Università e aziende stanno collaborando per formare i professionisti del futuro. Una di queste importanti partnership è quella stretta tra Oracle Italia e l’Università di Pavia che hanno siglato un accordo di collaborazione in ambito formativo per offrire agli studenti orientamento e opportunità di fare esperienza in azienda.
I termini della partnership tra Oracle e l’Università di Pavia
L’accordo, che ha una durata di due anni, si inserisce nel quadro delle attività che Oracle porta avanti da tempo anche con la CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – e crea un quadro di riferimento per sviluppare in modo più articolato ed esteso un “percorso di arricchimento delle competenze” che fa leva sulle iniziative già in corso tra Oracle e l’Università di Pavia da alcuni mesi. L’obiettivo è integrare la formazione sui temi chiave dell’IT di oggi e di domani – come il cloud, lo sviluppo software, la scienza dei dati – nei percorsi di studio di tutte le facoltà, anche di quelle non STEM.
Oracle ha un’ampia presenza nel mondo accademico italiano, collaborando però principalmente con le facoltà di area scientifica e tecnologica attraverso i percorsi formativi della Oracle Academy, della CRUI o con progetti di ricerca specifici. Quando l’Università di Pavia ha manifestato la propria esigenza di lavorare a favore di facoltà diverse, Oracle ha accolto con entusiasmo la proposta.
Previste anche attività di orientamento e inserimento professionale
I contenuti che Oracle potrà mettere a disposizione nel quadro dei progetti saranno strutturati con le singole facoltà dell’Università di Pavia, in base alle specifiche esigenze manifestate. In linea generale, saranno organizzati intorno a tre aree di crescente complessità dedicati allo scenario tecnologico odierno – cloud infrastrutturale, servizi gestiti, cloud applicativo -, allo sviluppo software e alla data science applicata nei diversi contesti. Fa parte dell’accordo quadro anche la disponibilità di Oracle a collaborare alle attività di orientamento dell’ateneo e a valutare iniziative di inserimento professionale rivolte a studenti e studentesse.
Dichiarazioni
“Siamo certi che questa collaborazione più estesa con Oracle ci darà grandi soddisfazioni, anche per le caratteristiche innovative che porterà alla nostra offerta formativa”, ha commentato Pietro Carretta, Delegato al Placement dell’Università di Pavia. “La tecnologia è infatti uno strumento essenziale anche per i futuri esperti di area umanistica, economica e sociale: nelle aziende e istituzioni applicativi e piattaforme digitali sono onnipresenti e la trasformazione digitale rende quanto mai importante che gli esperti di dominii diversi da quello informatico dispongano di competenze operative su temi quali il cloud, lo sviluppo di applicazioni, l’AI e la data science: competenze che costituiscono vere e proprie chiavi di accesso per l’innovazione e per le opportunità di carriera nei più diversi ambiti. Il progetto con Oracle si inserisce in questa cornice di contaminazione dei saperi, arricchendo la formazione di studenti che per vocazione hanno scelto percorsi in ambito umanistico, psicologico e politico-sociale, ma hanno interesse e predisposizione per le tecnologie digitali. Ci aspettiamo che questo percorso renda il loro profilo più versatile e interessante per il mercato del lavoro migliorando la capacità di adattarsi a contesti lavorativi sempre più complessi e che rafforzi ulteriormente la loro occupabilità”.
“Questa collaborazione è qualcosa di interessante e unico anche per noi”, ha aggiunto Giovanni Ravasio, Cloud Applications VP e Country Leader, Oracle Italia. “Lavoriamo per il futuro, per un mondo in cui la tecnologia sarà ancora più pervasiva e applicata in modo trasversale nelle imprese, in cui nuovi professionisti preparati adeguatamente potranno inserirsi con successo. La collaborazione tra pubblico e privato del resto è la chiave di volta per la crescita della cultura digitale in Italia e consideriamo il nostro impegno in questa direzione uno dei contributi più importanti che Oracle può dare alla crescita del Paese”.