Il ricorso a questa tipologia di incentivi è sempre più comune nelle aziende, in particolar modo in quelle di medie e grandi dimensioni.

Welfare aziendale buoni acquisto
Close-up of customer taking paper shopping bags from the saleswoman in the shop

Il buono acquisto per dipendenti o collaboratori è un incentivo economico che le aziende utilizzano come misura di welfare aziendale. Il ricorso a questa tipologia di incentivi è sempre più comune nelle aziende, in particolar modo in quelle di medie e grandi dimensioni. Essi infatti hanno risvolti positivi sia per i beneficiari, ovvero i dipendenti e i collaboratori, che per l’azienda che li propone.

Va sottolineato peraltro che il buono acquisto gode di benefici fiscali che vale la pena prendere in considerazione. Si ricorda infatti che già la Legge 213 del 30 dicembre 2023 (Legge di Bilancio 2024) aveva innalzato la soglia esentasse dei fringe benefit (2.000 euro per coloro che hanno figli a carico e 1.000 euro per chi non ha figli a carico), e che la Legge di Bilancio 2025 ha confermato detta soglia per il triennio 2025-2027.

L’azienda ha la facoltà di distribuire questi benefit in qualsiasi momento, ma molto spesso questo avviene in determinati periodi dell’anno come per esempio il mese di dicembre, in occasione delle festività natalizie, oppure durante il periodo pasquale. L’erogazione di fringe benefit può essere poi un premio elargito quando l’azienda raggiunge un determinato obiettivo, per esempio il superamento del fatturato dell’anno precedente.

Coinvolgimento dei dipendenti e work-life balance

Come accennato, i buoni acquisto sono uno dei più comuni strumenti di welfare, molto semplici da gestire e caratterizzati da notevole flessibilità.

Per molte aziende è diventata una consuetudine ricorrervi dato che i vari fringe benefit (e quindi non solo i buoni acquisto) sono considerati una strategia per migliorare il coinvolgimento dei dipendenti nell’organizzazione, il cosiddetto employee engagement.

Rappresentano inoltre uno strumento importante per migliorare il work-life balance, vale a dire l’equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata: è infatti indiscutibile che per un’ottima qualità della vita sia fondamentale trovare l’equilibrio ideale tra il tempo che si trascorre nell’ambiente professionale e quello dedicato alla famiglia e alle attività personali.

Buoni acquisto: cosa sono esattamente e quali sono le modalità di utilizzo

I buoni acquisto sono sostanzialmente dei voucher disponibili in due formati, uno più “tradizionale”, ovvero quello cartaceo, e uno più “tecnologico” ovvero digitale. Si tratta essenzialmente di un buono che ha un determinato valore economico; è l’azienda che sceglie l’importo da elargire al dipendente.

Il buono cartaceo può essere consegnato via o posta o di persona; quello digitale invece viene consegnato di solito tramite e-mail o comunque per via digitale.

Molti buoni acquisto, come ad esempio quelli di Edenred, sono voucher multimarca (o multibrand); ciò significa che il beneficiario può utilizzarli non in uno specifico negozio, bensì in moltissimi shop convenzionati, sia fisici che online, di vario tipo.

Grazie a questi buoni si ottiene di fatto una riduzione della spesa relativa a beni o servizio di ogni tipo: prodotti per il tempo libero, beni alimentari, libri, riviste, strumenti di elettronica, articoli per l’infanzia, giocattoli, carburanti, articoli per lo sport ecc.

I benefici fiscali

Fringe benefit come i buoni acquisto sono caratterizzati da benefici fiscali interessanti.

Innanzitutto, per quanto riguarda le aziende, essi rappresentano un costo deducibile al 100%.

Per quanto concerne i dipendenti, invece, abbiamo già ricordato che tali benefit non concorrono alla formazione del reddito fino a 1.000 euro all’anno per la generalità dei dipendenti e fino a 2.000 euro all’anno per quelli con figli a carico.

Queste soglie sono valide per tutto il triennio 2025-2027. Questi fringe benefit sono esenti da contributi fiscali e previdenziali e quindi il dipendente riceve il 100% del valore, diversamente da quanto accade con i premi inseriti in busta paga.