italiane, Intesa Sanpaolo, Iveco Group, Leonardo, Lutech, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, UnipolSai Assicurazioni, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Napoli Federico II.