• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Attacchi web a +33% e API obiettivo numero uno. L’analisi di Akamai
    • Infrastrutture critiche: la sicurezza è un imperativo
    • IA e Cybersecurity governano le strategie di investimento aziendali
    • Twin4Cyber e Maticmind alla Camera per parlare di cybercrime
    • Cybersecurity: ecco perché affidarsi a operatori italiani
    • Secure Workload Access di CyberArk protegge le identità a 360°
    • NIS2 e infrastrutture critiche: 4 passaggi da fare per essere pronti
    • Attacchi informatici: un 2024 all’insegna di ransomware e IA
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    BitMAT | Speciale Sicurezza 360×365
    • Attualità
    • Opinioni
    • Ricerche
    • Soluzioni
    BitMAT | Speciale Sicurezza 360×365
    Sei qui:Home»Speciale Sicurezza»Attualità»Command and control: il Machine Learning scova i canali criptati
    Attualità

    Command and control: il Machine Learning scova i canali criptati

    By Redazione BitMAT29 Febbraio 2024Updated:29 Febbraio 20245 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Tumblr Reddit Telegram WhatsApp Email

    Alessio Mercuri di Vectra AI condivide le strategie adoperate dalla sua azienda per rilevare attività di command and control.

    command-and-control

    Il testo a firma di Alessio Mercuri, Senior Security Engineer di Vectra AI, spiega perché occorre grande profondità di analisi per ogni flusso di dati tracciato e in che modo il Machine learning può aiutare i team di security a comprendere i comportamenti del traffico criptato e rilevare attività di command and control.

    Command and control criptati: si possono davvero coprire le proprie tracce?

    Oggi la quantità di traffico web criptato è aumentata del 95% rispetto a dieci anni fa e si base in gran parte sulla crittografia TLS per la sicurezza delle comunicazioni client-server. Servizi come Let’s Encrypt hanno reso più accessibile e conveniente l’implementazione di HTTPS, garantendo la nostra privacy online. Tuttavia, questa crittografia pone anche delle sfide, in particolare per i professionisti della sicurezza che lavorano per rilevare i canali criptati di command and control (C2) utilizzati dagli attaccanti informatici.

    La prospettiva dell’attaccante

    Dal punto di vista dell’attaccante, è importante riuscire a nascondersi anche negli ambienti ibridi. Ovunque arrivi, deve stabilire un canale di command and control per mimetizzarsi e nascondere le proprie comunicazioni. Il framework MITRE ATT&CK descrive molti dei tipi comuni di canali C2, come i canali multistage, i proxy multi-hop e il tunnelling HTTPS. Questi canali sono spesso criptati utilizzando TLS o mascherando il traffico HTTPS per confondersi con il traffico web e per criptare le comunicazioni e rendere più difficile il rilevamento.

    Gli attaccanti si avvalgono anche di ulteriori tecniche di offuscamento che rendono ancora più difficile il rilevamento dei canali command and control. Non solo l’uso della crittografia all’interno dei canali di comunicazione per ostacolare l’analisi, ma anche tecniche come il jitter (creazione di tempistiche più casuali per i beacon per evitare di cercarne di regolari) e il padding.

    A volte sono presenti anche un ulteriore livello di crittografia all’interno dei canali di comunicazione, per impedire agli analisti della sicurezza di leggere i dati inviati, e variabili temporali come il jitter di sessione, per mascherare il comportamento regolare dei beacon nel tempo.

    La prospettiva del team di sicurezza

    Individuare i canali command and control nel traffico Internet è fondamentale per gli analisti della sicurezza. Il loro compito è ostacolato non solo dalla crittografia del traffico degli attaccanti, ma anche dal fatto che gran parte di Internet ora funziona su traffico crittografato e utilizza WebSocket e lunghe sessioni aperte che possono assomigliare a un comportamento di command and control. A tal fine, gli analisti devono esaminare non solo il traffico grezzo, ma anche i suoi metadati. Il traffico di flusso può essere utile, ma esaminare le metriche più profonde di questi flussi, come gli intervalli di tempo di trasmissione, può rivelare il traffico che è opera degli attaccanti nelle sessioni crittografate.

