Il digitale rappresenta oggi uno dei maggiori volani di sviluppo dei territori. In Italia, le risorse del PNRR destinate a progetti destinati all’innovazione e alla trasformazione digitale del Sud, rappresentano una fetta sostanziale del bilancio. 350 milioni di euro sono destinati a realizzare progetti di Ecosistemi dell’innovazione nel Sud, mentre oltre il 45% degli investimenti nella connettività a banda ultralarga si svilupperanno nelle Regioni del Mezzogiorno, a dimostrazione di una diffusa e ormai consolidata consapevolezza che la digital transformation non sia esclusivo appannaggio dei territori che ospitano le aziende più avanzate e innovative, ma che anzi rappresenti a livello complessivo di sistema Paese un fattore ormai imprescindibile di crescita economica.
Spesso, tuttavia, ci si dimentica che la correlazione tra la presenza di importanti incentivi finanziari e lo sviluppo di progetti innovativi all’interno delle aziende dei territori nei quali sono destinati non è il solo elemento in grado di favorire la trasformazione digitale. Elemento fondamentale è, infatti, una forte apertura all’innovazione da parte delle imprese verso la trasformazione digitale (secondo i dati del Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, il Sud del Paese conta oltre 15.000 imprese innovative ed è l’area con il più elevato tasso di imprenditorialità giovanile, 10% rispetto alla media italiana dell’8,4%). Questa volontà di innovazione che caratterizza uno scenario decisamente in fermento deve essere accompagnata da competenze tecniche da diffondersi capillarmente; di un trasferimento di tecnologie, dunque, che non può avvenire senza una presenza concreta e reale sul territorio da parte di attori altamente specializzati.
In questo quadro entrano in gioco Partner tecnologici come Impresoft Group, non solo supportando le aziende locali nei loro progetti di trasformazione digitale, ma anche triangolando con la loro presenza sul territorio i sottili equilibri che si innestano tra queste ultime e le università, gli enti di ricerca, le associazioni di impresa, ponendosi come intermediari di un percorso di innovazione più ampio.
Per questo motivo Qualitas Informatica, azienda vicentina parte di Impresoft Group e specialista dei sistemi MES per la gestione, pianificazione e controllo della produzione aziendale ha intrapreso un progetto di espansione nel Meridione e nel 2021 ha visto l’apertura di una nuova sede a Napoli per incentivare la trasformazione digitale del Sud. Consapevole che la presenza sul territorio dei Partner sia un fattore indispensabile per il trasferimento delle tecnologie, Qualitas Informatica non solo affianca le aziende del Sud nel proprio percorso di trasformazione in Smart Factory grazie a un’offerta MES innovativa, ma interviene attivamente a livello locale, promuovendo partnership e sinergie virtuose.
Fondamentale per la trasformazione digitale del Sud è infatti lo sviluppo e il consolidamento di modelli di collaborazione delle imprese con università e organizzazioni di ricerca (per capire l’enorme potenziale a disposizione basti pensare che il Sud vanta la più alta diffusione di discipline Stem, scelte dal 25,3% dei giovani contro il 24,6% della media nazionale). Partner come Qualitas Informatica, cogliendo da un lato la necessità delle imprese locali di essere accompagnate nell’implementazione di tecnologie innovative, dall’altro traducendo in progetti aziendali il prezioso contributo in termini di ricerca e sviluppo fornito dalle università del territorio, trasportano contenuti innovativi dal mondo accademico all’impresa reale.
In questo modo è possibile innestare un circolo virtuoso di sviluppo, dando fiducia ai territori del Mezzogiorno in un’ottica di attrazione rinnovata dei giovani talenti e di contro-emigrazione. Se esiste ancora un marcato divario tra le regioni del Mezzogiorno e quelle del Nord Italia (basti pensare ad esempio che, su una scala da 0 a 100, l’indice della Lombardia è di 72 mentre quello della Basilicata è di 27,8), le buone notizie non mancano: le imprese innovative del Sud rappresentano oggi il 17% del totale nazionale, registrando una crescita del +52% rispetto al 2014 a fronte del +34,3% della media italiana. Il potenziale per una trasformazione digitale del Sud c’è, si fa sentire e può rappresentare certamente un fattore di attrazione per le nuove generazioni che seppur ritrovandosi in contesti digitalmente immaturi possono sperimentare quel grado di fluidità e libertà tipico delle realtà più giovani e inesplorate.
Qualitas Informatica accoglie le esigenze proprio di queste aziende attraverso un’offerta tecnologica altamente modulabile, flessibile e scalabile in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di organizzazione, anche a quelle meno strutturate e di piccole dimensioni che maggiormente caratterizzano il tessuto imprenditoriale del Sud Italia, a riprova che il ruolo dei Partner è fondamentale per contribuire all’abbattimento di alcune barriere culturali secondo le quali le soluzioni più innovative sarebbero alla portata delle sole aziende più grandi e avanzate. Grazie a poli tecnologici trasversali ed estesi come Impresoft Group – che aggrega nei suoi 4 Competence Center aziende innovative come Qualitas Informatica – è invece possibile supportare la trasformazione digitale nazionale a partire da ogni singola realtà aziendale, ciascuna con le proprie peculiarità, in un’ottica di crescita e sviluppo dell’intero Paese.
di Fabrizio Bolli, Responsabile Canale Diretto Centro Sud Italia Qualitas Informatica e Luigi Cristiano, Program Manager Responsabile sede Centro Sud Italia Qualitas Informatica