Il mobile sta crescendo in modo esponenziale e cross generazionale, l’industry del turismo digitale non potrà prescindere da questo fatto. Facendo riferimento al solo mercato italiano, è possibile partire da alcuni dati evidenti: oggi sono oltre 86 milioni i contratti mobile, pari al 145% della popolazione, di cui 31 attivi su social media da mobile, con un 85% di utilizzo di Internet via mobile contro una media mondiale del 52% (fonti: GSMA Intelligence, Global Web Index).
È chiaro come in un contesto simile, lo smartphone divenga uno strumento di comunicazione, interazione e informazione imprescindibile per gli italiani, anche in viaggio.
In occasione di TravelHashtag, evento romano dedicato alla travel experience in era digitale, Wiko – il brand di telefonia portavoce della “democratizzazione” della tecnologia – ha estrapolato alcuni dei principali trend del viaggio, mettendo al centro del racconto proprio lo smartphone, nuova guida tascabile “always on”.
Wiko ha interrogato, tramite sondaggio Facebook, gli utenti iscritti al gruppo Wiko Community Italia, per capire quali fossero le caratteristiche davvero imprescindibili per l’utente finale in viaggio. Con il 69% dei voti è la batteria il vero must have.
In viaggio, dove le opportunità di ricarica diminuiscono, avere un prodotto con batteria long lasting salva da spiacevoli sorprese, salvaguardando il bel ricordo della vacanza stessa.
Al secondo posto, con buona distanza (15% dei voti) la qualità della fotocamera perché, si sa, lo smartphone è ormai un valido e ben più pratico sostituito della macchina fotografica.
Ben distanti la necessità di chip NFC (6% dei voti) e la capacità di RAM e ROM (6%), per chiudere con ampiezza e risoluzione del display (4%).
In questo contesto, lungi da immaginare scenari futuristici o abbandoni categorici delle guide cartacee, sono almeno 3 i macro trend delineabili che Wiko ha suggellato:
VOICE & VISUAL SEARCH
La ricerca vocale così come la visual search a scapito della ricerca testuale sono funzionalità destinate a crescere sempre di più con la diffusione di servizi di assistant digitali e di riconoscimento immagini. Un successo che necessariamente comporterà un impatto significativo sull’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) e sulle strategie di marketing digitale, che si basano in gran parte su input da tastiera.
INSTANT MESSAGING
Moderno, esigente e impaziente il turista digitale vuole poter gestire la sua vacanza da smartphone entrando sempre più in contatto con i brand turistici. Dalle strutture ricettive, alle compagnie aeree e di trasporti, fino ai musei e agli enti culturali. Non solo tramite una app, la comunicazione è veloce e immediata e deve passare attraverso molteplici altri canali, quali i social o le piattaforme di chat.
CRESCITA MOBILE E-COMMERCE
In un contesto in cui due italiani su tre effettuano acquisti o pagamenti online, e il 42% l’ha fatto da dispositivi mobili, una delle categorie merceologiche in crescita è proprio quella del travel che segna un considerevole +9,3%. Tra viaggi e accomodation, sono infatti oltre 14 i miliardi di dollari spesi – rigorosamente on line – nel 2018 dagli italiani. (Fonte: Statista Digital Market Outlook per e-commerce, e-travel e digital media, gennaio 2019)
Ed è proprio l’e-commerce da mobile il tema che interessa la seconda domanda posta agli utenti del gruppo Wiko Community Italia. Il brand si è interrogato su quale fossero le principali tipologie di acquisti effettuate tramite smartphone durante i viaggi.
Al primo posto si posiziona l’acquisto di biglietti di trasporto (aerei, treni, autobus) con il 33% dei voti. Seguono il booking di ristoranti (28% dei voti) e di hotel (19%), pratiche ormai abituali da finalizzare con smartphone alla mano.
Interessanti anche i risultati registrati in termini di prenotazioni e acquisto di biglietti per attività ludiche e culturali, come ingressi a musei, concerti, mostre ed eventi, che conquistano il 14% dei voti della community Wiko. Chiude la classifica il noleggio di mezzi di trasporto per spostamenti interni (auto, scooter, bici) con il 6% dei voti.