Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, c’è ancora molto da fare perché l’industria italiana diventi 4.0. È vero però che il nostro Paese ha appena cominciato ad attivare politiche atte a favorire in modo sistematico la trasformazione digitale delle imprese. Tra queste ci sono i Punti Impresa Digitale: a un anno dalla loro ideazione e localizzazione in seno alle Camere di Commercio, a Smau Milano ci sarà l’occasione di conoscere le esperienze concrete di Bergamo Sviluppo e delle CCIAA di Milano-Monza-Brianza-Lodi e di Ancona. La scommessa di Industria 4.0, in ogni caso, catalizza le migliori energie di imprese digital e startup italiane.
A Fieramilanocity (23-25 ottobre), oltre ai player del digital, come Aruba, Cisco, Edisoftware, Intel, GData, SAP,Oracle, Seeweb, saranno presenti decine di startup da tutta Italia con le loro proposte per accompagnare in ottica Open Innovation la trasformazione digitale delle imprese, fra stampa 3D, realtà aumentata e realtà virtuale, cloud computing, IoT e molto altro. A proposito di Open Innovation, Smau sarà anche l’occasione di conoscere gli esempi migliori nel settore industry 4.0: fra i casi di successo saranno premiati Enel, Würth, Parmalat, la siderurgica Danieli, l’azienda Paglieri, nota per il brand “Felce Azzurra” e per altri celebri marchi per l’igiene, l’azienda meccanica Bedeschi, l’azienda leader nell’underwater mobility Suex e l’azienda alimentare The Bridge.
Industria 4.0: la fotografia di una rivoluzione solo agli inizi
L’8,4% delle imprese italiane utilizza almeno una delle tecnologie considerate abilitanti la trasformazione digitale secondo il Piano Industria 4.0 2017-2020. Tecnologie che intervengono nei settori della produzione (IoT, AR, VR, stampa 3D, robot collaborativi, nanotecnologie e materiali intelligenti) e dello sfruttamento delle informazioni e dei dati (cloud, big data, cyber security, horizontal e vertical integration). A questo numero si aggiunge un 4,7% che ha pianificato investimenti specifici nel prossimo triennio. I numeri (rapporto Mise del 2018 su un campione di 23.700 realtà di tutte le classi dimensionali) sembrano limitati ma sono destinati a cambiare: l’industria 4.0 nel nostro Paese è solo agli inizi.
È interessante vedere come le industrie italiane scelgono di affrontare la sfida del 4.0: il 62,4% delle imprese con un processo di innovazione già avviato si avvale di una o al massimo due tecnologie. Al di sopra dei 50 addetti la trasformazione digitale si amplia, ma sono solo le grandi imprese ad aver implementato tecnologie 4.0 in un sistema integrato: oltre la metà di esse, infatti, ne utilizza almeno 4 tipologie. Fra gli approcci adottati, inoltre, pochissime imprese ricorrono a tecnologie che riguardano la sola fase di produzione, mentre sono le micro e piccolissime imprese ad innovarsi con le sole tecnologie di utilizzo dati. Sfruttare entrambe le opportunità è la scelta del 50% delle medie imprese e del 69,2% delle grandi. Entrando più nel dettaglio delle singole tecnologie impiegate, la cyber security, l’integrazione orizzontale e verticale delle informazioni e l’IoT canalizzano gran parte degli investimenti aziendali. Tra le industrie di media e grande dimensione più strutturate si stanno diffondendo robot collaborativi, stampanti 3D e tecnologie per le simulazioni virtuali.
Il ruolo dei PID come facilitatori di innovazione
A distanza di un anno dalla loro nascita con il Piano Industria 4.0, poi Impresa 4.0, a Smau Milano ci sarà modo di vedere come stanno funzionando i PID. I Punti Impresa Digitale sono strutture localizzate nelle Camere di Commercio, dedicate alla diffusione della cultura e della pratica del digitale fra le imprese di tutte le dimensioni e di tutti i settori economici, e anche fra i professionisti. Il network di punti “fisici” è affiancato da una rete “virtuale” che opera con un’ampia gamma di strumenti digitali (siti specializzati, forum e community, social media) con l’obiettivo di fornire a imprese e professionisti servizi di supporto nella trasformazione digitale.
