Intervista a Vittorio Figini, CEO e founder di ULI
Ci sono sempre nuove novità e frontiere nel Voice over IP (VoIP), una tecnologia che ha iniziato a diffondersi in modo convinto nelle aziende nei primi anni 2000 e che oggi vive una nuova stagione grazie al continuo sviluppo della tecnologia stessa, la diffusione della banda larga, il Cloud. Ne parliamo in questa intervista con Vittorio Figini, fondatore e amministratore di ULI – Utility Line Italia, uno dei più antichi ISP – Internet Service Provider italiani, costituito nel 1995 a Seveso nell’hinterland milanese.
Come vede la diffusione del VoIP in particolare tra le aziende? È possibile fare un confronto con la situazione estera?
In base ai nostri dati la richiesta da parte delle aziende ha registrato un aumento del 20/30% dal 2016 al 2017. I vantaggi sono evidenti: dalla riduzione dei costi alla facilità di gestione, dalla portabilità e mobilità anche su mobile, al fatto di poter disporre di più canali (chiamate contemporanee) sullo stesso numero. Esistono ancora certe resistenze non tanto sulla funzione in se stessa ma sui costi di implementazione, il fatto cioè che gli apparati devono essere sostituti, un timore ingiustificato visto che il ritorno dell’investimento si realizza dall’anno e mezzo ai tre anni. Non possiamo dire che il gap con gli Stati Uniti, il Giappone, i Paesi del Nord Europa, quegli stessi dove da più tempo è diffusa la banda larga, sia colmato, ma siamo sulla strada giusta.
A livello di costi e di gestione le aziende sono pronte ad assecondare le potenzialità di questa tecnologia?
Secondo le nostre esperienze, rispetto al telefono tradizionale, il VoIP può determinare risparmi del 50/60%. Un vantaggio concreto, scalabile, cui contribuisce la consapevolezza dello strumento. Il VoIP viaggia su Internet ed è svincolato da qualsiasi contesto di monopolio. È importante capire che è decisivo, non più la quantità delle numerazioni disponibili, ma il numero delle chiamate effettivamente effettuate/ricevute. Detto questo, i vantaggi sono straordinari, si pensi solo al fatto di poter ricevere contemporaneamente 100 telefonate, alla funzione di volano del VoIP a beneficio della organizzazione dell’azienda e della gestione del personale e alla possibilità di poter rispondere a una telefonata al proprio numero aziendale direttamente sul mobile.
Quale il futuro del VoIP, che cosa consiglia alle aziende?
Potremmo dire, con una provocazione ad effetto, che tutto è VoIP: tutte le telefonate che facciamo a un’istituzione o a un’azienda per chiedere informazioni e supporto sono già via Internet e VoIP. E’ quindi la tecnologia intrinseca necessaria, la velocità di banda, la chiarezza del segnale, i tempi di latenza che consentono di disporre di tutta la potenzialità del VoIP. È però essenziale scegliere un ISP che garantisca livelli di banda minima garantita e servizi contrattuali a partire dagli SLA (Service Level Agreement), e che magari faccia scelte particolari, come quella di non far pagare lo scatto alla risposta. Proprio perché la forza intrinseca e il futuro del VoIP passano dalla Rete, la possibilità di avere centralini VoIP in Cloud è la nuova frontiera, i cui sviluppi dovrebbero essere maggiormente incoraggiati su più piani, a partire dalle politiche infrastrutturali e tecnologiche del Paese.