Il Presidente Aidr Mauro Nicastri commenta il progetto che prevede lo sviluppo di reti ultraveloci pubbliche per incentivare la transizione digitale del Paese.

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Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato

In Italia si sta lavorando tanto per colmare il divario digitale e nascono progetti congiunti tra pubblico e privato. Oggi condividiamo il commento di Mauro Nicastri, Presidente di Aidr, relativo al progetto tra il Governo e il Grupppo Ferrovie dello Stato dedicato alle reti ultraveloci.

Il progetto prevede lo sviluppo di reti di comunicazione ultraveloci di nuova generazione su tutto il territorio nazionale, grazie alla capillarità dell’infrastruttura ferroviaria. È proprio questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato dall’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il progetto, della durata di tre anni, impiega un cofinanziamento fino al valore massimo complessivo di 550 milioni di euro e prevede la realizzazione di un backhauling in fibra ottica e di un’infrastruttura radiomobile 5G, di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità.

Come ha sottolineato in occasione della presentazione dell’accordo l’Ad di Ferrrovie, Luigi Ferraris”, dichiara il Presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri, “il progetto permetterà di portare la fibra ottica in aree oggi poco o per niente coperte, migliorando così la connettività, favorendo molteplici processi di digitalizzazione a  beneficio non solo dei viaggiatori, ma anche di imprese e cittadini. L’investimento in nuove infrastrutture”, prosegue Mauro Nicastri, “è un tassello importante all’interno del processo di transizione digitale, cui è chiamato il nostro Paese, su impulso dell’Unione europea, nell’Anno europeo delle competenze. In questa direzione, stiamo promuovendo un programma dedicato alle scolaresche e ai dipendenti della Pubblica amministrazione e delle imprese, in collaborazione con Parlamento e Commissione europea, volto a promuovere la cultura digitale, per superare il divario esistente, consentendo ad una platea sempre più numerosa di valorizzare le enormi potenzialità legate all’uso delle tecnologie digitali”.