Il ransomware è una forma avanzata di malware che cifra i dati e li trasformano in ostaggi digitali, costringendo le vittime a pagare un riscatto per riacquistare l’accesso.

Nell’attuale scenario digitale le minacce informatiche rappresentano un pericolo in continua crescita che mette a rischio professionisti e aziende di ogni dimensione. Tra queste minacce, il ransomware è senza dubbio la più insidiosa a causa della sua natura particolarmente dannosa.

Il ransomware è una forma avanzata di malware che cifra i dati e li trasformano in ostaggi digitali, costringendo le vittime a pagare un riscatto per riacquistare l’accesso. In alcuni casi, gli autori dell’attacco minacciano di divulgare pubblicamente i dati sottratti qualora non vengano soddisfatte le loro richieste.

L’impatto di un attacco ransomware può essere devastante e colpire profondamente le operazioni aziendali. Questi attacchi sono spesso il risultato di vulnerabilità preesistenti. Secondo IBM, il 95% degli attacchi informatici è attribuibile a errori umani, spesso causati da problemi di configurazione, impostazioni di sicurezza inadeguate e formazione del personale non sufficientemente approfondita. Adottando strategie di backup dati efficaci, le aziende possono garantire la continuità operativa anche di fronte a gravi incidenti informatici.

Cubbit, nel suo manuale sulla protezione dai ransomware, cita uno studio di Veeam che ha rilevato come l’85% delle aziende abbia subito attacchi ransomware nell’ultimo anno. In base ai dati di Trend Micro, l’Italia si classifica terza a livello mondiale e prima in Europa per frequenza di attacchi ransomware.

Ulteriori ricerche sul fenomeno delineano uno scenario preoccupante: Sophos segnala che i costi di riparazione superano di tre volte l’ammontare del riscatto richiesto mentre Trend Micro evidenzia che il pagamento di un riscatto finanzia fino a nove altri attacchi. Il Ransomware Trends Report di Veeam, inoltre, sottolinea come il 93% degli attacchi prenda di mira specificamente i backup, enfatizzando l’importanza critica di una gestione attenta per prevenire la cancellazione dei dati a causa di malware.

Cubbit offre una soluzione all’avanguardia, sicura ed economica per combattere il ransomware e altre minacce informatiche. Superando i limiti del cloud tradizionale e la dipendenza da infrastrutture on-premises costose e ingombranti, Cubbit introduce un approccio innovativo alla difesa informatica e alla protezione dei dati.

Un nuovo modo di archiviare i dati: il cloud geo-distribuito

Il metodo innovativo di Cubbit si distingue dalle soluzioni tradizionali poiché utilizza un’archiviazione distribuita geograficamente per ottenere una gestione dei dati sicura ed efficiente. Invece di affidarsi a un data center centralizzato, Cubbit protegge i dati degli utenti con quattro layer di sicurezza

Ogni dato archiviato in Cubbit è protetto con crittografia di livello militare, diviso in frammenti e replicato in più località geograficamente delimitate all’interno del Paese dell’utente. Grazie a ciò, Cubbit aumenta notevolmente la resilienza e riduce al minimo il rischio di perdita di dati, offrendo una durabilità dei dati fino a 15 9, un miglioramento di diecimila volte rispetto allo standard industriale di 11 9.

Una caratteristica distintiva di Cubbit è la sua scalabilità. A differenza dei sistemi tradizionali, che richiedono un sostanziale investimento per espandere la capacità di archiviazione dei dati, Cubbit offre un modo facile ed economico per aumentare la capacità di archiviazione, affrontando le sfide poste in termini di data gravity. 

Cubbit è un cloud object storage completamente compatibile con S3. In altre parole, è nativamente compatibile con qualsiasi applicazione S3 presente sul mercato: Veeam, Nakivo, Commvault e molte altre. Il che significa: l’utente non dovrà subire alcuna interruzione nel suo flusso di lavoro né apprendere nuove e complicate configurazioni del client.