Il bilancio di Unioncamere: a oggi si contano 88 PID attivati; 14 milioni di euro stanziati attraverso voucher per le imprese; più di 70 bandi pubblicati; 470 eventi di informazione con oltre 8mila aziende partecipanti; 800 test di autovalutazione per scoprire la maturità digitale della propria impresa; 620 i dipendenti delle Camere di Commercio formati sulla digitalizzazione. L’obiettivo futuro è coinvolgere di più le aziende più piccole, che faticano a intraprendere la strada della trasformazione digitale.
A Smau si potranno conoscere le esperienze concrete, con i primi risultati, di alcuni PID. Come Bergamo Sviluppo: al Polo per l’innovazione con sede a Dalmine, infatti, è stata affidata dalla Camera di Commercio di Bergamo la gestione del PID. Poi, il PID della CCIAA di Milano-Monza-Brianza-Lodi: in questo anno di attività sono stati messi a disposizione nel territorio ben 4,2 milioni di euro di voucher innovazione per micro piccole e medie imprese, start up e aggregazioni di imprese con soggetti altamente qualificati. A Smau il PID della CCIAA di Milano-Monza-Brianza-Lodi organizza anche il workshop specifico “Bandi per l’innovazione 4.0 e servizi digitali: le opportunità per piccole medie imprese e start up”. E ancora il PID della CCIAA di Ancona: a Milano illustrerà i servizi previsti dal sistema camerale italiano (formazione, orientamento su incentivi fiscali e opportunità di finanziamento, servizi digitali offerti dalle Camere di Commercio etc.) e offrirà a chi lo desidera l’analisi della maturità digitale della propria impresa, il primo strumento attraverso cui i PID individuano e suggeriscono le aree di intervento per intraprendere il percorso di trasformazione digitale.
Non è un PID, ma sarà a Smau Milano come esempio di quanto la PA sia determinante nell’accompagnare le imprese nel processo di innovazione, la SSIP. La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti è l’organismo di ricerca nazionale delle Camere di Commercio di Napoli, Pisa e Vicenza, istituito ancora nel 1885 e con sedi nei tre principali distretti conciari del Paese: Solofra, Santa Croce sull’Arno e Arzignano. La SSIP opera a supporto delle aziende del settore con attività di ricerca e sviluppo, formazione, certificazione di prodotti e processi, analisi, controlli e consulenza. Sul fronte innovazione, anche attraverso il Politecnico del Cuoio, sviluppa e promuove l’innovazione di processo e di prodotto dell’industria conciaria per migliorarne la capacità competitiva su scala internazionale, la qualità della produzione e la sostenibilità ambientale.
Industria 4.0 e tecnologie di produzione: le startup presenti a SMAU
Smau Milano sarà la dimostrazione di come l’ecosistema italiano dell’innovazione sia già pronto ad affiancare le imprese nella trasformazione digitale in ottica industria 4.0. Sono decine le startup che presentano soluzioni che favoriscono l’implementazione di tecnologie 4.0 sia nella produzione che nella gestione dei dati per migliorare i processi d’impresa. Nonostante molte siano trasversali nella loro offerta, facciamo prima un viaggio da Nord a Sud fra le idee migliori che saranno presenti a Smau sul fronte delle tecnologie 4.0 per la produzione (IoT, AR, VR, stampa 3D, robot collaborativi, nanotecnologie e materiali intelligenti).
MYNA-PROJECT.ORG (Aosta) è una startup innovativa che realizza Sistemi di Gestione Energetica (SGE) a standard industriale ISO 50001, web e Open Source, capaci di bilancio continuo, energetico e economico. Da Genova arriva FlairBit, software house con soluzioni software per l’Internet of Things e Big Data Analytics attraverso la propria piattaforma proprietaria sicura e scalabile Senseioty. Di IoT, ma anche blockchain e cyber-security, si occupa anche la concittadina Alpha-Cyber, che offre attività di consulenza e sviluppo di prodotti. Vega Research Laboratories è uno spin-off dell’Università di Genova, attivo nella ricerca e sviluppo di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico basati sull’intelligenza artificiale e sulle relative tecnologie dirompenti.
