Il progetto è itinerante: Fioriture Sintetiche unisce natura e tecnologia, con vasi tradizionali che ospitano fiori  digitali per riflettere sulla fragilità dell’ecosistema e sulla relazione tra uomo e natura

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Un progetto nato dall’idea di Matteo Mandelli in collaborazione con Luca Baldocchi ridefinisce i confini tra natura e tecnologia, invitando a  riflettere sulla tensione umana verso l’eternità. Vasi tradizionali che accolgono schermi digitali animati da una flora  virtuale: Fioriture Sintetiche. Curato da Alisia Viola, il lavoro fonde immagini  reali e intelligenza artificiale, proponendo una meditazione profonda sulla fragilità  dell’ecosistema e sul ruolo trasformativo dell’arte.

rsz_1installation_view_fioriture_sinteticheFiori digitali intrecciano realtà e immaginazione

Ogni fiore digitale prende vita da fotografie raccolte durante un viaggio lungo un anno,  rielaborate per trasformarsi in creazioni artificiali che intrecciano realtà e immaginazione. Questo  processo creativo di fioriture sintetiche trasforma la natura effimera del fiore in un simbolo eterno, evocando il  complesso rapporto tra uomo e natura. Le opere instaurano un dialogo intimo tra organico e digitale, microcosmi dove tradizione e tecnologia si incontrano. I vasi, realizzati in terracotta con  finiture che richiamano il passare del tempo, custodiscono schermi digitali che proiettano fiori in  costante evoluzione. La presenza visibile dei componenti elettronici crea un contrasto potente con  l’aspetto naturale del vaso, invitando a riflettere sulla tensione tra passato e futuro, fragilità ed  eternità.

Con un linguaggio innovativo che intreccia fisico e digitale, reale e virtuale, Fioriture Sintetiche  affronta temi cruciali come il cambiamento climatico e la responsabilità collettiva. L’opera, al  contempo poetica e critica, sottolinea l’urgenza di ripensare la nostra relazione con l’ambiente attraverso lo sguardo visionario dell’arte. In questo modo, grazie a un approccio sperimentale e  dirompente, Mandelli e Baldocchi creano un’esperienza immersiva che non si limita alla  contemplazione, ma stimola interrogativi profondi sul futuro della natura e sul nostro ruolo nella  sua preservazione.

rsz_1rsz_fioriture_sintetiche_installazione_site-specificUn futuro in cui natura e tecnologia non siano in opposizione

“La digitalizzazione dei fiori reali diventa un tentativo di preservare ciò che è sull’orlo della scomparsa. È un atto di testimonianza e, al contempo, un’espressione di speranza. La tecnologia,  spesso considerata antagonista della natura, qui si rivela un medium di conservazione e memoria,  capace di restituire una nuova dimensione di esistenza a ciò che è destinato a dissolversi”, spiegano Mandelli e Baldocchi. 

“Gli artisti vanno oltre la rappresentazione del mondo naturale, facendosi portavoce di una  reinterpretazione simbolica che trasforma la natura in un emblema di resilienza e adattamento,  capace di immaginare nuove forme di continuità anche attraverso modalità non convenzionali.  Una ricerca inedita che invita a considerare la possibilità di un futuro in cui natura e tecnologia non  siano in opposizione, ma parte di un nuovo equilibrio estetico ed esistenziale”, afferma Alisia Viola.

Con Fioriture Sintetiche, Matteo Mandelli e Luca Baldocchi esplorano una delle grandi domande  della contemporaneità: come conciliare il progresso tecnologico con la salvaguardia della natura?

rsz_1rsz_1fioriture_sinteticheIn un contesto globale segnato da crisi ecologiche e rapide trasformazioni, questo progetto  artistico si propone di trasformare la distruzione in creazione, offrendo una nuova prospettiva sul  rapporto tra uomo, ambiente e innovazione.

Le opere, concepite come microcosmi visivi, uniscono il mondo organico e quello digitale in una  sintesi potente. I fiori virtuali, reinterpretati attraverso un sofisticato processo di intelligenza  artificiale, evocano un memento mori contemporaneo, simbolo della fragilità della vita in bilico tra  bellezza effimera ed eternità artificiale. Fioriture Sintetiche non è solo un’esperienza visiva. Integra  una piattaforma digitale che permette al pubblico di scambiare fiori virtuali, creando  un’interazione collettiva. Questo approccio va oltre l’arte tradizionale, offrendo uno spazio per  riflettere sul ruolo di ciascuno nella sfida globale per la sostenibilità.

rsz_matteo_mandelli_e_luca_baldocchiProgetto itinerante

Il progetto si distingue anche per il suo carattere itinerante e dinamico. Dopo il debutto a  Cremona, Fioriture Sintetiche farà tappa a Londra a marzo e a Napoli a maggio, per poi proseguire  verso altre città italiane ed estere, che verranno annunciate nel corso dell’anno. Ogni esposizione,  concepita come un’installazione site-specific, trasformerà l’opera per dialogare con il contesto  circostante, rafforzando la sua identità come ecosistema artistico in continua evoluzione.