    Fortunatamente, le capacità di Vectra AI offrono questa profondità di analisi per ogni flusso di dati tracciato, con campionamenti granulari fino a intervalli di mezzo secondo. Questo include metriche come i byte inviati e ricevuti nel tempo, fornendo una visione delle dinamiche di ogni interazione.

    Machine learning per rilevare command and control

    La strategia di utilizzo efficace dei dati che abbiamo adottato in Vectra AI per rilevare i canali di command and control ha seguito diversi approcci, con una forte attenzione alle tecniche di Machine learning supervisionato. Diversi algoritmi di Machine learning che lavorano in contemporanea offrono una visione sia complessiva sia granulare dei comportamenti degli attaccanti:

    1. Random forest: composte da più “alberi” decisionali, le random forest eccellono nel fornire una telemetria a grana grossa. Monitorano finestre di serie temporali e tengono traccia di oltre 20 caratteristiche, tra cui il rapporto dati client/server, la coerenza dei dati, la frequenza di interruzione del server e la durata della sessione.
    2. Recurrent Neural Networks (RNN): le RNN consentono di rappresentare i comportamenti temporali, in cui una sequenza influenza la successiva, rivelando caratteristiche uniche determinate dall’agire dell’uomo. In sostanza, le RNN imitano la memoria umana.
    3. Long Short-Term Memory (LSTM) Deep Learning Neural Networks: le reti LSTM possono apprendere dipendenze e relazioni temporali a lungo raggio, compresa la capacità di dimenticare. Questo approccio è versatile e applicabile in diversi casi d’uso, inclusa l’elaborazione di linguaggio naturale. Nel campo della sicurezza, consente di tracciare i modelli di attività rilevanti degli attaccanti per periodi prolungati.

    Il potere della convergenza

    La convergenza di questi metodi di Machine learning, ciascuno meticolosamente sviluppato e perfezionato nel corso degli anni, consente a Vectra AI di comprendere i comportamenti del traffico criptato e generare alert ad alta fedeltà per rilevare attività di command and control. Il successo dipende dall’attenta applicazione di questi metodi e dalla qualità dei dati utilizzati per l’apprendimento.

    Rilevare e dare priorità ai canali di command and control criptati con precisione e minimo rumore è una sfida enorme, che va oltre le capacità di un semplice rilevatore di anomalie. Per raggiungere questo livello di sicurezza sono necessari i dati giusti, i metodi di Machine learning più adatti e un team dedicato con esperienza nella costruzione e nella messa a punto dei modelli.

    di Alessio Mercuri, Senior Security Engineer di Vectra AI

    Alessio Mercuri crittografia Web Cybersecurity machine learning Vectra AI
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione BitMAT
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Attacchi web a +33% e API obiettivo numero uno. L’analisi di Akamai

    23 Aprile 2025

    Infrastrutture critiche: la sicurezza è un imperativo

    18 Aprile 2025

    IA e Cybersecurity governano le strategie di investimento aziendali

    18 Aprile 2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Tag Cloud
    Acronis Akamai attacchi informatici Axitea Barracuda Networks Bitdefender Check Point Research Check Point Software Technologies CISO cloud Commvault CyberArk cybercrime Cybersecurity cyber security DDoS ESET F-Secure F5 Networks FireEye Fortinet Hacker Identity Security infrastrutture critiche intelligenza artificiale (AI) Iot Kaspersky malware minacce informatiche palo alto networks phishing Proofpoint ransomware Security SentinelOne sicurezza sicurezza informatica Sicurezza It SOC Stormshield Trend Micro Vectra AI WatchGuard Technologies Zero Trust Zscaler
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    Navigazione
    • Attualità
    • Opinioni
    • Ricerche
    • Soluzioni
    Ultime

    Attacchi web a +33% e API obiettivo numero uno. L’analisi di Akamai

    23 Aprile 2025

    Infrastrutture critiche: la sicurezza è un imperativo

    18 Aprile 2025

    IA e Cybersecurity governano le strategie di investimento aziendali

    18 Aprile 2025
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 - BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.