Andando in Lombardia, Bergamo Sviluppo porta a Smau Ciano Shapes, startup che si occupa di stampanti 3D e prototipazione rapida, con un team composto da designer e docenti universitari. E IoTty che, dal nome, si occupa di Internet of Things progettando dispositivi digitali per industriua 4.0, pubbliche amministrazioni smart ma anche innovation retail. Sposandoci nel Triveneto, Databoom (Trento) è una piattaforma Industrial IoT che semplifica e rende immediato il collegamento di macchine o impianti industriali al cloud, compatibile con molti hardware industriali presenti sul mercato e aperta all’integrazione con altre piattaforme o servizi. A Treviso Lumi Industries inventa e sviluppa dispositivi di stampa in 3D e accessori per la stereolitografia. E sta brevettando Volumetric Visualization Device, una soluzione disruptive nel settore della visualizzazione in 3D. Regiverse, il sistema sviluppato dalla padovana Airlapp, consente di caricare in cloud un modello 3D e di muoversi al suo interno con qualsiasi smartphone Android o iOS mediante apposita app. La soluzione è ideale per le industrie, per portare macchinari, siti produttivi o altro alle fiere.
Idee innovative sulle applicazioni della realtà aumentata e realtà virtuale arrivano dall’Emilia-Romagna: a Modena GlassUp sviluppa smartglasses altamente tecnologici, in particolare GlassUp F4, visore a realtà aumentata per applicazioni industriali, in particolare nel settore manufatturiero, packaging e construction. Concittadina è Pikkart che, oltre alla realtà aumentata, si occupa di deep learning, intelligenza artificiale, computer vision e machine learning. Il tutto con tecnologie 100% proprietarie e prodotti unici e differenzianti come Pikkart-AR Discover e Pikkart-AR Logo. Poi, Immersio (Parma) idea soluzioni B2B customizzate in realtà virtuale per creare esperienze immersive in grado di generare valore non solo nel settore industria 4.0, ma anche healthcare ed education. Di stampa 3D, offrendo alle aziende un pacchetto di supporto a 360 gradi che comprende anche corsi per la formazione, si occupa invece MarkOne (Cesena), che collabora anche con il team GRT Yamaha SBK e SSP.
Arrivando alle Marche, da Ancona 3DESIGN LAB supporta le imprese nello sviluppo del prodotto, dall’idea alla realizzazione finale, attraverso l’Additive Manufacturing e il Reverse Engineering. Poi, Joytek, che fornisce soluzioni complete negli ambiti dei settori di informatica, automazione, automotive, domotica e web developing per l’industria. Apio (Fermo) crea soluzioni hardware e software nei più svariati ambiti di applicazione del IoT, mescolando competenze specifiche come cloud computing, web development, system integration, embedded development e hardware design. Orange R&D (Ascoli-Piceno) è una azienda di progettazione meccanica e di servizi ICT, che offre soluzioni hardware e software personalizzate in particolare ad aziende metalmeccaniche della produzione di macchine e linee di automazione. Trasversale nelle applicazioni dei suoi prodotti è Ubisive (Macerata), che con le sue soluzioni di mobile e pervasive computing ha un naturale sbocco nella gestione aziendale e nel marketing, ma gli esperimenti di realtà immersiva e sistemi di omnicanalità sono applicabili anche al mondo del manufacturing. Xelexia (Pesaro) sviluppa soluzioni per la progettazione ingegneristica basate su intelligenza artificiale e machine learning. Il prodotto principale è iDelph, che supporta le imprese manifatturiere e gli studi di progettazione autonomi.
In Campania, a Napoli; troviamo R-Factory, che sviluppa, implementa e commercializza tag R-fid integrati per la tracciabilità e rintracciabilità di beni mobili durante il loro intero ciclo di vita. R-Factory ha vinto nel 2018 il Premio Soeciale Smau Pni Cube. Poi, Nexus TLC è una startup innovativa che opera nei settori dell’ICT e delle TLC, focalizzando la sua attività di ricerca e sviluppo nell’IoT ed in particolare nel monitoraggio e controllo remoto. E ancora PLM DATA SRL, che fornisce consulenza nel settore della manifattura additiva, tramite stampanti 3D, ma si pone anche come service per la realizzazione di componenti e modelli di pre-serie , per i settori meccanica, architetturale, industrial design. Infine, Sòphia High Tech è impegnata in commesse, ad elevato contenuto tecnologico, per applicazioni critiche nel campo della meccanica ed elettronica fra progettazione, simulazione strutturale e cinematica. Le attività svolte spaziano in diversi settori quali l’automobilistico, l’aeronautico, il navale, il ferroviario, la difesa e lo spazio.
