Negli anni passati, solo le grandi aziende dovevano preoccuparsi della criminalità informatica. Per i criminali informatici, non valeva la pena attaccare le piccole e medie imprese (PMI); i pochi individui in grado di sferrare un attacco informatico di successo erano interessati solo a recuperare il pesce grosso.
Tuttavia, le offerte CaaS (Cybercrime-as-a-Service) hanno sostanzialmente democratizzato la criminalità informatica. I criminali informatici in erba ora hanno solo bisogno di una conoscenza rudimentale della sicurezza informatica, dell’accesso a Internet e di qualche dollaro in tasca per avviare un attacco. Pertanto, la criminalità informatica è diventata indiscriminata e i criminali informatici attaccano qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle sue dimensioni.
In questo post del blog esploreremo cos’è CaaS e come ha influenzato il panorama delle minacce contemporanee.
Che cos’è il crimine informatico come servizio?
CaaS è un modello in cui i criminali informatici forniscono vari servizi di hacking e criminalità informatica ad altri individui o gruppi, in genere a scopo di lucro. Si tratta essenzialmente di mercificare e commercializzare le attività dei criminali informatici, consentendo anche a chi ha poca esperienza tecnica di dedicarsi al crimine informatico.
In questo modello, i criminali informatici agiscono come fornitori di servizi, offrendo ai propri clienti una serie di servizi illeciti in cambio di un pagamento. Alcuni esempi comuni di offerte di cybercrime-as-a-Service includono:
- Ransomware-as-a-Service (RaaS): i criminali informatici offrono pacchetti ransomware che altri individui o gruppi possono utilizzare per infettare e crittografare i dati dei loro obiettivi. Gli aggressori richiedono quindi un riscatto alla vittima per decrittografare i dati.
- Distributed Denial of Service-as-a-Service (DDoSaaS): in questo servizio, i criminali informatici forniscono strumenti e infrastrutture per lanciare attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) su siti Web o servizi online, rendendoli indisponibili agli utenti legittimi.
- Botnet a noleggio: i criminali informatici possono affittare le loro botnet, che sono reti di computer o dispositivi compromessi controllati da un’entità centrale (il botmaster). I criminali informatici possono utilizzare queste botnet per inviare spam, condurre attacchi DDoS o diffondere malware.
- Servizi di furto di credenziali: alcuni criminali informatici offrono servizi per rubare credenziali di accesso (ad esempio nomi utente e password) a individui o aziende. Altri criminali informatici possono quindi utilizzare queste credenziali per facilitare ulteriori accessi non autorizzati o venderle sul dark web.
- Malware-as-a-Service (MaaS): i criminali informatici vendono kit o strumenti malware già pronti, consentendo ad altri di lanciare attacchi senza creare il malware da zero.
È importante ricordare che il cybercrime-as-a-Service è ancora agli inizi ed è destinato a migliorare. Nel tempo, le reti sotterranee ottimizzeranno le loro modalità di lavoro e, di conseguenza, aumenteranno il ritorno sugli investimenti. I criminali pagheranno solo ciò di cui hanno bisogno e aumenteranno o ridurranno l’attività a seconda delle percentuali di successo. Ad esempio, durante le festività natalizie, ci sono più opportunità di disturbare senza essere scoperti.
Lotta al crimine informatico come servizio
Man mano che le offerte CaaS diventano sempre più comuni e sofisticate, le organizzazioni devono riconoscere che ogni organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni o dalla fama, è una potenziale vittima del crimine informatico. Le PMI non possono più aggrapparsi all’idea di essere “troppo piccole per essere attaccate” ed evitare di attuare le necessarie procedure di sicurezza informatica. In effetti, la ricerca suggerisce che le imprese più piccole hanno maggiori probabilità di essere attaccate rispetto alle loro controparti più grandi.
Poiché la criminalità informatica sta diventando sempre più accessibile a un numero sempre maggiore di individui e gruppi criminali organizzati, le organizzazioni devono adottare misure aggiuntive per proteggere i propri dati, ovunque risiedano. È fondamentale che le aziende sappiano esattamente dove si trovano i loro dati sensibili e applichino i corretti controlli di sicurezza. La gestione centralizzata delle chiavi e delle policy è fondamentale per mantenere il controllo dei dati in tutti gli ambienti (compresi cloud pubblici, privati e ibridi). Le aziende dovrebbero anche assicurarsi che i dati sensibili siano crittografati, nel caso in cui accada il peggio e gli hacker riescano a prendere piede nei sistemi aziendali.
Tuttavia, per proteggersi adeguatamente dal CaaS è necessario un programma di sicurezza informatica semplice ma completo. Una strategia di sicurezza informatica di base deve includere i seguenti componenti:
- Valutazione del rischio: identificare e dare priorità ai rischi per la sicurezza informatica valutando risorse, minacce, vulnerabilità e potenziale impatto.
- Istruzione e formazione: istruire i dipendenti sulle migliori pratiche, tra cui password complesse, consapevolezza del phishing, utilizzo sicuro di Internet e segnalazione di attività sospette.
- Password e autenticazione forti: implementa policy robuste per le password e incoraggia l’autenticazione a più fattori (MFA).
- Firewall e sicurezza di rete: installa firewall per controllare il traffico in entrata/uscita, impedendo l’accesso non autorizzato e filtrando i contenuti dannosi.
- Aggiornamenti software e gestione delle patch: mantieni aggiornato il software per prevenire lo sfruttamento di vulnerabilità note.
- Crittografia dei dati: utilizza la crittografia per proteggere i dati sensibili in transito e inattivi.
- Configurazione sicura: garantisci hardware e software