In questo articolo scopriamo come investire nello S&P 500 e quali sono i suoi segreti

Investire nello S&P 500

Lo Standard & Poor’s 500 (abbreviato S&P 500) è il più importante indice azionario nordamericano, progettato e realizzato da Standard & Poor’s nel 1957 per monitorare l’andamento delle azioni del gruppo. In quest’ultimo troviamo azioni di grandi aziende contrattate al New York Stock Exchange (NYSE) e al Nasdaq. In sostanza, S&P 500 appartiene all’agenzia di rating più famosa al mondo, che vanta anche della storia più antica.

Come fare per entrare nel paniere

Lo S&P 500 è una specie di paniere contenente 500 titoli azionari di società quotate a New York che rappresentano circa l’80% della capitalizzazione di mercato. Non è così semplice accedervi. Infatti, tutti i titoli sono di aziende statunitensi con una capitalizzazione di mercato superiore a 11,2 miliardi di dollari, un flottante del 50% almeno, un volume di scambi mensili non inferiore a 250.000 azioni (negli ultimi 6 mesi) ed un valore medio annuale del titolo superiore a 1,0$. Le società in questione devono inoltre avere una trasparenza del bilancio, l’indice viene ribilanciato ogni trimestre ed è gestito da S&P Global Inc. Il peso di ciascuna società nell’S&P500 dipende dalla sua capitalizzazione.

Come investire nello S&P 500

Per investire nello S&P500 si possono utilizzare i fondi comuni di investimento indicizzati e gli ETF. Se si vuole speculare o applicare una strategia di trading sull’S&P 500 o di copertura, si può anche utilizzare i futures quotati sul CME, come l’E-mini e il Micro E-mini. Ad ogni modo, ci sono diverse alternative, che possiamo dividere in Fondi dell’indice SP500 (dollari, euro, euro con copertura valutaria) e ETF indicizzati SP500 (USD, euro, euro con valuta coperta, replica fisica, replica sintetica, accumulo, distribuzione).

Perché investire

Nel momento in cui le nostre entrate si stabilizzano è più che plausibile pensare a una strategia per farle aumentare. Qualche anno fa molte imprese hanno optato per investire i loro risparmi nella tecnologia ma, dopo aver ottenuto risultati non soddisfacenti, hanno iniziato a guardarsi intorno e molte sono passate all’investimento sull’S&P 500. Vi starete chiedendo: perché? Proviamo a spiegarvelo qui di seguito.

L’indice riesce ad avere un incremento positivo in media da quando è stato costituito, quindi diventa molto conveniente in investimenti a lungo termine come, per esempio, per la costituzione di un fondo pensione. Tuttavia, esistono diversi fattori che possono influenzare il prezzo di questo indice poiché è connesso ai vari eventi politici e gli scenari macroeconomici del mondo. In particolare la scena macroeconomica è la variante più dispettosa, da tener d’occhio sistematicamente, così come tutte le notizie generali degli Stati Uniti (cambi sull’occupazione e sulla disoccupazione, sul PIL ecc.). In linea generale, conviene investire sull’S&P 500 in quanto il trading su quest’indice può far fruttare i vostri guadagni, o risparmi, nel lungo periodo ed essere seguiti da esperti è sempre una garanzia per le nostre tasche. Se invece siete più per investire nel breve periodo, il S&P 500 può comunque esservi utile: dovete solo stare attenti alle eventuali variazioni e notizie del mercato economico mondiale. Può essere una buona possibilità di trading per coloro che vogliono essere più sicuri del loro primo acquisto o se siete alle prime armi sulla compravendita dei mercati azionari.

Per concludere, e convincervi ulteriormente a investire sull’ S&P 500, dovete sapere che i 10 titoli che hanno un peso maggiore nel paniere e che assieme raggiungono il 21% circa del totale, sono Apple, Microsoft Corp, Amazon, Berkshire Hathaway, Johnson & Johnson, JP Morgan Chase, Facebook, Exxon Mobil, Alphabet C e Alphabet A. Invece, i singoli settori i più rappresentati sono quello dell’IT (Information Technology) con il 20,7%, l’Health Care (15,0%) e quello Financials (13,6%). Comparato con altri indici azionari, è sicuramente uno dei più sicuri affidabili del mercato.

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