In Calabria è di recente ideazione INNOVACARBON, start up operante nel settore ambientale: l’idea si basa sull’uso di nanomateriali come mezzi assorbenti per depurare acque di scarico industriali e bonificare siti contaminati da idrocarburi. Poi, Atelier del Futuro (ADF) è uno spinoff dell’Università della Calabria impegnato nell’uso del machine learning per applicazioni industriali, dei Big Data per analizzare il comportamento dei clienti, la progettazione di servizi per ambienti commerciali avanzati, integrati con robot umanoidi. In Sardegna Abinsula, che ha sedi anche a Torino e a Barcellona e un team di oltre 100 ingegneri, fornisce soluzioni tecnologiche e innovative in ambito IoT soprattutto per il mercato automotive.
Industria 4.0 e tecnologie per lo sfruttamento dei dati: tutte le startup a SMAU
Riprendiamo il viaggio, ancora da Nord a Sud, incontrando le startup che a Smau Milano presenteranno le soluzioni più avanzate nell’ambito delle tecnologie 4.0 per lo sfruttamento delle informazioni e dei dati (cloud, big data, cyber security, horizontal e vertical integration).
Da Genova Aryosa, con Aryosa Platform, aiuta i partner industriali a guidare, supportare e migliorare la gestione dei cambiamenti, l’implementazione e il monitoraggio di nuovi processi di impresa all’interno delle loro organizzazioni. Mentre Monokee (trento) è una completa e personalizzabile soluzione di Identity and Access Management as a Service che rende il business più sicuro, garantendo la salvaguardia dei dati personali e delle proprietà intellettuali. L’obiettivo di Cubbit (Bologna) è “top cybersecurity, lowest price”: la startup ricicla le risorse internet che sprechiamo per trasformarle in servizi web criptati, fornendo cloud storage, VPN, CDN etc. On the dime (Ancona) è particolarmente impegnata in servizi a supporto della gestione delle risorse umane e aziendali attraverso l’ideazione, creazione, sviluppo, produzione, implementazione e gestione di sistemi e piattaforme informatiche. A Roma ha sede Babylon Cloud, operatore cloud storage full-stack che opera con tecnologia propria e cioè Zodiac, tecnologia proprietaria di object storage basata su un’unica piattaforma in grado di erogare diverse funzionalità e servizi. Di processi aziendali in cloud si occupa invece SHARKStudio (Cosenza): le soluzioni software in cloud di AreaLavoro migliorano l’organizzazione aziendale automatizzando, ove possibile, le operazioni manuali e permettendo di gestire la maggior parte dei processi in un unico punto.
I grandi player del digitale al servizio dell’Industria 4.0
A Smau Milano saranno presenti decine di imprese digital per mostrare alle aziende le migliori soluzioni per le loro esigenze. A partire da Intel, che a Fieramilanocity il 23 ottobre promuove la la sessione 2019 dell’Intel Summit, occasione per conoscere le tendenze e i fattori di resistenza all’innovazione nel nostro Paese, per condividere la visione e la proposta tecnologica di Intel per il 2019 e incontrare le soluzioni smart del futuro ideate dai partner Intel. Poi Cisco, che a Smau organizza il workshop “La sicurezza IT non è poi così complicata”: per Cisco Smau sarà l’occasione di tirare le somme su Digitaliani, il piano di investimenti da 100 milioni cominciato nel 2016 per accelerare il percorso di digitalizzazione in Italia. Nel settore dei servizi cloud e data center il provider italiano Aruba a Milano presenterà le novità dell’offerta Aruba Business, WordPress toolkit e Cloud Hosting, e sicurezza dati in riferimento al GDPR. Fra i supporti digitali alla gestione dei processi aziendali EdiSoftware, software house di riferimento per le PMI, porterà a Smau la soluzione per gestire in maniera efficace tutto il processo di fatturazione elettronica. Nel tema dell’information security, una risposta si trova nelle tecnologie proposte da GData, uno dei più grandi attori al mondo nel mondo della cyber security sempre ai massimi livelli nei periodici AV test. A Smau sarà quest’anno presente anche Oracle che, nell’ambito del live show in programma meroledì 23 ottobre alle 10.30 presenterà le sue attività dedicate al tema.
La trasformazione digitale nell’Industria 4.0: i casi di successo più importanti di SMAU
Smau Milano sarà anche il luogo dove raccontare e promuovere le buone pratiche di innovazione e, soprattutto, di Open Innovation. Se l’industria 4.0 in Italia è ancora agli inizi, è anche vero che ci sono già ottimi esempi di come questa sia la strada determinante per crescere. Ottimi esempi che riceveranno il Premio Innovazione Smau: Enel, Paglieri Parmalat, Würth, Danieli siderurgica, Suex, The Bridge ,Gruppo Bedeschi Robson.
