Alcuni settori sono più esposti all’utilizzo dell’AI e registrano una crescita  della produttività cinque volte maggiore. L’AI aiuterà molti Paesi a promuovere lo sviluppo economico con salari più alti e migliori standard di vita

Annual Global CEO PwC

Presentiamo i risultati della ricerca PwC’s 2024 Global AI Jobs Barometer in base alla quale i settori con una maggiore penetrazione dell’AI stanno sperimentando una crescita della  produttività del lavoro quasi cinque volte superiore rispetto agli altri settori. Mentre infatti si discute sull’impatto più o meno positivo della tecnologia, le prospettive sull’implementazione dell’AI su larga  scala offrono indicazioni ben positive per aziende e lavoratori nei settori più esposti all’AI e per  l’economia globale.

Alessandro Caridi, Partner PwC Italia e PwC Digital innovation leaderSecondo l’analisi di PwC, che ha esaminato oltre mezzo miliardo di annunci di  lavoro provenienti da 15 paesi diversi, l’AI contribuirà a risolvere le principali sfide economiche  globali, aiutando le economie nazionali ad uscire dall’attuale contesto di bassa crescita di  produttività e favorendo, invece, lo sviluppo economico. Entro il 2023, l’AI contribuirà con 15,7  trilioni di dollari all’economia globale e potrebbe aumentare il PIL nelle economie locali fino al  26%. L’aumento della produttiva, inoltre, porterebbe benefici indiretti sul miglioramento della  ricchezza sociale aggregata e sugli standard di vita degli individui.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro

Lo studio evidenzia che il numero di annunci lavorativi che richiedono competenze specifiche nell’Intelligenza Artificiale è aumentato significativamente: per ogni offerta di lavoro che richiedeva competenze specialistiche in AI nel 2012 oggi ce ne sono sette.

  • I risultati mostrano anche l’opportunità economica legate a queste professioni che  richiedono competenze in AI: in alcuni mercati è previsto un premio salariale medio fino al 25%.
  • Dal 2016, ben prima che Chat GPT portasse nuova attenzione sul potenziale dell’AI, le offerte di  lavoro nell’AI crescono 3,5 volte più velocemente rispetto agli altri lavori.
  • La diffusione dell’AI ha accelerato la velocità con cui le competenze diventano obsolete e  necessitano di essere aggiornate.
  • Le competenze richieste dalle aziende per le professioni legate  all’AI stanno cambiando con un tasso del 25% più veloce rispetto alle professioni meno esposte all’AI, con le vecchie competenze che scompaiono a favore dell’introduzione di nuove competenze.

Alessandro Caridi, Partner PwC Italia e PwC Digital innovation leader, afferma: “L’AI sta trasformando il mercato del lavoro e rappresenta un’opportunità per l’economa globale  ostacolata da profonde sfide economiche e preoccupazioni sulla sostenibilità e redditività  aziendale nel lungo periodo. Per molte economie, che sperimentano carenze di manodopera e bassa crescita della produttività, i risultati evidenziano un ottimismo intorno alla tecnologia, che  impatterà positivamente sulla crescita dell’economie locali e sulla creazione di posti di lavoro e di  nuove industrie”.  

I settori più esposti all’AI hanno un tasso di crescita della produttività 5 volte superiore

I risultati tracciano un quadro positivo dell’impatto dell’AI sui mercati del lavoro e sulla  produttività dell’economia globale. I settori più esposti all’AI – in particolare i servizi finanziari, ICT e servizi professionali – stanno sperimentando una crescita della produttività del lavoro quasi 5 volte superiore rispetto ai settori meno esposti all’AI.

I lavori che richiedono competenze in AI offrono premi salariali più alti

Nei cinque principali mercati del lavoro per i quali sono disponibili dati sui salari (USA, Regno  Unito, Canada, Australia e Singapore), i lavori che richiedono competenze specialistiche in AI  comportano un significativo premio salariale (fino al 25% in media negli Stati Uniti), evidenziando  il valore di queste competenze per le aziende. Sebbene il premio salariale possa variare a seconda  del mercato, nella maggior parte dei casi risulta più elevato in tutti i mercati considerati. Guardando  alle professioni, usando gli Stati Uniti come esempio, il premio può variare dal 18% per i contabili, 33% per gli analisti finanziari, 43% per i responsabili vendite e marketing e 49% per gli avvocati.

L’adozione dell’AI sta aumentando nei settori del lavoro intellettuale

Lo studio rileva che i settori del lavoro intellettuale stanno sperimentando la crescita più rapida  nella quota di ruoli che richiedono competenze in AI. Questo include i servizi finanziari (2,8 volte  più alta quota di lavori che richiedono competenze in Intelligenza Artificiale rispetto ad altri settori), i servizi professionali (3 volte superiore), e il settore tecnologia dell’informazione (5 volte  superiore).

Non si può tornare al mercato del lavoro di ieri 

Le competenze richieste dai datori di lavoro nelle professioni più esposte all’Intelligenza Artificiale  stanno cambiando ad un ritmo del 25% superiore rispetto alle professioni meno esposte. Secondo  la 27° Annual Global CEO Survey 2024 di PwC, inoltre, il 69% dei CEO prevede che l’AI richiederà  nuove competenze alla loro forza lavoro, un dato che sale all’87% per i CEO che hanno già  implementato l’AI.

I dati evidenziati, uniti alla progressiva automazione di competenze meccaniche, analitiche e  cognitive di base ad opera dell’AI, mettono sempre più in evidenza la necessità delle imprese di  poter contare su risorse predisposte all’apprendimento continuo. Aziende, lavoratori e policy  maker hanno la responsabilità condivisa di assistere i lavoratori nello sviluppo delle competenze  necessarie per avere successo in un mercato del lavoro in costante evoluzione: da un lato, l’avvio di programmi tecnici di upskilling e reskilling per i professionisti e, dall’altro, il supporto allo sviluppo  di tutte quelle competenze tipicamente definite «trasversali» o «soft» o «power», ovvero  quell’insieme di abilità sociali, interazionali ed emotive umane, e non automatizzabili, che saranno  sempre più determinanti per gestire con successo la trasformazione in atto.

Alessandro Caridi conclude: Per prosperare in un’economia globale e un mercato del lavoro  trasformati dall’AI le aziende dovranno assicurarsi di investire in un approccio orientato alle  competenze. Allo stesso tempo, per le professioni del futuro, i lavoratori dovranno sviluppare  nuove skills, non solo tecniche, ma anche trasversali e strategiche. Tra queste saranno sempre  più rilevanti la capacità di gestire progettualità complesse, l’abilità di identificare possibili  criticità di progetto e proporre multipli approcci alla loro gestione, nonché la capacità di valutare  diverse soluzioni possibili di natura tecnologica o meno. Oltre a trovare le soluzioni ai problemi sarà anche fondamentale saper monitorare efficacemente l’implementazione della soluzione  scelta, risolvendo tempestivamente eventuali imprevisti e comunicando in modo regolare gli  avanzamenti. La capacità di comunicare sarà sempre più importante per valorizzare i risultati  positivi dei progetti gestiti e garantire la giusta visibilità del contributo del team di lavoro alle  performance aziendali”.