Oltre a sicurezza e scalabilità, Cubbit si distingue anche per la sua economicità. Non possedendo alcun data center, Cubbit risparmia sui costi di alimentazione e raffreddamento, risparmio che Cubbit passa agli utenti stessi. Cubbit infatti non impone spese di cancellazione, spese di trasferimento dati, spese per le S3 API call né tanto meno spese per la ridondanza. Se con il cloud tradizionale la ridondanza è una feature premium, con Cubbit è by design.

Un altro pilastro distintivo di Cubbit è la sua attenzione alla sovranità digitale. Grazie al geofencing, Cubbit garantisce che i dati siano conservati esclusivamente all’interno dei confini nazionali, seguendo attentamente il GDPR e le leggi vigenti in materia di gestione dei dati. Cubbit conferma il suo impegno nella cybersecurity di eccellenza attraverso una serie di prestigiose certificazioni. 

La piattaforma è certificata ISO 9001:2015 per la qualità dei suoi sistemi di gestione, ISO/IEC 27001:2013 per l’efficace gestione della sicurezza delle informazioni, ISO/IEC 27017:2015 per la sicurezza nei servizi cloud, e ISO/IEC 27018:2019 per la tutela della privacy e protezione dei dati personali nel cloud. Inoltre, Cubbit è riconosciuta dal MePA e qualificata dall’ACN (Agenzia Nazionale per la Cybersecurity, precedentemente AgID, Agenzia per l’Italia Digitale), confermando il suo alto standard nel settore della sicurezza informatica, come evidenziato dal Cybersecurity Made in Europe Label.

Cosa rende Cubbit  immutabile ai ransomware

Per combattere il cyber crimine, l’azienda ha implementato due innovative soluzioni: versioning e object lock. Queste soluzioni rappresentano un passo avanti significativo nella protezione dei dati aziendali.

Il versioning è una funzionalità derivata dallo standard S3, che agisce come una “capsula del tempo” anti-ransomware. Questa caratteristica permette di conservare più versioni di un singolo file. In questo modo, nel caso in cui un file venga compromesso da un attacco ransomware, è possibile ripristinare facilmente una versione precedente all’attacco o una copia dell’ultima versione non corrotta. Il versioning fornisce dunque un livello di sicurezza addizionale, permettendo alle aziende di avere la tranquillità che i loro dati critici possano essere recuperati in qualsiasi momento.

L’object lock, un’altra funzionalità basata sullo standard S3, offre agli utenti la possibilità di “bloccare” un file. Quando un file è bloccato con l’object lock, diventa immune a qualsiasi forma di cifratura, modifica o cancellazione, che essa sia causata da un attacco ransomware o da un errore umano. 

Insieme, queste due soluzioni, insieme all’architettura geo-distribuita alla base di Cubbit, forniscono una doppia difesa contro il ransomware, garantendo non solo la conservazione delle versioni precedenti dei file ma anche la protezione assoluta di versioni specifiche da qualsiasi forma di alterazione. La combinazione di versioning e object lock rappresenta un approccio innovativo e robusto alla sicurezza dei dati, rendendo la piattaforma un’opzione affidabile per le aziende che desiderano salvaguardare i loro dati in un ambiente digitale sempre più rischioso.

Chi è Cubbit

Cubbit è un’azienda di Bologna fondata nel 2016. Partner di Gaia-X, Cubbit conta oltre 200 aziende clienti sul territorio, tra cui Granarolo, Amadori, Aeroporto di Bologna e numerosi comuni e istituzioni. Recentemente Cubbit ha firmato una partnership con Exclusive Networks, leader europeo di cybersecurity quotato alla Borsa di Parigi ($4.9B di fatturato), e con Leonardo ($14B di fatturato e leader mondiale in aerospazio, difesa e sicurezza).

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