La multinazionale dell’energia Enel, all’interno del suo processo di digitalizzazione, ha scelto di adottare per la divisione Generazione Termica in tutto il mondo (circa 300 operatori) il sistema Crystal di iGenius, startup attiva dal 2016. Crystal è un tool di intelligenza artificiale, dotato di un’interfaccia vocale in grado di rispondere alle domande dei suoi utenti: il sistema è pensato per essere interrogato vocalmente restituendo agli utenti (personale operativo ENEL e top management) risposte vocali e visuali con cruscotti fortemente personalizzati a seconda delle esigenze. L’intelligenza artificiale è mixata con il machine learning, questo vuol dire che l’interfaccia pian piano conosce la persona che ha di fronte riconoscendo lingua e operatività, rendendo più efficace l’interazione. Crystal va a integrarsi su un sistema di raccolta dati che esiste a prescindere e che si ottiene grazie a una rete di sensori che saranno sempre di più onnipresenti negli impianti. L’investimento iniziale per la divisione Generazione Termica è stato di circa 200mila euro, e si sta già progettando di estenderlo ad altre business.
Parmalat, l’azienda italiana leader nella produzione e distribuzione di latte e derivati, ha adottato la suite applicativa SYNTONIA dell’omonima Division di DSM Group per ottimizzare la pianificazione commerciale. Nello specifico la suite gestisce il budget vendite, il piano cliente, le promozioni, le stime di vendita (volumi e prezzi), il pricing, gli analytics e insight per la generazione della reportistica. In questo modo si valorizza il patrimonio di dati generato dai processi commerciali e promozionali, patrimonio che è a disposizione di molteplici aree organizzative in tempo reale, e si riducono drasticamente i margini di errore per impostare le migliori strategie di business.
Würth, il colosso mondiale nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio e il montaggio, grazie alla collaborazione con Hevolus, che è partner italiano di Microsoft per la Mixed Reality, ha introdotto in azienda la realtà mista. HoloWarehouse e HoloMaintenance, infatti, sono le applicazioni implementate per i settori chiave del retail e la logistica: il primo migliora la customer experience, supportando adeguatamente la rete vendita; il secondo rivoluziona la gestione di attività post-vendita, di manutenzione e assistenza remota. Per capire come funzionano: grazie ad HoloWarehouse, ad esempio, sarà più facile per un’azienda meccanica capire come installare nei propri stabilimenti i distributori automatici dei DPI Würth per l’antinfortunistica e la protezione individuale dei lavoratori. Indossando il visore, tramite l’applicazione il potenziale cliente potrà vedere posizionato nella sua azienda l’ologramma 3D del distributore e il suo funzionamento: l’erogazione dell’equipaggiamento tramite passaggio di badge, che garantisce il tracciamento quotidiano dei prodotti stoccati, permettendo la gestione in tempo reale dei riordini. In caso di guasti o malfunzionamenti, grazie a HoloMaintenance sarà possibile gestire in tempi celeri gli interventi di manutenzione o riparazione del distributore in modo diretto, ottenendo le informazioni necessarie dall’ologramma 3D oppure in modalità remota.
A Smau si parlerà anche di Paglieri, azienda fondata nel 1876 ad Alessandria da Lodovico Paglieri che, nel laboratorio della profumeria del padre, in piazza Vittorio Emanuele, iniziò la produzione di creme e belletti con marchio proprio. Oggi Paglieri è un’azienda presente in 55 mercati e nota per il brand “Felce azzurra” e per altri celebri marchi di prodotti per l’igiene. Con il supporto di partner tecnologici quali Cisco, Alleantia e Tesar, il gruppo Paglieri ha deciso di intraprendere un nuovo corso industriale, effettuando un aggiornamento (retrofitting) di un impianto già esistente e la costruzione di nuovo stabilimento.La necessità di rivedere lo storico prodotto ‘Felce Azzurra’ dal punto di vista estetico, nella sua formulazione e nel restyling della confezione ha portato alla ristrutturazione del vecchio stabilimento secondo i paradigmi di Fabbrica 4.0.
