In un mercato instabile, fare affari non è semplice. Lo scenario in cui operano oggi le imprese è sempre più complesso e richiede un attento bilanciamento tra la dimensione economica, nei rapporti con clienti e fornitori, e la dimensione finanziaria, con gli investitori. Per riuscire a imporsi e guadagnare quote di mercato, le organizzazioni devono impostare una pianificazione strategica che tenga conto del contesto in cui si muovono ed essere in grado di metterla in atto.
La strategia aziendale indica la direzione a lungo termine che l’organizzazione si prefigge di seguire per ottenerne un ritorno e soddisfare sia le esigenze dei mercati sia le aspettative degli investitori.
Il primo passo per attuare la strategia aziendale è, innanzitutto, comunicarla a chi lavora all’interno dell’organizzazione, affinché sia coinvolto nel raggiungimento dell’obiettivo.
Occorre poi renderla concreta, iniziando a impostare per ogni team objective and key result, ovvero obiettivi e indicatori di risultato che permettano di monitorare lo stato di avanzamento nell’esecuzione della strategia. In questo modo, man mano che l’attuazione procede, è possibile controllare la realizzazione dei risultati attesi.
Unificare dimensione progettuale e finanziaria
Per farlo, servono gli strumenti giusti. Tradizionalmente le imprese si sono sempre servite di due diverse tipologie di soluzioni:
- da una parte, i software per il project planning, funzionali a pianificare, coordinare ed eseguire ogni aspetto del lavoro e utili alla gestione del tempo e delle risorse dedicate al progetto;
- dall’altra, le soluzioni di project financing, che tengono conto di tutti i numeri relativi al progetto: giacenze, stock di merce in magazzino, ma anche tasse dovute, crediti, assicurazioni e consuntivi annuali, tutte informazioni inserite in una varietà di prospetti.
Queste due dimensioni – una più prettamente operativa e una economica e finanziaria – sono state a lungo separate, in una proliferazione di fogli di calcolo, facendo perdere il necessario collegamento tra la strategia aziendale e l’attività quotidiana messa in atto dall’organizzazione. Tuttavia, per affrontare l’instabilità dei mercati, occorre capire come i modelli di business dell’organizzazione possano adattarsi a queste situazioni. È importante definire le macrovariabili e gli obiettivi di crescita, effettuare simulazioni sui margini e pianificare gli investimenti, prevedere l’eventuale fabbisogno finanziario e definire le possibili coperture.
L’approccio di Axiante alla pianificazione strategica
Man mano infatti che la strategia si dispiega, occorre cioè mantenere il controllo dei conti collegati alle diverse operazioni. Più la strategia è complessa, più è necessario servirsi di uno strumento strutturato e semplice che accompagni la strategia e ne garantisca il pieno controllo da parte dell’azienda.
Axiante è in grado di supportare le organizzazioni, riunificando in unico strumento tutti gli elementi della strategia aziendale. Ciò consente di facilitare la comunicazione tra i team e risparmiare il tempo altrimenti impiegato nello scambio di mail, ma soprattutto permette di comprendere lo stato di avanzamento dei progetti e di monitorare il raggiungimento dei risultati chiave.
Un solido processo di pianificazione strategica è l’approccio da seguire per risolvere le complessità dei programmi a lungo termine, coinvolgere tutti gli interlocutori nel processo e ottenere un reale vantaggio competitivo, permettendo all’organizzazione di adattarsi ad ambienti volatili e in continua evoluzione.
di Giovanni Mazzucato, Project Leader di Axiante