Grazie a InfoCert e Anusca, Cesena è la prima città ad aver aderito all’iniziativa. La casella PEC potrà essere usata come domicilio digitale su INAD, il canale digitale diretto con la Pubblica Amministrazione

I cittadini di 200 Comuni italiani potranno accedere gratuitamente a una casella di posta elettronica certificata (PEC) da utilizzare anche come domicilio digitale su INAD (Indice Nazionale dei Domicili digitali delle persone fisiche). Cesena è il primo Comune italiano ad avere aderito all’iniziativa. Dal 6 luglio scorso con la pubblicazione delle linee guida di AgID, i cittadini possono, su base volontaria, indicare sul sito di INAD (https://domiciliodigitale.gov.it) con SPID o CIE un domicilio digitale, cioè un indirizzo PEC, per ricevere comunicazioni aventi valore legale da parte della Pubblica Amministrazione, come rimborsi fiscali e detrazioni d’imposte, notifiche e pratiche varie, al pari della raccomandata tradizionale con ricevuta di ritorno. In questo modo i cittadini sono messi nella condizione di inviare i messaggi PEC alla Pubblica Amministrazione in modo semplice e veloce, senza dovere allegare la scansione del proprio documento di riconoscimento.

“Siamo orgogliosi di lanciare questa operazione in partnership con Anusca”, commenta Carmine Auletta, Chief Innovation Officer di InfoCert. “i cittadini di 200 Comuni iscritti ad ANUSCA che lo richiederanno potranno attivare gratuitamente il proprio Domicilio Digitale e beneficiare dei molteplici vantaggi ad esso collegati: semplificazione burocratica, maggiore efficienza e sostenibilità nei processi, riduzione dell’utilizzo della carta e delle spedizioni fisiche, diminuzione dell’impronta carbonica e delle emissioni di CO2 legate al trasporto. L’attuale congiuntura socioeconomica ci impone – conclude Auletta – di percorrere a ritmi serrati le tappe della transizione digitale avendo anche come priorità il tema della sostenibilità”.

Grazie al Domicilio Digitale, evitare le file agli sportelli

Le caselle PEC attive in Italia sono attualmente oltre 14 milioni con un utilizzo di quasi 500 milioni di messaggi scambiati. INAD, parallelamente, fa registrare 2.477.094 cittadini iscritti, 6.370 professionisti e 437 Enti. Grazie al Domicilio Digitale è possibile evitare le file agli sportelli e quindi velocizzare le commissioni, ma anche risparmiare soldi pubblici evitando ai comuni e altri enti della PA il costo dell’invio delle raccomandate, oltre ad assicurare la certezza di ricezione nei tempi stabiliti.

La casella PEC Legalmail per il primo anno è gratuita, con la possibilità di ricevere un numero illimitato di messaggi e cinque invii gratuiti (successivi invii sono disponibili a pacchetti su infocert.it), oltre ad essere incluso un servizio di assistenza gratuita sul sito help.infocert.it. I Comuni che aderiranno all’iniziativa InfoCert-Anusca potranno beneficare di vantaggi da più punti di vista: da una parte velocità nell’inoltrare le comunicazioni aventi valore legale senza coinvolgere altri uffici comunali quali ufficio Notifiche, Spedizioni, Polizia locale. Anche sotto il profilo economico la PEC risulta più conveniente rispetto alla raccomandata tradizionale quotata a € 7,60. Al confronto, la Legalmail di InfoCert, con € 7,20 di canone annuo dal secondo anno, permette di usufruire del servizio PEC per un anno intero.