Il grande cantiere del nuovo plesso produttivo è partito a marzo 2017 e nasce dall’esigenza industriale di internalizzare la produzione degli ammorbidenti, finora prodotti da terzisti. Dati i volumi molto interessanti, l’azienda ha ritenuto opportuno mantenere la produzione ad Alessandria, storica sede della Paglieri.
L’azienda siderurgica Danieli, con base a Udine, è tra i primi tre costruttori al mondo d’impianti e macchine per l’industria siderurgica, in grado di fornire dalla macchina singola sino all’impianto completo. È stato attivato negli ultimi tempi un processo di trasformazione interna che ha coinvolto il team ICT a livello mondiale. Il centro è stata la definizione della “One Common Strategy”, cioè la definizione di una unica strategia tra Business e IT, aggiornata periodicamente per adattarsi alle variate esigenze dell’azienda e per permettere di condividere con tutti gli stakeholder obiettivi comuni e i progetti strategici. Poi, l’attenzione al personale: la mappatura delle competenze “hard” e “soft” con identificazione di percorsi di miglioramento; interviste periodiche per valutare la soddisfazione del management aziendale, degli utenti, e dei componenti del team; l’attivazione di cruscotti per il monitoraggio continuo delle performance e realizzazione di meeting strutturati per la loro analisi; cambiamento delle modalità di lavoro, anche con attivazione di uffici “smart working”.
Suex, azienda trevigiana leader nell’ambito della underwater mobility, ha trovato in Datalab, gold partner di SAP Business One, la soluzione ideale per offrire un servizio migliore ai clienti che acquistano i suoi scooter subacquei. Attraverso l’integrazione del software gestionale con i dispositivi IoT montati sugli scooter è possibile ottenere informazioni relative all’usura degli stessi. In questo modo Suex può migliorare i processi di intervento predittivo nella manutenzione dei macchinari.
Per The Bridge, azienda vicentina con una solida posizione nel mercato dei prodotti biologici e vegetali anche a livello internazionale, la rapida crescita ha comportato nuove esigenze e una inevitabile riorganizzazione di risorse e strumenti. Superato un certo volume di affari è stato quindi importante decidere di cambiare il gestionale: la scelta è caduta su SAP. The Bridge, che utilizza la piattaforma SAP Business One dal 2011, ha avviato un nuovo e più ampio stabilimento produttivo fra il 2015 e il 2016. InformEtica Consulting, Gold Partner di SAP e partner tecnologico di The Bridge dal 2011, ha poi aiutato l’azienda a gestire tutti gli aspetti legati alla produzione attraverso LPOne, soluzione verticale specificamente sviluppata per SAP Business One, che integra e amplia le funzionalità del processo produttivo, costituendo una piattaforma software integrata dedicata alla Lean Production.
Grazie al già citato sistema Regiverse di Airlapp (per fruire di contenuti in realtà virtuale tramite smartphone) il Gruppo Bedeschi di Padova ha risposto all’esigenza di presentare i propri macchinari nelle 40 fiere in tutto il mondo alle quali partecipa ogni anno. Una soluzione non da poco: il Gruppo Bedeschi, infatti, opera nella progettazione e produzione di impianti meccanici per la movimentazione e gestione dei materiali, per la produzione di mattoni e per la logistica. Macchinari, come gru, shiploader, crusher etc., di dimensioni imponenti, di cui è anche necessario mostrare il funzionamento ai clienti, potenziali o acquisiti: cosa non semplice dato che il 98% della produzione è destinata all’estero. Ma ora è sufficiente uno smartphone o un visore: grazie a Regiverse, un utente può esplorare il rendering in 3D del macchinario che gli interessa, visionando anche prototipi in fase di offerta o progetti in corso di realizzazione.
Presentato da Oracle anche il caso Roboson, azienda di Ivrea con competenze nel settore dell’automazione industriale, dei collaudi, delle reti di comunicazione. In tema di industria 4.0 l’azienda ha sviluppato Grimmy, una soluzione IoT innovativa dove oggetti e luoghi reali interagiscono con il mondo circostante e trasferiscono dati ed informazioni attraverso la rete.
SMAU è anche formazione con gli workshop dedicati al tema Industria 4.0
Sono molti gli workshop gratuiti che andranno ad approfondire i temi delle tecnologie 4.0: si parlerà di realtà virtuale e realtà aumentata, di legge di bilancio 2018 e piano industria 4.0, di importanza e peso della projectification, di blockchain nella sicurezza della transazione di dati e di smart manufacturing.