Per Ettore Mastropasqua di Allnet.Italia, la cybersecurity efficace nasce dall’integrazione di persone, processi e tecnologie

Cybersecurity

Nel mondo digitale di oggi, la sicurezza informatica non è più un optional, ma una necessità strategica. Tuttavia, ridurre la cybersecurity all’implementazione di tecnologie avanzate sarebbe un errore.

Nell’articolo che condividiamo oggi, Ettore Mastropasqua, BU Director Cyber&Cloud e Networking, Allnet.Italia parla del fatto che, proteggere un’organizzazione significa, prima di tutto, conoscerla a fondo: sapere quali sono i propri asset critici, comprendere come si muovono i dati all’interno dei processi e valutare in maniera realistica la propria postura di sicurezza di partenza.

L’approccio più efficace è quello che combina tecnologia, governance e formazione.

Buona lettura!

La cybersecurity per un’impresa resiliente: oltre la difesa

La cybersecurity è diventata una necessità strategica per ogni impresa. La sua implementazione, per essere efficace, deve essere basata su una comprensione profonda dell’organizzazione, consapevolezza delle proprie vulnerabilità, governance trasparente dei processi e, soprattutto, capacità di integrare il fattore umano come parte attiva della protezione.

Mappare l’identità digitale per difenderla davvero

Molte organizzazioni commettono un errore già in partenza, ossia partono subito dalla tecnologia. In realtà, la sicurezza si costruisce dalla comprensione completa dell’identità digitale della propria azienda: cosa deve essere protetto, dove risiedono i dati, come fluiscono tra i processi e quali vulnerabilità espongono l’organizzazione a un rischio reale. Questa prima base corrisponde alla funzione “Identify” del NIST Cyber security Framework (CSF 2.0) e rappresenta il fondamento di qualsiasi strategia di cybersecurity. Nonostante la centralità di questo elemento, secondo Forrester Consulting, solo il 16% delle aziende globali ha una visione completa dei propri asset digitali, rivelando un punto cieco pericoloso: senza mappatura e consapevolezza, qualsiasi misura difensiva rischia di essere inefficace o inefficiente.

Comprendere l’identità digitale dell’azienda significa anche riconoscere le aree più esposte, allocare risorse in modo mirato e definire un livello di sicurezza sostenibile e tracciabile nel tempo. Una strategia solida nasce dai dati e dalla consapevolezza.

Il ruolo centrale delle persone e il rischio umano

Il cosiddetto “fattore umano” continua a essere la prima causa di incidente informatico. Secondo il rapporto 2025 di Mimecast, oltre il 95% delle violazioni aziendali coinvolge in qualche forma l’errore umano. Solitamente questi eventi sono scatenati dadi clic su link malevoli, password deboli, condivisione impropria di dati, o mancato rispetto delle policy di sicurezza. Sono errori che coinvolgono tutti, inclusi responsabili IT e security. Dunque, anche il personale più esperto può rappresentare una vulnerabilità se non è supportato da processi e formazione adeguati.

Da qui l’importanza crescente dell’approccio noto come Human Risk Management (HRM). Non si tratta più solo di “formare” i dipendenti, ma di conoscerne i comportamenti digitali, identificare i soggetti a rischio e intervenire in modo mirato. Intercettare in anticipo questi incidenti aiuta a ridurre drasticamente la superficie d’attacco.

Anche il Cyber security Framework riconosce questo cambio di paradigma: nella nuova funzione “Govern”, si esplicita l’importanza della cultura organizzativa e della gestione attiva del rischio umano come parte integrante della strategia di difesa.

Governare la complessità: processi, ruoli e responsabilità

Una strategia di cybersecurity efficace non può prescindere da una solida governance: richiede un equilibrio tra soluzioni tecnologiche e assetto organizzativo. Questo significa definire in modo chiaro ruoli, responsabilità e flussi decisionali, ma anche allineare la sicurezza agli obiettivi di business. Non si tratta solo di difendere l’infrastruttura IT, ma di garantire la continuità operativa, proteggere la reputazione aziendale e rafforzare la fiducia di clienti e stakeholder. In pratica, la sicurezza informatica diventa un elemento trasversale: non più dominio esclusivo dell’IT, ma leva strategica condivisa tra direzione, compliance, operations e risorse umane.

Soprattutto nelle PMI è fondamentale semplificare la governance: poche regole chiare, strumenti integrati, procedure standardizzate e consapevolezza diffusa. La tecnologia può supportare questo processo, ma serve un impegno deciso da parte della direzione, affinché la sicurezza diventi parte integrante delle decisioni quotidiane.

Cybersecurity come pilastro strategico

La metamorfosi della cybersecurity da semplice supporto tecnologico a funzione cruciale e strategica è evidente anche dal passaggio da MSP (Managed Service Provider) a MSSP (Managed Security Service Provider), che evidenzia come la sicurezza si stia evolvendo a pilastro strategico. Grazie all’integrazione di AI e ML, gli MSSP integrano monitoraggio continuo, threat intelligence e gestione incidenti o minacce in tempo reale, offrendo una visione completa e proattiva delle minacce.

Le imprese, dunque, necessitano di un modello di cybersecurity integrato, che includa processi decisionali chiari, formazione specifica per ruoli, e un’attenzione costante al rischio umano.

Oltre la tecnologia: sicurezza integrata e culturale

La sicurezza informatica non è un progetto a termine, ma un processo iterativo. Richiede audit regolari, test di penetrazione, aggiornamenti costanti e adattamento alle nuove minacce. Solo attraverso un modello “Secure by Design”, che integri la cybersecurity fin dalla progettazione dei sistemi e dei processi aziendali, si possono minimizzare i rischi.

Il fattore umano, per quanto complesso da gestire, va considerato come una risorsa chiave. Le iniziative di formazione devono essere personalizzate e mirate, andando oltre la semplice compliance normativa per costruire una cultura della sicurezza diffusa e responsabile.

In un contesto digitale in rapida evoluzione, la capacità di un’organizzazione di adattarsi, reagire e prevenire è il vero metro della resilienza. La cybersecurity diventa dunque una leva strategica non solo per la protezione, ma per il successo competitivo nel lungo termine.

di Ettore Mastropasqua, BU Director Cyber&Cloud e Networking, Allnet.Italia